Getty Museum
Il Getty Museum (nome completo Jean Paul Getty Museum) è un museo statunitense d'arte situato a Los Angeles. Attualmente è ospitato in due sedi: l'arte antica alla Getty Villa di Malibù (vecchia sede del museo) e il resto al Getty Center, su una collina di Los Angeles, aperto il 16 dicembre 1997.
Getty Museum | |
---|---|
Vista aerea del Getty Center | |
Ubicazione | |
Stato | Stati Uniti |
Località | Los Angeles |
Indirizzo | 1200 Getty Center Drive |
Coordinate | 34°04′39″N 118°28′30″W |
Caratteristiche | |
Tipo | Arte |
Intitolato a | Jean Paul Getty |
Istituzione | 1974 |
Fondatori | Jean Paul Getty |
Apertura | 1974 |
Direttore | Timothy Potts e John Walsh |
Visitatori | 2 023 467 (2016) |
Sito web | |
Storia
modificaNel 1974, J. Paul Getty aprì un museo ricreando la Villa dei Papiri a Ercolano nella sua proprietà a Malibu, in California.[1] Nel 1982, il museo è diventato il più ricco al mondo quando ha ereditato 1,2 miliardi di dollari.[2] Nel 1983, dopo una crisi economica in quella che allora era la Germania Ovest, il Getty Museum acquisì 144 manoscritti medievali miniati dalla Ludwig Collection di Aquisgrana, in difficoltà finanziarie; scrivendo sul New York Times, John Russell disse della collezione, «Uno dei più bei possedimenti del suo genere mai assemblato, è certamente il più importante che è stato in mani private».[3] Nel 1997, il museo si è trasferito nella sua attuale posizione nel quartiere di Brentwood di Los Angeles; il museo di Malibu, ribattezzato "Getty Villa", è stato rinnovato e riaperto nel 2006.
Patrimonio
modificaIl Getty Museum colleziona dipinti, disegni, sculture, codici miniati, arti decorative europee e fotografie europee, asiatiche, e americane. Eccetto che per le fotografie, il museo non raccoglie opere moderne, dal XX secolo in avanti.
Nel 1974, Jean Paul Getty aprì il suo secondo museo nella sua proprietà di Malibù in California, volendo ricreare la villa dei papiri di Ercolano. Nel 1997 il museo si trasferì nella sua collocazione attuale, progettata dall'architetto Richard Meier. La casa di Malibù venne ristrutturata e ribattezzata Getty Villa. La villa Getty attualmente ospita sculture romane, etrusche e greche, come l'Atleta di Fano. Fra le opere esposte al Getty Center di Los Angeles ricordiamo anche Iris di Vincent van Gogh.
Opere principali
modifica- Arte antica (Getty Villa)
- Santo a cavallo, 1510 circa
- Velo della Veronica, 1521 circa
- Pan e la ninfa, 1524 circa
- Allegoria della Fortuna, 1535-1538 circa
- Libro d'Ore di Simon de Varie, 1450 circa
- Incoronazione della Vergine, 1420 circa
- Adorazione del Bambino, 1420-1421 circa
- Madonna col Bambino e due donatori, 1533-1535 circa
- Adorazione dei Magi, 1497-1500 circa
- Sant'Andrea, 1426
- Alabardiere, 1529-1530 circa
- Nascita di Bacco, 1530 ca.
