Joe Walsh

chitarrista statunitense

Joe Walsh, vero nome Joseph Walsh (Wichita, 20 novembre 1947), è un chitarrista statunitense, dal 1976 al 2016 è stato membro del gruppo musicale Eagles, per poi riunirsi con il con il gruppo nel 2017.

Joe Walsh
Joe Walsh in concerto con gli Eagles al Madison Square Garden nel 2019
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereHard rock
Blues rock
Country rock
Folk rock
Electric blues
Periodo di attività musicale1964 – in attività
Strumentochitarra, voce, tastiere, batteria, basso, mandolino, clarinetto, oboe
EtichettaAsylum, Epic, ABC
GruppiJames Gang
Eagles
Album pubblicati35
Studio17 (di cui 3 con i James Gang e 3 con gli Eagles)
Live7 (di cui 1 con i James Gang, 4 con gli Eagles e 2 da solista)
Raccolte11 (di cui 4 con gli Eagles)
Sito ufficiale

Biografia modifica

 
Joe Walsh nel 1975

James Gang modifica

Nel 1969 entrò a far parte del gruppo James Gang dove rimase fino al 1972. Per questo gruppo oltre alla chitarra e alla voce si cimentava anche alle tastiere.

Eagles modifica

Nel 1976 è entrato a far parte della band degli Eagles, con la quale ha collaborato fino allo scioglimento della stessa, avvenuto nel marzo del 2016, in seguito alla morte di uno dei fondatori, Glenn Frey. Il gruppo si è poi riunito nell'estate 2017 accogliendo il figlio di Glenn Frey, Deacon, che ha preso il posto del padre nella band per volere di Henley, l'altro leader storico del gruppo.

Nel 1978 da solista incide In the City, resa celebre in quanto uno dei brani principali della colonna sonora di The Warriors (I guerrieri della notte), film del 1979 diretto da Walter Hill. Il brano verrà poi inserito nell'album degli Eagles The Long Run (1979).

Vita privata modifica

Joe Walsh è stato sposato cinque volte: per breve tempo a Margie Walsh negli anni '60, a Rodi Stefany 1971-1978, a Juanita Boyer 1980-1988 e Denise Driscoll dal 1999 al 2006. Il 13 dicembre 2008 Walsh ha sposato Marjorie Bach (sorella di Barbara Bach la moglie di Ringo Starr) divenendo così cognato dell'ex Beatle.

Walsh ha ammesso i suoi problemi con alcol e droga che ha avuto per la maggior parte della carriera; tuttavia, è andato in recupero dal 1993, anche grazie alla reunion della sua band storica che lo voleva nuovamente sul palco, ma possibilmente pulito. Un inquietante aneddoto di quel periodo lo ha raccontato lui stesso: una volta si svegliò su un aereo a Parigi e, all'arrivo, riavendo il proprio passaporto, non ricordava di essere salito sull'aereo. Questo è stato a suo dire il punto di svolta, motivo per cui è stato sobrio da allora. Walsh è anche un appassionato radioamatore: ha conseguito la licenza Extra Class Radio Amateur con nominativo WB6ACU. Ha anche inserito nei suoi album messaggi in alfabeto Morse[senza fonte]

Discografia modifica

Con i James Gang modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: James Gang.

Album in studio modifica

Live modifica

  • 1971 - James Gang Live in Concert (novembre 1971)

Con gli Eagles modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia degli Eagles.

Album in studio modifica

Raccolte modifica

Live modifica

Album prodotti come solista modifica

Album in studio modifica

  • 1972 - Barnstorm (Geffen Records)
  • 1973 - The Smoker You Drink, The Player You Get (MCA Records)
  • 1974 - So What (MCA Records)
  • 1978 - But Seriously, Folks... (Elektra Records)
  • 1981 - There Goes The Neighborhood (Elektra Records)
  • 1983 - You Bougth It - You Name It (Warner Bros.)
  • 1985 - The Confessor (Warner Bros.)
  • 1987 - Got Any Gum? (Warner Bros.)
  • 1991 - Ordinary Average Guy (Epic)
  • 1992 - Songs For A Dying Planet (Epic)
  • 2012 - Analog Man (Universal)

Raccolte modifica

  • 1978 - The Best of Joe Walsh
  • 1978 - So Far So Good
  • 1985 - Rocky Mountain Way
  • 1988 - Welcome to the Club
  • 1995 - Look What I Did!
  • 1997 - Joe Walsh's Greatest Hits – Little Did He Know...
  • 1997 - The Best of Joe Walsh & The James Gang 1969-1974

Live modifica

  • 1976 - You Can't Argue with a Sick Mind
  • 2014 - All Night Long: Live in Dallas

Onorificenze modifica

— 4 dicembre 2016

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN91884588 · ISNI (EN0000 0000 7693 1339 · Europeana agent/base/63151 · LCCN (ENn91118155 · GND (DE134550188 · BNF (FRcb13900987h (data) · J9U (ENHE987009540996805171 · WorldCat Identities (ENlccn-n91118155