Iodobenzene

composto chimico

Lo Iodobenzene è un composto chimico derivato dal benzene, dove un atomo di idrogeno è stato sostituito con uno di iodio. A temperatura ambiente appare come un liquido incolore, poco solubile in acqua ma ben miscibile con diversi solventi organici tra cui etanolo, acetone, benzene, etere di petrolio e tetraclorometano. Il composto viene utilizzato in laboratorio come reagente[1] e come catalizzatore[2][3].

Iodobenzene
Nome IUPAC
Iodobenzene
Abbreviazioni
Ph-I
Nomi alternativi
ioduro di fenile, fenil ioduro
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC6H5I
Massa molecolare (u)204,00837
Aspettoliquido incolore
Numero CAS591-50-4
Numero EINECS209-719-6
PubChem11575
DrugBankDB02252
SMILES
c1ccc(cc1)I
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)1,808 g/mL a 20 °C
Indice di rifrazione1,6200 a 20 °C
Solubilità in acqua340 mg/L a 30 °C
Coefficiente di ripartizione 1-ottanolo/acqua3,25
Temperatura di fusione−31,3 °C
Temperatura di ebollizione188,4 °C
Proprietà tossicologiche
DL50 (mg/kg)1749 mg/kg, ratto, o.s.
Indicazioni di sicurezza
Punto di fiamma77 °C
Simboli di rischio chimico
irritante
Frasi H302 - 319
Consigli P261 - 280 - 305+351+338

Sintesi modifica

Lo iodobenzene può essere sintetizzato facendo reagire a freddo il cloruro di benzendiazonio con ioduro di potassio in ambiente acquoso. Normalmente il cloruro di benzendiazonio viene a sua volta ottenuto per diazotazione dell'anilina con nitrito di sodio ed acido cloridrico[4]. La reazione di sintesi prevede l'allontanamento di azoto molecolare[1].

Ph-NH2 + NaNO2 + HClPh-N≡N+Cl
Ph-N≡N+Cl + KI → Ph-I + KCl + N2

Un secondo metodo per sintetizzare lo iodobenzene consiste nel far reagire a caldo il benzene e lo iodio molecolare in ambiente acquoso ed in presenza di acido nitrico[1].

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) Iodobenzene, su Hazardous Substances Data Bank, United States National Library of Medicine, 16 giugno 2011. URL consultato il 27 maggio 2015.
  2. ^ (EN) Santhosh Kumar Alla, Rapolu Kiran Kumar, Pradeep Sadhu e Tharmalingam Punniyamurthy, Iodobenzene Catalyzed C–H Amination of N-Substituted Amidines Using m-Chloroperbenzoic Acid (abstract), in Organic Letters, vol. 15, n. 6, American Chemical Society, 15 marzo 2013, DOI:10.1021/ol400274f, ISSN 1523-7060 (WC · ACNP), PMID 23444897. URL consultato il 27 maggio 2015.
  3. ^ (EN) Marsewi Ngatimin, Raphael Frey, Cecily Andrews, David W. Lupton e Oliver E. Hutt, Iodobenzene catalysed synthesis of spirofurans and benzopyrans by oxidative cyclisation of vinylogous esters (abstract), in Chemical Communications, vol. 47, n. 42, Royal Society of Chemistry, 2011, DOI:10.1039/C1CC15015D, ISSN 1364-548X (WC · ACNP), PMID 21952527. URL consultato il 27 maggio 2015.
  4. ^ (EN) H. J. Lucas, E. R. Kennedy, John R. Johnson e P. L. Barrick, Iodobenzene, in Organic Syntheses, vol. 19, n. 55, Organic Syntheses, Inc., John Wiley & Sons, 1939, DOI:10.15227/orgsyn.019.0055, ISSN 0078-6209 (WC · ACNP). URL consultato il 27 maggio 2015.

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