- Ritratto di Alfonso d'Avalos con paggio, 1533
- Venere e Adone, 1555-1560
- Il Sacrificio di Polissena, 1733
- Veduta di Roma (1780)
- La baia di Napoli (1791)
- Iris, 1889
- Cardinale seduto, 1975-77
Selezioni delle opere primarie della collezione
modifica-
Fra Bartolomeo, Riposo dalla fuga in Egitto, con San Giovanni Battista, circa 1509
-
Pontormo, Alabardiere, 1528
-
Tiziano, Ritratto di Alfonso d’Avalos, Marchese del Vasto, 1533
-
Tiziano, Venere e Adone, 1550–60
-
Collaboration of Peter Paul Rubens and Jan Brueghel il Vecchio, Return from War: Mars Disarmed by Venus 1610
-
Peter Paul Rubens, Calydonian Boar Hunt, 1611–12
-
Antoon van Dyck, Ritratto di Agostino Pallavicini, 1621–23
-
Rembrandt, Vecchio in costume militare, 1630
-
Rembrandt, Ratto di Europa, 1632
-
Nicolas Poussin, Landscape in Calm Weather, 1651
-
Giambattista Pittoni, Il Sacrificio di Polissena, about 1733-34
-
Jacques-Louis David, The Sisters Zénaïde and Charlotte Bonaparte, 1821
-
J.M.W. Turner, Modern Rome - Campo Vaccino, 1839
-
Jean-François Millet, The Man With the Hoe, 1860–62
-
Édouard Manet, Portrait of Madame Brunet, 1867
-
Pierre-Auguste Renoir, La Promenade, 1870
-
Claude Monet, Sunrise (Marine), 1873
-
Édouard Manet, The Rue Mosnier with Flags, 1878
-
Vincent van Gogh, Iris, 1889
Controversie
modificaAcquisizione di oggetti trafugati
modificaDa alcuni anni il Getty Museum è coinvolto in vicende giudiziarie che riguardano l'acquisizione e la proprietà di alcune delle opere esposte. Marion True, che è stata curatrice del museo per i reperti antichi, dal 2005 è sotto processo in Italia per traffico di reperti rubati così come il noto commerciante statunitense di opere d'arte Robert Hecht e Giacomo Medici.[4]
In una lettera al J. Paul Getty Trust datata 18 dicembre 2006, la True dichiarava di sentire su di sé tutto il "peso delle colpe" delle pratiche che erano conosciute, approvate, e giustificate dal Getty Board of Directors.[5] Marion True è inoltre finita sotto indagine delle autorità greche per l'acquisizione di una corona funeraria macedone di 2.500 anni fa. Nonostante la prescrizione del reato contestato, il Getty ha restituito l'oggetto alla Grecia nel 2006.[6]
Il 20 novembre 2006, il direttore del museo Michael Brand, ha annunciato che 26 opere saranno restituite all'Italia, ma non l'Atleta di Fano, pezzo sul quale pende ancora una causa giudiziaria. Il 14 dicembre dello stesso anno il Ministro dei beni e delle attività culturali Francesco Rutelli, rispondeva sul Corriere della Sera che se le trattative non si fossero concluse con un ritorno in Italia di tutte e 52 le opere richieste il museo sarebbe stato posto sotto l'embargo culturale italiano.[7] Il 1º agosto 2007 viene annunciato l'accordo in cui il museo restituisce 40 opere all'Italia.[8]
Nell'agosto 2022 viene annunciata la restituzione del gruppo scultoreo di un Poeta Seduto e Sirene, un gruppo di figure in terracotta a grandezza naturale della seconda metà del IV secolo a.C. proveniente dalla colonia magnogreca di Taranto, noto anche come Orfeo e le Sirene[9].
Caso del Kouros
modificaUno dei casi più controversi legati al Getty Museum è quello dell'acquisto di un kouros nel 1984. Proposto al museo statunitense per l'equivalente di allora 32 miliardi di lire, fu dichiarato immediatamente come falso dallo storico dell'arte Federico Zeri, che dal 1975 era trustee del museo. I curatori del museo si opposero alla bocciatura, esibendo documenti ed altre indagini, ma lui rimase sempre della stessa opinione. Nel frattempo il prezzo scese a 20 e poi a 12 miliardi. Alla fine il Getty comprò il kouros, ma prima della riunione decisiva Zeri venne accompagnato all'aeroporto dalla polizia, venuta a conoscenza di minacce di morte a lui rivolte. Zeri non mise mai più piede negli Stati Uniti[10].
Note
modifica- ^ Press Release. J. Paul Getty Trust., su getty.edu. URL consultato il 16 Agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2019).
- ^ Douglas C. McGill, Getty, The Art World's Big Spender, su The New York Times, 4 marzo 1987. URL consultato il 16 agosto 2021.
- ^ Eric Pace, Peter Ludwig, 71, German Art Collector, Dies, su The New York Times, 23 luglio 1996. URL consultato il 16 agosto 2021.
