Joseph Raz

filosofo israeliano

Joseph Raz (Palestina, 21 marzo 1931Londra, 2 maggio 2022) è stato un filosofo israeliano. Specializzato in filosofia del diritto, è considerato tra i massimi esponenti del positivismo giuridico contemporaneo.[1]

Joseph Raz nel 2005

Biografia modifica

Joseph Zaltsman nacque in Palestina il 21 marzo 1939 da un padre elettricista[2] e una madre infermiera[3]. Laureatosi in Giurisprudenza presso la Hebrew University di Gerusalemme nel 1963, compì la pratica legale in Israele dal 1962 al 1964 con il giudice Zusman e con Mr. Telo[4]. Nel 1963 ottenne di cambiare il suo cognome legalmente in Raz[5]. Conseguì il dottorato nel 1967 all’Università di Oxford sotto la supervisione del filosofo del diritto britannico Herbert L.A. Hart, di cui fu il più noto allievo[3]. Fu proprio all’Università di Oxford, dove già nel 1972 gli fu offerto un posto da senior lecturer, che Joseph Raz trascorse la maggior parte della sua carriera accademica[3]. Joseph Raz è morto a Londra il 2 maggio 2022, all’età di 83 anni.

Pensiero modifica

Joseph Raz è considerato uno dei maggiori esponenti del positivismo giuridico esclusivo[6]. Secondo questa teoria, la validità delle norme giuridiche non dipende da giustificazioni morali o etiche[7], ma è basata esclusivamente su determinati fatti sociali[8]. In particolare, Raz ha elaborato la cosiddetta «source thesis», secondo la quale ogni norma deve essere «basata su una fonte». Ciò significa che l'esistenza e il contenuto di una norma possono essere identificati solo facendo riferimento a fatti sociali, senza ricorrere a nessun tipo di argomento valutativo[9]. In altre parole, la validità di una legge dipende solo dalla sua origine formale e dalle fonti che l'hanno prodotta, e non dal suo contenuto morale o etico.

La teoria giuridica di Raz si fonda su una precisa condizione di autorità. Egli, infatti, è convinto che la legge per sua natura, si presenti come un'autorità pratica, e non soltanto teoretica, poiché essa indica agli individui come agire e non cosa credere[9]. Secondo Raz, perché una determinata «autorità» possa essere considerata pratica, anzitutto le decisioni o le direttive emesse dall'autorità devono dipendere dalle ragioni che avrebbero guidato l'azione degli individui in assenza di interventi da parte dell'autorità o comunque devono presupporle[9]. Inoltre le decisioni o le direttive emanate dall'autorità non si devono aggiungere alle ragioni che avrebbero guidato il comportamento degli individui in assenza di un intervento da parte dell'autorità, ma devono sostituirle[10]. In altre parole, l'autorità deve fornire un'alternativa alle ragioni che avrebbero guidato gli individui, anziché aggiungere un nuovo set di ragioni[11]. Infine, un’autorità è pratica se agisce come mediatore tra le ragioni sottostanti e le azioni da compiere sulla base di queste ragioni. Un'autorità non è efficace se si limita a dare indicazioni vaghe come "fare ciò che è giusto" o "segui la morale": per trarre vantaggio dalle decisioni di un'autorità, i cittadini devono riuscire a determinarne l'esistenza e il contenuto attraverso metodi che non richiedono di sollevare le stesse questioni che l'autorità è chiamata a risolvere[9]. È in questo senso che Raz concepisce l’autorità come «servizio»[12].

Nei suoi ultimi lavori, Joseph Raz ha combinato il suo interesse per la filosofia del diritto con quello della filosofia politica. La sua riflessione si inserisce nella tradizione del pensiero politico liberale e lo ha fatto emergere come uno dei principali rappresentanti del cosiddetto perfezionismo liberale. In particolare, Raz ha sviluppato la sua visione sulla relazione tra l'autonomia individuale e l'intervento statale per la preservazione delle forme sociali più importanti (ad esempio, il matrimonio monogamo)[13]. Egli sostiene che tale intervento, lungi dal limitare l'autonomia individuale, la rafforza, dal momento che l'autonomia è priva di valore quando gli individui la utilizzano per perseguire scopi insignificanti o illeciti[14]. Tuttavia, Raz ritiene che lo Stato debba limitarsi a vietare solo i comportamenti immorali che comportano conseguenze dannose[14].

