Con il termine invasatura viene definito un qualunque procedimento atto a facililitare la sistemazione di un oggetto all'interno di un altro. Il riferimento più usuale e generico è all'operazione di mettere una pianta in un vaso, ma ne esistono anche significati più specifici utilizzati per applicazioni specialistiche (alcune protesi ortopediche, ad esempio) o in determinati settori tecnici, come nel campo delle attività di navigazione.

Nella nautica modifica

Nel mondo marinaresco vi sono almeno un paio di manufatti ben distinti che vengono indicati con il termine "invasatura". Il primo è quella speciale e robusta imbracatura scorrevole che sostiene la nave durante il varo. Il secondo è invece un particolare molo di ormeggio per navi e imbarcazioni che ne favorisce l'imbarco e lo sbarco dei mezzi trasportati; il termine è perciò riferito soprattutto al molo di attracco di prua delle navi traghetto ferroviarie.

Per i traghetti modifica

La caratteristica più evidente di un'invasatura per navi traghetto è costituita dalla forma a cuneo del molo di invaso, che è sagomato in modo tale da guidare la prua della nave fino al suo deciso "abbraccio" con il molo stesso. Ciò consente l'apertura anteriore dell'imbarcazione e un saldo collegamento del ponte mobile per il carico e lo scarico dei mezzi. Il procedimento di guida della nave richiede la costruzione di due moli laterali della lunghezza tra 70 e 100 m con l'applicazione di uno strato di fasciame in materiale "tenero", in genere travi di legno, che eviti lo sfregamento delle fiancate, e l'applicazione di sistemi ammortizzanti, posti dietro il fasciame, che attenuino l'urto laterale in caso di cattive condizioni del mare o di manovre imprecise.
Il fasciame è costituito da un doppio ordine di travi verticali di legno duro posizionate verticalmente e collegate tra di loro, per mezzo di tiranti e bulloni, da una serie di altre travi poste in posizione orizzontale e allineate per tutta la lunghezza dell'invasatura. I pannelli così ottenuti sono posti su di un gradone ricavato sul molo, tenuti in sede con catene apposite e separati da appositi repulsori in gomma che ammortizzano gli urti.[1]

Note modifica

  1. ^ Giuseppe Traini e Maurizio Brunetti, "Le invasature per navi traghetto", in La Tecnica Professionale, dicembre 1985, pp. 701-710.

Voci correlate modifica

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