Ipno

dio greco del sonno. Figlio di Erebo e Nyx
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Ipno (in greco antico: Ὕπνος? Hýpnos), nella mitologia greca è il dio del sonno, figlio della Notte, e fratello gemello di Tanato, dio della morte.

Ipno
Ipno e Tanato trasportano il corpo di Sarpedonte, da una lekythos a fondo bianco del Pittore di Thanatos (ca. 460 a.C.) al British Museum, Londra.

Il ruolo di Ipno nel mito modifica

Il potere di Ipno era tale che poteva addormentare uomini e numi. Nel XIV libro dell'Iliade Era lo prega di addormentare Zeus, affinché Poseidone possa portare aiuto ai Greci senza che il re degli dèi lo venga a sapere.

Omero, nell'Iliade, definisce Ipno e Tanato come gemelli (da qui la celebre locuzione latina consanguineus lethi sopor) e descrive come furono mandati da Zeus su richiesta di Apollo, per recuperare il corpo di Sarpedonte, ucciso da Patroclo, per portarlo in Licia per ricevere gli onori funebri.

«Dall’alma il corpo, al dolce Sonno imponi
Ed alla Morte, che alla licia gente
Il portino. I fratelli ivi e gli amici
L’onoreranno di funereo rito
E di tomba e di cippo, alle defunte
Anime forti onor supremo e caro.
[…]
D’immortal veste avvolgi: indi alla Morte
Ed al Sonno gemelli fa precetto
Che all’opime di Licia alme contrade»

Ipno, sempre secondo Omero,[1] dimorava a Lemno. Un'altra versione ne fa lo sposo di Pasitea, una delle Cariti, originaria di quella città. Invece il suo equivalente romano, Somnus, per Virgilio viveva nel vestibolo dell'Ade, per Ovidio nel lontano Paese dei Cimmeri.

Fu Ipno a dare ad Endimione la facoltà di dormire ad occhi aperti.

Poteva inviare gli Oneiroi (i Sogni) dei quali i principali sono Morfeo, Momo, Fobetore (o Icelo), e Fantaso, suoi fratelli secondo Esiodo,[2] suoi figli nel suo equivalente romano, Somnus, secondo Ovidio.[3] Nel V libro dell'Eneide bagna con un ramo imbevuto di acque letee[4] il volto del timoniere Palinuro, per assopirlo e farlo cadere in mare. Sempre al dio appartengono le Porte del Sonno, nel VI libro, all'uscita dell'Ade.

Simboli e attributi modifica

Veniva rappresentato come un giovane nudo alato o con le ali sul capo,[5] avente nella mano dei papaveri, fiore che condivideva col fratello Tanato e la madre Notte.

Influenze culturali modifica

  • Nella fiaba I messaggeri della morte, ad un certo punto, la Morte dice :"E, oltre a tutto ciò, mio fratello gemello, il sonno, non ti ha fatto pensare a me, ogni notte?". Pertanto, i fratelli Grimm si riferiscono proprio a Hypnos e a suo fratello gemello, Thanatos.
  • Hypnos è il titolo di un breve "racconto del sonno" scritto da H. P. Lovecraft nel maggio del 1922, pubblicato su National amateur nel maggio del 1923 e successivamente su Weird tales. Esso appare implicitamente alla fine del testo come «signore del sonno, che si agita nel cielo della notte». Inoltre, la sua firma è presente alla base di una statua di un giovane, appena materializzata nella casa del protagonista del racconto.[6]

Nella cultura di massa modifica

  • Ipno è l'antagonista secondario del film Monkeybone, in cui regna su Morfeolandia (un limbo in cui vivono gli umani in coma e i personaggi di libri e fumetti) e vuole spargere, con l'aiuto di Monkeybone, un gas che fa venire gli incubi alle persone, in quanto guardare gli incubi delle persone è l'intrattenimento preferito di Morfeolandia.
  • Nel manga Saint Seiya, Ipno è, insieme al gemello Tanato, uno degli attendenti del Re del mondo dei morti, Ade, e si occupa di disporre i preparativi per la sua rinascita terrena. Risiede nell'Elisio, dove vigila sul tempio e sul sepolcro del suo signore.
  • Nell'anime Card Captor Sakura, Ipno è la fonte di ispirazione principale per la carta di clow The Sleep, la carta del sonno, la quale gli assomiglia sia fisicamente, sia per poteri.
  • Nel videogioco Hades, Hypnos si occupa di tenere il registro delle anime che fanno ingresso all’oltretomba, molte volte il protagonista lo troverà addormentato sul posto di lavoro, e tenterà di svegliarlo.
  • Hypnos è presente in High School DxD , dove aiuta Ingvild Leviathan a guarire la sua malattia del sonno.
  • Hypnos è presente, stavolta come donna, in C'era una volta... Pollon, dove aiuta Pollon e Era ad avvisare Alcione della morte di suo marito Ceice, dormendole vicino per farle fare un sogno rivelatore.

Note modifica

  1. ^ Iliade, XIV, 230–231.
  2. ^ Teogonia, vv. 210-211
  3. ^ Metamorfosi, XI, 592
  4. ^ ramum Lethaeo rore mandantem, 854
  5. ^ Il culto di Morfeo Somnus, su romanoimpero.com, 2010.
  6. ^ (IT) Giuseppe Lippi (a cura di), Racconti, in Howard Philips lovecraft - Tutti i racconti, collana Oscar classici moderni, traduzione di Claudio de Nardi, Stefano Galli, Gianna Lonza, Mondadori, 2015, pp. 197-198, ISBN 978-88-04-64407-1.

Bibliografia modifica

Fonti primarie
Fonti secondarie
  • G. Becatti, Hypnos-Somnus: il custode e l’erote dormiente. Studio iconologico dall’Antichità all’epoca moderna, Istituto Storico Belga di Roma, Bruxelles-Roma 2018.

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