Jiří Matoušek (matematico)

matematico ceco

Jiří Matoušek (Praga, 10 marzo 19639 marzo 2015) è stato un matematico ceco.

Jiří Matoušek

Docente all'Università Carolina di Praga, scrisse vari libri di testo e articoli di ricerca nell'ambito della topologia algebrica e della geometria computazionale.

Biografia modifica

Nel 1986, ricevette il Master's degree con la supervisione di Miroslav Katětov[1], maestro di scacchi[2][3], psicologo e matematico, che dal '53 al '57 era stato il rettore dell'ateneo della capitale ceca. Nello stesso anno, entrò a far parte del Dipartimento di Matematica Applicata, dove rimase fino all morte nel 2015.
Nel 2000 ottenne la cattedra e in seguito fu chiamato dal Politecnico federale di Zurigo come professore ospite e quindi come ordinario.[4]

Nel 2003, pubblicò con la Springer-Verlag il manuale Using the Borsuk–Ulam Theorem: Lectures on Topological Methods in Combinatorics and Geometry, nel quale illustrò l'applicazione dei risultati teorici della topologia come il Teorema di Borsuk-Ulam alla dimostrazione di teoremi di combinatoria e di geometria discreta.[5][6]
Il libro riprese la dimostrazione di László Lovász pubblicata nel '78 circa la congettura di Martin Kneser del '55 sulla colorazione dei grafi omonimi: da tale dimostrazione, che faceva uso del Teorema di Borsuk-Ulam, Matoušek sviluppò una serie di corollari e un più generale testo di combinatoria in collaborazione con Anders Björner e Günter M. Ziegler[7], che tuttavia rimase incompiuto.[8][9] Il libro diede comunque avvio a un ramo relativamente nuovo della matematica, noto come combinatoria topologica (in inglese: topological combinatorics), a metà strada fra la topologia e la matematica cominatoria.[10]

Impegnato nella campagna The Cost of Knowledge contro le pratiche editoriali della Elsevier, tradusse in lingua ceca il libro divulgativo Mathematics: A Very Short Introduction di Timothy Gowers.[11]

Morì nel 2015, all'età di 51 anni.[4][12]

Premi e riconoscimenti modifica

Note modifica

  1. ^ Jiří Matoušek, Vlastnosti R-stromů, Charles University in Prague, 1986.
  2. ^ Miroslav Katětov, su chessgames.com.
  3. ^ Biografia di Miroslav Katětov, su at.yorku.ca. URL consultato il 13 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2012).
  4. ^ a b Jan Kratochvíl, Martin Loebl, Jarik Nešetřil e Pavel Valtr, Prof. Jiří Matoušek, su kam.mff.cuni.cz.
    «In the name of Jiří Matoušek's colleagues and friends from Charles University»
  5. ^ Zdzisław Dzedzej, Review of Using the Borsuk-Ulam Theorem, in Mathematical Reviews, 2004.
  6. ^ Mihaela Poplicher, Review of Using the Borsuk-Ulam Theorem, in MAA Reviews, Mathematical Association of America, gennaio 2005.
  7. ^ Imre Bárány, Review of Using the Borsuk-Ulam Theorem, in Combinatorics, Probability and Computing, vol. 13, n. 2, marzo 2004, pp. 281–282, DOI:10.1017/s096354830400608x.
  8. ^ Jan Kratochvíl, Martin Loebl, Jarik Nešetřil e Pavel Valtr, Prof. Jiří Matoušek.
  9. ^ Günter M. Ziegler, Review of Using the Borsuk-Ulam Theorem, in zbMATH, Zbl 1016.05001.
  10. ^ Mark de Longueville, 25 years proof of the Kneser conjecture: The advent of topological combinatorics (PDF), in EMS Newsletter, European Mathematical Society, pp. 16–19.
  11. ^ Timothy Gowers, Mathematics: A Very Short Introduction [Matematika: Průvodce pro každého], Translated by Jiří Matoušek, Dokořán, 2006, ISBN 80-7363-083-4.
  12. ^ Obituary of Jiří Matoušek, su Faculty of Mathematics and Physics, Charles University, 12 marzo 2015. URL consultato il 13 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2016).
  13. ^ EMS Prize Winners Archiviato il 18 aprile 2012 in Internet Archive..
  14. ^ Matoušek, Jiří, Mathematical snapshots from the computational geometry landscape, in Doc. Math. (Bielefeld) Extra Vol. ICM Berlin, 1998, vol. III, 1998, pp. 365–375.
  15. ^ Scientist Awards, su learned.cz. URL consultato il 13 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2009).

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN71574670 · ISNI (EN0000 0001 1669 1633 · SBN RMSV031233 · LCCN (ENno2002080337 · GND (DE124638457 · BNF (FRcb137609773 (data) · J9U (ENHE987007460025705171 · NDL (ENJA00905908 · WorldCat Identities (ENlccn-no2002080337