James Earl Ray

criminale statunitense

James Earl Ray (Alton, 10 marzo 1928Nashville, 23 aprile 1998) è stato un criminale statunitense di origini irlandesi, riconosciuto colpevole dell'assassinio del leader americano dei diritti civili Martin Luther King e presunto affiliato a Cosa nostra statunitense [1][2].

James Earl Ray

Biografia modifica

Nato in una famiglia cattolica di origini irlandesi, lasciò la scuola all'età di 12 anni e si arruolò nell'esercito americano durante la seconda guerra mondiale, ma venne congedato nel 1948, poiché ritenuto inadatto all'ambiente militare.[3] Ray fu incriminato, nel 1949, per il suo primo reato, un furto con scasso in California. Nel 1952 fu condannato a due anni per rapina a mano armata di un conducente di taxi in Illinois. Nel 1955 fu condannato per frode postale. Dopo un'ulteriore rapina a mano armata in Missouri nel 1959, Ray fu condannato a venti anni di carcere in quanto habitual offender. Nel 1967 riuscì a evadere in un camioncino per il trasporto del pane. Nel 1968 uccise Martin Luther King. Il 10 marzo 1969 venne condannato a 99 anni di reclusione. Il 10 giugno 1977 Ray e altri 6 carcerati evasero dal penitenziario di stato Brushy Mountain (a Petros, in Tennessee). I sette furono ritrovati tre giorni dopo e ricondotti nella prigione di Petros.[4][5]

L'assassinio di Martin Luther King modifica

Al 4 aprile 1968 risale l'omicidio, avvenuto a Memphis, Tennessee fuori dal Lorraine Motel, mentre Martin Luther King era affacciato sulla terrazza della camera 306 del secondo piano del hotel. Nelle settimane successive, Ray riuscì a lasciare il Paese per recarsi nel Regno Unito con un falso passaporto canadese: fu arrestato all'Aeroporto di Londra-Heathrow ed estradato in Tennessee.

Nel 1997 James lowson visitò in prigione Ray e gli chiese se fosse stato veramente lui ad uccidere King, e la sua risposta fu che era innocente.[185] Nel dicembre del 1999 una giuria decretò che King fu vittima di una cospirazione che includeva Loyd Jowers,[186] proprietario del Jim Grill,[187] ristorante situato nei pressi del hotel dove è stato ucciso. Egli durante il processo ritirò le affermazioni fatte nel 1983 alla televisione ABC[181] e fu condannato al pagamento della somma di 100 dollari alla famiglia King. Ray sostenne di aver incontrato un uomo che si faceva chiamare "Raoul"[188] e che sarebbe stato coinvolto nella cospirazione per uccidere M. L. King.

Morte modifica

Ray morì il 23 aprile 1998, all'età di 70 anni, in un carcere di massima sicurezza a causa di una malattia renale e di un'insufficienza epatica causata dall'epatite C, dopo aver lottato quasi trent'anni per chiedere ai magistrati la revisione del processo.[6][7]

Note modifica

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Controllo di autoritàVIAF (EN8240150 · ISNI (EN0000 0001 1467 2914 · LCCN (ENn80062915 · GND (DE12133886X · J9U (ENHE987007362271205171 · WorldCat Identities (ENlccn-n80062915
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