Jacopo Franchini

architetto italiano (1665-1741)

Jacopo o Giacomo Franchini (Siena, 16651741) è stato un architetto e scultore italiano, esponente del tardo barocco senese[1].

Alcune fonti riportano come data di morte il 1736.

Biografia modifica

Figlio del capomastro muratore senese Nicolò Franchini, fu attivo principalmente a Siena.[1] Si formò a Roma[2] con Carlo Fontana[3] e fu legato alla scuola del Borromini,[1] al quale sempre si ispirò, tanto che i suoi detrattori lo criticavano poiché «infetto della peste borrominesca».[4] Fu ricordato anche per la sua attività di stuccatore.

Tra le sue principali opere architettoniche si ricordano l'oratorio di Sant'Antonio da Padova (1682-1685), su progetto del padre; la cappella della Villa di Catignano (1697); il palazzo Bichi Ruspoli; la ricostruzione del convento delle Trafisse (1704-1711);[5][6] e il rifacimento della facciata della Madonna del Rosario (1722-1725). Tra i suoi lavori di scultore, pregevoli sono le statue in stucco raffiguranti san Vincenzo Ferreri, il beato Colombini, santa Caterina, san Bernardino, beato Alberto da Colle e il beato Sansedoni, all'interno della chiesa di San Gaetano di Thiene.[7]

Fu maestro di Niccolò Nasoni[8] ed ebbe un figlio, Niccolò, che fu pittore e restauratore.

Note modifica

  1. ^ a b c Bruno Mussari e Felicia Rotundo, La regola e il capriccio. Jacomo Franchini e il barocco senese, Sovicille, Banca CRAS-Ticci, 2010.
  2. ^ Alfredo Melani, L'ornamento nell'architettura. Ornamento scolpito, ornamento dipinto, ornamento nei suoi assiemi, vol. 3, Milano, Vallardi, 1927, p. 11.
  3. ^ Alessandro Angelini, Gian Lorenzo Bernini e i Chigi tra Roma e Siena, Siena, Banca Monte dei Paschi di Siena, 1998, p. 234.
  4. ^ Vincenzo Golzio, Il Seicento e il Settecento. 1, Torino, UTET, 1955, p. 187.
  5. ^ Architettura e arti decorative. Rivista d'arte e di storia, vol. 2, Milano, Bestetti e Tumminelli, 1923, p. 140.
  6. ^ Siena. Le chiese dei conventi femminili nel Terzo di Città, su sienafree.it. URL consultato il 21 novembre 2017.
  7. ^ Pietro Torriti, Tutta Siena contrada per contrada. Nuova guida illustrata storico-artistica della città e dintorni, Firenze, Bonechi edizioni Il Turismo, 1988, p. 339.
  8. ^ Natália Marinho Ferreira Alves e Joaquim Jaime B. Ferreira Alves, Niccolò Nasoni (1691-1773). Un artista italiano a Oporto, Firenze, Ponte alle Grazie, 1991, p. 10.

Bibliografia modifica

  • Bruno Mussari e Felicia Rotundo, La regola e il capriccio. Jacomo Franchini e il barocco senese, Sovicille, Banca CRAS-Ticci, 2010.

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