- ^ Men's Vogue, Nov/Dec 2006, Vol. 2, No. 3, pag. 46.
- ^ LATimes.com ~ "Getty lets her take fall, ex-curator says"
- ^ (EN) Looters of the Gods: The Getty's Golden Wreath is Featured in Documentary on Museums and the Illicit Antiquities Trade, Chasing Aphrodite
- ^ Il Getty non restituisce le opere Rutelli: «Embargo culturale» - Corriere della Sera
- ^ Los Angeles, il Getty Museum restituisce quaranta opere d'arte, in La Stampa, 1º agosto 2007. URL consultato il 7 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2012).
- ^ ARTE it Srl- info@arte.it, Il Getty Museum restituisce all'Italia le sculture di Orfeo e le Sirene - Arte.it, su www.arte.it. URL consultato il 5 maggio 2023.
- ^ Per tutto il paragrafo: Il dottore del professore, intervista al medico di Federico Zeri, Giornale dell'Arte, ottobre 2009, pagg. 24 e 26.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Getty Museum
- Wikinotizie contiene l'articolo Rutelli chiede la restituzione dell'Atleta di Fano, 11 luglio 2007
- Wikinotizie contiene l'articolo Getty Museum restituisce 40 opere all'Italia, 2 agosto 2007
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sito ufficiale, su getty.edu.
Sulla vicenda dell'Atleta di Fano
modifica- www.lisippo.org - sito dell'associazione fanese che richiede il rientro in patria della statua sottratta Archiviato l'8 novembre 2002 in Internet Archive. Ultimo accesso all'URL il 12 luglio 2007
- www.patrimoniosos.it URL consultato il 12 luglio 2007
- Articoli su www.archeomedia.net [1], [2] URL consultato il 12 luglio 2007
- (EN) (Getty Museum) Victorious Youth URL consultato il 12 luglio 2007
- (EN) NPR, "Italy, Getty Museum at Odds over Disputed Art" 20 dicembre 2006. URL consultato il 12 luglio 2007
- (EN) (Los Angeles Times), Jason Felch, "The Amazing Catch They Let Slip Away": 11 maggio 2006 URL consultato il 12 luglio 2007
Articoli giornalistici
modifica- (EN) "The Getty's mea culpa" di Mark Rose caporedattore del magazine "Archaeology" sul sito dell'UNESCO URL consultato il 14 luglio 2007
- Il Getty non restituisce le opere. Rutelli: «Embargo culturale», di Pierluigi Panza, Corriere della Sera, 14 novembre 2006 URL consultato il 12 luglio 2007
- Il Getty Museum non rende le opere richieste, Corriere della Sera, 23 novembre 2006 URL consultato il 12 luglio 2007
- Rutelli attacca il Getty. Dubbi su 250 opere, di Paolo Conti, Corriere della Sera, 24 novembre 2006 URL consultato il 12 luglio 2007
- Rutelli-Getty, secondo round - “Non esponete opere rubate”, La Stampa, 24 novembre 2006 URL consultato il 12 luglio 2007
- Il Getty pronto a restituire la «Venere» Ma non restituirà il Lisippo., Corriere della Sera, 26 novembre 2006 URL consultato il 12 luglio 2007
- (FR) "L'Italie joue le bras de fer avec le Getty Museum", di Richard Heuzé, Le Figaro, 26 dicembre 2006 URL consultato il 14 luglio 2007
- La vera storia dell'Atleta di Lisippo a Fano[collegamento interrotto], di Nestore Morosini, Corriere della Sera, 10 luglio 2007 URL consultato il 14 luglio 2007
- "No Lisippo, no Bernini", La Stampa, 11 luglio 2007 URL consultato il 12 luglio 2007
Controllo di autorità | VIAF (EN) 147804499 · ISNI (EN) 0000 0001 2295 7127 · SBN CFIV066438 · BAV 494/10500 · ULAN (EN) 500115988 · LCCN (EN) n79046211 · GND (DE) 19128-0 · BNE (ES) XX135978 (data) · BNF (FR) cb12066806d (data) · J9U (EN, HE) 987007263265205171 · NDL (EN, JA) 00683914 |
---|