Jeff Bridges

attore, produttore cinematografico e musicista statunitense

Jeffrey Leon Bridges (Los Angeles, 4 dicembre 1949) è un attore, produttore cinematografico e musicista statunitense.

Jeff Bridges al San Diego Comic-Con International 2017
Statuetta dell'Oscar Oscar al miglior attore 2010

Ritenuto uno degli attori più carismatici della sua generazione,[1] è considerato uno dei più capaci interpreti americani[2] e in generale uno dei più grandi della sua epoca.[3] Proveniente da una famiglia di attori, è apparso nella serie televisiva Avventure in fondo al mare (1958-1960) con il padre Lloyd Bridges e il fratello Beau. Nell'arco della sua carriera ha ottenuto sette candidature agli Oscar, tre come miglior attore protagonista per Starman (1984), Crazy Heart (2009) e Il Grinta (2010), quattro come miglior attore non protagonista per L'ultimo spettacolo (1971), Una calibro 20 per lo specialista (1974), The Contender (2000) e Hell or High Water (2016). Ha ricevuto anche cinque candidature ai Golden Globe. Il 17 gennaio 2010 è stato premiato con il Golden Globe per il miglior attore in un film drammatico per Crazy Heart e il 17 marzo dello stesso anno è stato premiato con l'Oscar al miglior attore per la stessa interpretazione.

Tra gli altri film da lui interpretati vi sono Città amara - Fat City (1972), Tron (1982) e il suo seguito, Tron: Legacy (2010), I favolosi Baker (1989), La leggenda del re pescatore (1991), Fearless - Senza paura (1993), Il grande Lebowski (1998), Iron Man (2008) e 7 sconosciuti a El Royale (2018).

Nel 2008 la rivista Empire ha inserito "Drugo", personaggio da lui interpretato in Il grande Lebowski, al settimo posto nella lista dei 100 migliori personaggi cinematografici di tutti i tempi.[4] Quando la lista è stata aggiornata nel 2015, è stato posizionato al decimo posto.[5]

Biografia modifica

 
Beau e Lloyd Bridges nel 1992

Di origini inglesi, irlandesi e tedesche, la sua è una famiglia di attori: figlio di Lloyd Bridges e Dorothy Simpson, fratello di Beau Bridges e zio di Jordan Bridges. Aveva anche un altro fratello, Garrett, morto nel 1948 di SIDS. Lavora nel mondo dello spettacolo fin da bambino.

Dopo il servizio militare è protagonista nel film L'ultimo spettacolo (1971) di Peter Bogdanovich e ricopre un ruolo minore nei film Città amara - Fat City (1972) di John Huston, e La terra si tinse di rosso (1973) di Richard C. Sarafian. Dopo Un autentico campione (1976) di Bob Rafelson, partecipa al remake King Kong (1976) di John Guillermin, accanto a Jessica Lange. Lavora poi in Rebus per un assassinio (1979) di William Richert, con Anthony Perkins, e in I cancelli del cielo (1980), di nuovo con Cimino. Nel 1982 recita in Tron della Walt Disney e doppia il principe Lir nel film d'animazione L'ultimo unicorno.

Nel 1984 è diretto da John Carpenter in Starman, quindi da Hal Ashby in 8 milioni di modi per morire (1986) e infine da Sidney Lumet in Il mattino dopo (1986), con Jane Fonda. Dopo Tucker - Un uomo e il suo sogno (1988) di Francis Ford Coppola, partecipa alla commedia Ci penseremo domani (1989) di Alan J. Pakula e, sempre nello stesso anno, al film di ambientazione jazz I favolosi Baker di Steve Kloves, al fianco del fratello Beau Bridges e di Michelle Pfeiffer.

Recita in film come La leggenda del re pescatore (1991) di Terry Gilliam, sostenuto da Robin Williams, e Fearless - Senza paura (1993) di Peter Weir. Dopo un fugace ritorno in televisione, torna al cinema con L'Albatross - Oltre la tempesta (1996) di Ridley Scott e L'amore ha due facce (1996), in cui duetta con Barbra Streisand, anche regista della pellicola, e Lauren Bacall.

Nel 1998 interpreta il ruolo di Jeffrey "Drugo" Lebowski, il protagonista del film cult Il grande Lebowski dei fratelli Coen. Successivamente recita con Albert Finney nel thriller Inganni pericolosi (1999) di Matthew Warchus. Nel 2001 è al fianco di Kevin Spacey in K-PAX - Da un altro mondo di Iain Softley, mentre nel 2003 recita in Seabiscuit - Un mito senza tempo di Gary Ross; successivamente lavora al fianco di Kim Basinger in The Door in the Floor (2004) di Tod Williams. Nel 2005 prende parte al film Tideland - Il mondo capovolto di Terry Gilliam. Nel 2008 interpreta il primo dei villains del Marvel Cinematic Universe, nei panni di Obadiah Stane, alias Iron Monger, un uomo d'affari prima socio e poi arcinemico di Tony Stark, nel film Iron Man di Jon Favreau.

Per la sua interpretazione in Crazy Heart vince un Golden Globe e l'Oscar come miglior attore.[6] Nel 2010 torna a interpretare Kevin Flynn / Clu in Tron: Legacy sequel del cult Tron. Per questa interpretazione vince un Saturn Award per il miglior attore.

Vita privata modifica

Sul set di Città amara - Fat City ha conosciuto l'attrice Candy Clark con cui è stato legato agli inizi degli anni settanta.

Nel 1977 sposa Susan Geston. I due si erano incontrati durante le riprese del film Scandalo al ranch, girato in un ranch in cui Geston stava lavorando come cameriera per pagarsi il college. Hanno tre figlie: Isabelle Annie (1981), Jessica Lily "Jessie" (1983) e Hayley Roselouise (1985)[7].

Il 20 ottobre 2020, con un tweet, annuncia che gli è stato diagnosticato un linfoma[8].

Filmografia modifica

 
Jeff Bridges al San Diego Comic-Con International 2010

Attore modifica

Cinema modifica

Televisione modifica

Doppiatore modifica

Produttore modifica

Discografia modifica

Riconoscimenti modifica

Doppiatori italiani modifica

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Jeff Bridges è stato doppiato da:

Da doppiatore è sostituito da:

Note modifica

  1. ^ https://www.comingsoon.it/personaggi/jeff-bridges/15458/biografia/
  2. ^ http://www.mymovies.it/biografia/?a=1984
  3. ^ http://frabel Archiviato il 31 luglio 2013 in Internet Archive. 45.blogspot.com/2017/05/jeff.html?m=1
  4. ^ Peter Sciretta, Empire’s The 100 Greatest Movie Characters of All Time, SlashFilm, 1º dicembre 2008. URL consultato il 6 agosto 2016.
  5. ^ The Greatest Movie Characters Of All Time, su empireonline.com, Empire, 29 giugno 2015. URL consultato il 6 agosto 2016.
  6. ^ Oscar come miglior attore a Jeff Bridges, su elle.it. URL consultato il 26 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2010).
  7. ^ Jeff Bridges e Susan Geston, su vogue.it. URL consultato il 25 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2015).
  8. ^ Jeff Bridges ha un linfoma, su Il Post, 20 ottobre 2020. URL consultato il 20 ottobre 2020.

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN116673085 · ISNI (EN0000 0001 1085 4948 · Europeana agent/base/147066 · LCCN (ENn86143618 · GND (DE122432126 · BNE (ESXX1018619 (data) · BNF (FRcb13930065b (data) · J9U (ENHE987007429176305171 · WorldCat Identities (ENlccn-n86143618