Jahan-ghir (sovrannome regale di Nur al din Salim[1], che significa "che conquista il mondo"; nome completo Al-Sultan al-'Azam wal Khaqan al-Mukarram, Khushru-i-Giti Panah, Abu'l-Fath Nur-ud-din Muhammad Jahan-ghir Padshah Ghazi, in urdu: سلیم جهانگیر نورالدین, in persiano: نورالدین سلیم جهانگی, in hindi: नूरुद्दीन सलीम जहांगीर) (Fatehpur Sikri, 31 agosto 1569Rajouri, 28 ottobre 1627[2]) fu Gran Mogol dal 1605 fino alla sua morte, ed è considerato uno dei più grandi imperatori indiani di tutti i tempi. Suo successore fu Shah Jahan[1][3].

Jahangir
Jahangir ritratto nel 1617
Gran Mogol
In carica3 novembre 1605 –
28 ottobre 1627
Incoronazione24 novembre 1605
PredecessoreAkbar
SuccessoreShahryar Mirza (de facto)
Shah Jahan
Nome completoNur-ud-din Muhammad Jahan-ghir
NascitaFatehpur Sikri, 31 agosto 1569
MorteRajouri, 28 ottobre 1627 (58 anni)
Luogo di sepolturaTomba di Jahangir
DinastiaMoghul[1]
PadreAkbar[1]
MadreMariam-uz-Zamani
ConsortiShah Begum
Jagat Gosain
Saliha Banu Begum
Nur Jahan
FigliKhusrau Mirza
Parviz Mirza
Shah Jahan
Shahryar Mirza
ReligioneIslam sunnita

Biografia modifica

Figlio dell'imperatore moghul Akbar e della principessa Rajput Jodhabai, il giovane fu chiamato Salim, in onore di Sheikh Salim Chishti: si trattava del mistico che ne aveva predetto la nascita, nel cui eremo Akbar per gratitudine impiantò il suo palazzo di Fatehpur Sikri.

Nel 1600, quando Akbar si trovava lontano dalla capitale a causa di una spedizione militare, Salim tentò di conquistare il potere e si dichiarò imperatore. Akbar dovette rientrare nella sua capitale e ristabilire l'ordine, ma non prese nessun grave provvedimento contro Salim, anche se prese in considerazione la possibilità di nominare suo erede il principe Khusrau Mirza, suo figlio minore e fratellastro di Selim. Questi, invece, alla fine gli sarebbe succeduto, ma al termine della sua vita si sarebbe trovato a fronteggiare la medesima situazione a parti invertite, con il figlio Shah Jahan.

 
Una rupia d'argento di Jahan-ghir, coniata dalla zecca di Ahmedabad.
 
Mausoleo di Jahan-ghir a Shahdara, nei pressi di Lahore, attuale Pakistan.

Curiosità modifica

È stato scoperto che il sovrano possedeva, tra le sue armi personali, un particolare pugnale forgiato attingendo anche a ferro meteorico, ricavato da una meteorite di cui Jahangir testimoniò l'impatto nel suo libro di memorie intitolato Jahangirnama[4], in cui dà anche prova di curiosità verso i fenomeni naturali.[5]

Note modifica

  1. ^ a b c d Jahangir, in Dizionario di storia, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
  2. ^ Jahangir, su Encyclopædia Britannica, global.britannica.com. URL consultato il 27 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2017).
  3. ^ Shah Jahan, in Dizionario di storia, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2011. URL consultato il 21 aprile 2023.
  4. ^ Letteralmente, "Libro di Jahangir", dal persiano نامه nâme "libro", termine derivato da una parola medio-persiana.
  5. ^ Un altro celebre pugnale meteoritico, in Focus, 8 giugno 2016. URL consultato il 14 novembre 2021.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN38320916 · ISNI (EN0000 0001 2100 7277 · CERL cnp00981036 · ULAN (EN500257015 · LCCN (ENn84143316 · GND (DE103399526 · BNF (FRcb136220088 (data) · J9U (ENHE987007263244105171 · WorldCat Identities (ENlccn-n84143316