Opere principali modifica

  • The Concept of Legal System, Oxford University Press (London, 1970), trad. it. a cura di Paolo Comanducci, Il concetto di sistema giuridico, Il Mulino (Bologna, 1977)
  • Authority, Law and Morality, Oxford University Press (London, 1979), trad. it. Autorità, diritto e morale in A. Schiavello, V. Velluzzi (a cura di), Il positivismo giuridico contemporaneo. Una antologia, Giappichelli (Torino, 2005)
  • The Morality of Freedom, Oxford University Press (London, 1986)
  • Value, Respect and Attachment, Cambridge University Press (2001), trad. it. a cura di Francesco Belvisi, I valori fra attaccamento e rispetto, Diabasis (Reggio Emilia, 2003)

Note modifica

  1. ^ Leslie Green e Thomas Adams, Legal Positivism, 3 gennaio 2003. URL consultato il 21 marzo 2023.
  2. ^ (EN) In Memoriam: Joseph Raz, su www.philosophy.ox.ac.uk. URL consultato il 21 marzo 2023.
  3. ^ a b c (EN) In Memoriam: Professor Joseph Raz, su www.law.columbia.edu. URL consultato il 21 marzo 2023.
  4. ^ Paolo Comanducci, Introduzione all'edizione italiana, in Joseph Raz, Il concetto di sistema giuridico, traduzione di Paolo Comanducci, Bologna, Il Mulino, 1977, p. 22.
  5. ^ Raz, Joseph 1939– | Encyclopedia.com, su www.encyclopedia.com. URL consultato il 21 marzo 2023.
  6. ^ Aldo Schiavello, Il Positivismo esclusivo, in Bongiovanni Giorgio, Pino Giorgio e Roversi Corrado (a cura di), Che cosa è il diritto. Ontologie e concezioni del giuridico, Giappichelli, 2016.
  7. ^ Andrei Marmor, Exclusive Legal Positivism, in Jules Coleman e Scott Shapiro (a cura di), The Oxford Handbook of Jurisprudence and Philosophy of Law, Oxford University Press, 2004.
  8. ^ Joseph Raz, Between authority and interpretation : on the theory of law and practical reason, Oxford University Press, 2009, ISBN 978-0-19-956268-8, OCLC 251213810. URL consultato il 21 marzo 2023.
  9. ^ a b c d Joseph Raz, Ethics in the public domain : essays in the morality of law and politics, Clarendon Press, 1994, ISBN 0-19-825837-2, OCLC 29429652. URL consultato il 21 marzo 2023.
  10. ^ Aldo Schiavello, Autorità legittima e diritto nel pensiero di Joseph Raz, in Materiali per una storia della cultura giuridica, n. 2, 2004, pp. 363–384, DOI:10.1436/16675. URL consultato il 21 marzo 2023.
  11. ^ Joseph Raz, Practical reason and norms, Oxford University Press, 1999, ISBN 0-19-826834-3, OCLC 44739649. URL consultato il 21 marzo 2023.
  12. ^ Joseph Raz, The Problem of Authority: Revisiting the Service Conception, in Minn. L. Rev., vol. 90, 1º gennaio 2006, pp. 1003. URL consultato il 21 marzo 2023.
  13. ^ Joseph Raz, The morality of freedom, Clarendon Press, 1986, ISBN 978-0-19-151996-3, OCLC 340663393. URL consultato il 21 marzo 2023.
  14. ^ a b (EN) Robert P. George, Pluralistic Perfectionism and Autonomy: Raz on ‘The Proper Way to Enforce Morality’, 6 aprile 1995, DOI:10.1093/acprof:oso/9780198260240.003.0007. URL consultato il 21 marzo 2023.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN79054185 · ISNI (EN0000 0001 1030 0283 · Europeana agent/base/145892 · ORCID (EN0000-0002-8371-2948 · LCCN (ENn84231048 · GND (DE129385581 · BNE (ESXX848453 (data) · BNF (FRcb120601975 (data) · J9U (ENHE987007266959205171 · NSK (HR000018435 · NDL (ENJA00515728 · WorldCat Identities (ENlccn-n84231048