Joannicus II di Costantinopoli

Patriarca ecumenico di Costantinopoli

Joannicus II di Lindo (in greco Ιωαννίκιος Β΄ ο Λίνδιος?; Lindo, ... – 1659) è stato un arcivescovo ortodosso greco, patriarca ecumenico di Costantinopoli per quattro volte negli anni dal 1646 al 1656.

Joannicus II
Patriarca ecumenico di Costantinopoli
Elezione16 novembre 1646
giugno 1651
aprile 1653
marzo 1655
Fine patriarcato28 ottobre 1468
giugno 1652
marzo 1564
luglio 1656
PredecessorePartenio II
Paisio I
SuccessorePartenio II
Cirillo III
Partenio III
 
Consacrazione episcopale1624 come metropolita di Ganos
 
NascitaLindo
Morte1659

Biografia modifica

Joannicus era originario di Lindo sull'isola di Rodi. Fu nominato metropolita di Ganos nel 1624 dal patriarca Cirillo Lucaris e nel 1636 divenne il metropolita di Eraclea. Supportato dal voivode moldavo, Vasile Lupu, fu eletto per la prima volta patriarca di Costantinopoli il 16 novembre 1646[1].

Nel corso del XVII secolo era consuetudine che gli intrighi e le liti nella comunità greca e nel Santo Sinodo causassero rapidi cambi di patriarchi: dal 1595 al 1695 vi furono sessantuno successioni e trentuno Patriarchi[2]. Questi frequenti cambiamenti erano incoraggiati soprattutto dalle autorità ottomane che ricevevano una donazione per ogni nuova elezione patriarcale. Anche Joannicus fu soggetto a questo gioco: fu deposto il 28 ottobre 1648, rieletto per la seconda volta nel giugno 1651 per venire deposto nel giugno 1652 e regnò ancora da aprile 1653 a marzo 1654 e, per un'ultima volta, da marzo 1655 al luglio 1656[3].

Nel 1654 fu incarcerato per aver fatto indebitare il patriarcato di Costantinopoli nei confronti della sublime porta[4]. Dopo l'ultima deposizione nel 1656, fu nominato vescovo di Ceo e Citno, dove si ritirò fino alla sua morte nel 1659 o 1660[3].

Per rafforzare la sua posizione nei confronti dei suoi avversari, cercò il sostegno dell'imperatore austriaco e di Roma. Per questo motivo permise ai missionari cattolici di stabilirsi nelle coste del Mar Nero e nelle Cicladi. Rifiutò comunque di firmare una professione di fede cattolica come era stato richiesto dalla Congregatio de Propaganda Fide[1].

Note modifica

  1. ^ a b (FR) R. Aubert, Joannikios II, in Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques, vol. 27, Parigi, Letouzey et Ané, 2000, p. 1379-80, ISBN 2-7063-0210-0.
  2. ^ (EN) Steven Runciman, The Great Church in captivity, Cambridge University Press, 1985, pp. 201, ISBN 978-0-521-31310-0.
  3. ^ a b (EN) Demetrius Kiminas, The Ecumenical Patriarchate: A History of Its Metropolitanates with Annotated Hierarch Catalogs, Wildside Press LLC, 2009, p. 39.
  4. ^ (EL) Βιβλιοπαρουσίαση: Π. Γεωργαντζή: «Η Εκκλησία κατά το 1821», su parembasis.gr. URL consultato il 13 marzo 2021.