Johann Zoffany
Johann Zoffany (Francoforte sul Meno, 13 marzo 1733 – Chiswick, 11 novembre 1810) è stato un pittore tedesco, attivo principalmente in Inghilterra.

BiografiaModifica
Johan Zoffany nacque il 13 marzo 1733 a Francoforte sul Meno in una famiglia di origini boeme. Dopo essersi formato inizialmente come sculture in una bottega di Ellwangen (forse quella di Melchior Paulus), si accostò agli studi artistici a Regensburg, dove venne introdotto all'esercizio della pittura da Martin Speer. Nel 1750 si recò a Roma, dove studiò con Agostino Masucci. Ritornato in Germania divenne pittore di corte di Clemens Wenceslaus, grande elettore di Treviri. Nel 1760 si trasferì in Inghilterra, dove sarebbe rimasto per il resto della sua vita: dopo un iniziale periodo durante il quale lavorò per conto dell'orologiaio Stephen Rimbault, Zoffany si attrasse la benevolenza della famiglia reale, della quale godette la protezione.
Cofondatore della Royal Academy nel 1768, Zoffany iniziò gradualmente a godere di una grande popolarità, soprattutto da quando si accostò alla pittura di soggetto teatrale: furono molti gli attori che si fecero ritrarre dal suo pennello, il più significativo dei quali era certamente David Garrick, una delle figure più influenti del mondo teatrale inglese settecentesco. A consolidare la popolarità di Zoffany fu anche la sua maestria in quelli che erano definiti theatrical conversation pieces: si trattava di un sottogenere dei «quadri di conversazione», opere pittoriche dove erano raffigurati gruppi di persone in atteggiamenti familiari o in conversazione.[1]
Nella tarda maturità artistica, Zoffany si dedicò specialmente ad eseguire enormi dipinti dove erano raffigurati grandi gruppi di persone collocati in stanze gremite di statue e di dipinti noti al suo pubblico contemporaneo. Gli esempi più significativi in tal senso sono La biblioteca di Charles Townley al n. 7 di Park Street a Westminster, in cui è raffigurato l'intero materiale statuario che Charles Townley aveva raccolto nella sua biblioteca, e La tribuna degli Uffizi, dove è ritratta una sala della galleria degli Uffizi colma di dipinti rinascimentali, quali la Madonna del Cardellino di Raffaello e la Venere di Urbino di Tiziano.
Zoffany, come già accennato, sarebbe rimasto in Inghilterra per il resto della sua vita: effettuò comunque viaggi in Europa (1776-79; fu a Vienna e a Firenze, e in quest'ultima città dipinse i ritratti della famiglia dei granduchi toscani)[2] e soggiornò dal 1783 al 1789 in India, dove eseguì dipinti di principi indiani e di scene di caccia.[3] Morì infine l'11 novembre 1810 a Strand-on-the-Green, in Inghilterra: le sue spoglie riposano nella St Anne's Church di Kew. Sulla sua tomba, il suo nome è inciso Johan Zoffanij.
NoteModifica
- ^ Lilla Maria Crisafulli, Cecilia Pietropoli, The Languages of Performance in British Romanticism, Peter Lang, 2008, p. 287, ISBN 3-03911-097-7.
- ^ Fritz Baumgart, ZOFFANY, Johann, su treccani.it, Enciclopedia Italiana, 1937.
- ^ Zoffany, Johann, in Enciclopedie on line, Treccani. URL consultato il 30 ottobre 2016.
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Johann Zoffany
Collegamenti esterniModifica
- Zoffany, Johann, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Fritz Baumgart, ZOFFANY, Johann, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1937.
- Zoffany, Johann, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Johann Zoffany, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Johann Zoffany, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana.
- Opere di Johann Zoffany, su openMLOL, Horizons Unlimited srl.
- (EN) Opere di Johann Zoffany, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 12574563 · ISNI (EN) 0000 0000 8357 7200 · CERL cnp00547465 · Europeana agent/base/91042 · ULAN (EN) 500013090 · LCCN (EN) nr92043188 · GND (DE) 119107996 · BNE (ES) XX5437770 (data) · BNF (FR) cb12330345c (data) · J9U (EN, HE) 987007284135605171 · WorldCat Identities (EN) lccn-nr92043188 |
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