Jacques Loysel

scultore francese

Jacques Joseph Loysel (Courcelles-de-Touraine, 29 maggio 1867Parigi, 4 novembre 1925) è stato uno scultore francese.

La cappella funeraria della famiglia Loysel al cimitero di Père-Lachaise.

Biografia modifica

Jacques Loysel nacque nel castello di Vivier des Landes, di proprietà dei suoi genitori, nel piccolo comune di Courcelles-de-Touraine, nel cantone di Château-la-Vallière, nell'Indre e Loira. Suo padre, Léon Félix Loysel, era il figlio di un ricco mercante di tessuti. Volendo diventare un pittore, divenne un allievo di Constant Troyon e di Théodore Rousseau. Sua madre, Anne Dufour, era la figlia di un industriale, un produttore di zucchero a Parigi, nella rue de Bagneux.

Dopo i suoi studi alla scuola secondaria, Jacques Loysel entrò alla scuola di belle arti parigina,[1] dove divenne uno studente degli scultori Henri Chapu e Antonin Mercié.[2]

Apparve al Salone della società degli artisti francesi dal 1892 al 1920.[2] In seguito ottenne una medaglia al Salone del 1894, una borsa di studio per un viaggio nel 1897 e una medaglia all'esposizione universale di Parigi del 1900.[1][3]

Installò dapprima il suo studio al numero 299 della rue du Faubourg-Saint-Honoré di Parigi, e in seguito acquistò un hôtel particulier al numero 25 della rue de Prony, con un giardino privato in fondo al quale si affacciava un grande atelier sul numero 6 della rue Jadin.[1]

Jacques Loysel morì il 4 novembre 1925 nel diciassettesimo arrondissement di Parigi e venne sepolto al cimitero di Père-Lachaise nella sua cappella di famiglia.

Opere modifica

Una delle sue opere principali, realizzata nel 1896, è una statua di marmo di una donna nuda sdraiata, La grande névrose (conservata in una collezione privata), che tenne con sé nel suo studio per tutta la sua vita.[4][5] La scultura venne venduta all'asta per 1,8 milioni di sterline nel febbraio del 2017.[6]

Il 10 agosto 1912, Hughes Balagny gli dedicò un articolo elogiativo nella Revue moderne.[7]

Loysel è l'autore di dozzine di statuette bronzee di danzatrici nude,[8] come pure di tre servizi di centrotavola in argento massiccio che raffigurano delle sirene e dei tritoni nell'oceano, dei pezzi unici.

Inviò una statua in bronzo di una donna nuda in una vasca di marmo al Salone del 1905.

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) "Study of a Female Golfer" | Jacques Loysel, su silla | antiques & art. URL consultato il 9 maggio 2023.
  2. ^ a b (FR) Explication des ouvrages de peinture, sculpture, architecture, gravure, et lithographie des artistes vivants exposés au Palais des Champs-Elysées, Charles de Mourgues frères, 1892. URL consultato il 9 maggio 2023.
  3. ^ L'esposizione universale del 1900 a Parigi. URL consultato il 9 maggio 2023.
  4. ^ (FR) Pierre Kjellberg, Les bronzes du 19e siècle, p. 444.
  5. ^ (EN) Jean Clair, Lost Paradise: Symbolist Europe, Montreal Museum of Fine Arts, 1995, pp. 228, ISBN 978-2-89192-194-7. URL consultato il 9 maggio 2023.
  6. ^ L’arte erotica da record, su exibart.com, 18 febbraio 2017. URL consultato il 9 maggio 2023.
  7. ^ (FR) Hughes Balagny, « Le sculpteur des danseuses » in Revue moderne, n. 11, 10 agosto 1912.
  8. ^ (EN) Parke-Bernet Galleries, English & French Furniture: Continental Silver of the XVII-XVIII Century : Public Auction Sale, March 8, 9, 10 and 11 at 2 P.m, Parke-Bernet Galleries, 1944. URL consultato il 9 maggio 2023.