Jean-Louis Tauran

cardinale e arcivescovo cattolico francese
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Jean-Louis Pierre Tauran (Bordeaux, 5 aprile 1943Hartford, 5 luglio 2018) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico francese.

Jean-Louis Tauran
cardinale di Santa Romana Chiesa
Il cardinale Tauran a Vienna il 26 novembre 2012
Veritate et caritate
 
Incarichi ricoperti
 
Nato5 aprile 1943 a Bordeaux
Ordinato presbitero20 settembre 1969 dall'arcivescovo Marius-Félix-Antoine Maziers
Nominato arcivescovo1º dicembre 1990 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato arcivescovo6 gennaio 1991 da papa Giovanni Paolo II
Creato cardinale21 ottobre 2003 da papa Giovanni Paolo II
Deceduto5 luglio 2018 (75 anni) ad Hartford
 

Biografia modifica

Ministero sacerdotale modifica

È ordinato sacerdote il 20 settembre 1969 per l'arcidiocesi di Bordeaux dall'arcivescovo Marius-Félix-Antoine Maziers; nel 1973 si trasferisce a Roma dove si laurea in diritto canonico. Dal 1975 lavora nella nunziatura apostolica a Santo Domingo e dal 1979 in quella del Libano; lavora nella Curia Romana come sotto-segretario per i rapporti con gli Stati, dal 1989.

Ministero episcopale e cardinalato modifica

Il 1º dicembre 1990 è elevato da papa Giovanni Paolo II alla dignità arcivescovile della sede titolare di Telepte con il ruolo di segretario per i rapporti con gli Stati. Dallo stesso papa Wojtyła è consacrato in San Pietro il 6 gennaio 1991, co-consacranti gli arcivescovi Giovanni Battista Re e Justin Francis Rigali, entrambi poi cardinali.

Diventa archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa il 24 novembre 2003. Papa Giovanni Paolo II lo innalza alla dignità cardinalizia nel concistoro del 21 ottobre 2003. Ha un ruolo notevole nelle relazioni diplomatiche in occasione della guerra in Iraq. Sottolinea l'importanza del dialogo e delle Nazioni Unite per risolvere i conflitti e dichiara che "una guerra di aggressione unilaterale costituirebbe un crimine contro la pace e una violazione della Convenzione di Ginevra"[1][2].

Successivamente dichiara che i fatti accaduti in Iraq dimostrano che paradossalmente i cristiani erano più tutelati durante il regime di Saddam Hussein.

L'11 febbraio 2005 riceve dall'Accademia Bonifaciana di Anagni il Premio Internazionale Bonifacio VIII e presiede al Convegno "A 75 anni dai Patti Lateranensi", tenendo la lectio magistralis di apertura su "I Rapporti tra Stato e Chiesa", pubblicata integralmente sull'Osservatore Romano.

Dal 25 giugno 2007 è presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso e presidente della Commissione per le relazioni religiose con i musulmani.

Dal 21 febbraio 2011 ricopre la carica di protodiacono di Santa Romana Chiesa, e come tale ha l'incarico, il 13 marzo 2013, di annunciare l'elezione di papa Francesco, dopo la rinuncia di papa Benedetto XVI del febbraio 2013. Affetto da Parkinson[3], è oggetto di una campagna derisoria su Facebook, dovuta alle evidenti difficoltà nell'esprimersi al momento dell'Habemus Papam di papa Francesco[4]. Il 19 marzo 2013 impone il pallio al papa neoeletto, durante la messa di insediamento del pontificato, come da consuetudine spettante al cardinale protodiacono. È membro della Commissione cardinalizia di vigilanza sullo I.O.R. e, dal giugno 2013 al maggio 2014, anche della Pontificia commissione referente sul medesimo istituto.

Il 12 giugno 2014 opta per l'ordine presbiterale, mantenendo invariata la diaconia elevata pro illa vice a titolo presbiterale.

Il 20 dicembre dello stesso anno è nominato camerlengo di Santa Romana Chiesa[5] e presta giuramento il 9 marzo 2015.

Muore il 5 luglio 2018 negli Stati Uniti dove si era recato per curare la malattia di Parkinson che da tempo lo aveva colpito[6][7]. Le esequie vengono celebrate il 12 luglio all'altare della cattedra della basilica di San Pietro in Vaticano dal cardinale Angelo Sodano, decano del Collegio cardinalizio, e al termine delle stesse papa Francesco presiede il rito dell'ultima commendatio e della valedictio; la salma viene poi tumulata nella basilica di Sant'Apollinare, sua chiesa titolare[8].

Genealogia episcopale e successione apostolica modifica

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Onorificenze modifica

«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 19 novembre 1988[9]

Note modifica

  1. ^ (EN) Rocco Palmo, Tauran around the City, in Whispers in the Loggia, 25 giugno 2007. URL consultato il 19 marzo 2013.
  2. ^ (EN) James Graff, Fighting The Tide, in Time, 2 marzo 2003. URL consultato il 19 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2012).
  3. ^ (EN) CWN, French cardinal taken ill while concelebrating Easter Sunday Mass with Pope, in CatholicCulture.org, 9 aprile 2012. URL consultato il 19 marzo 2013.
  4. ^ Quando la rete diventa ignobile: «Il tossico che ha annunciato il papa», su articolotre.com, Articolo Tre, 16 marzo 2013. URL consultato il 19 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2013).
  5. ^ Rinunce e nomine
  6. ^ L'Osservatore Romano on Twitter, in Twitter. URL consultato il 6 luglio 2018.
  7. ^ Addio a Tauran, il cardinale del dialogo interreligioso, su lastampa.it, 6 luglio 2018. URL consultato il 6 luglio 2018.
  8. ^ I funerali di Tauran giovedì in San Pietro. La bara in viaggio dagli Usa, su farodiroma.it, 9 luglio 2018. URL consultato il 9 luglio 2018.
  9. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  10. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  11. ^ Tabella degli insigniti (XLS), su canord.presidency.ro. URL consultato il 26 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2014).
  12. ^ Decreto
  13. ^ Dal sito web del Sovrano Militare Ordine di Malta. Archiviato l'8 dicembre 2015 in Internet Archive.
  14. ^ Bollettino Ufficiale di Stato

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN84717150 · ISNI (EN0000 0001 2141 8340 · SBN TSAV006992 · BAV 495/45548 · LCCN (ENn90659283 · GND (DE1047274000 · BNF (FRcb170466409 (data) · NSK (HR000232666 · WorldCat Identities (ENlccn-n90659283