Julija Pajevs'ka

Paramedica ucraina, fondatrice di corpo volontario di ambulanze

Julija Pajevs'ka (in ucraino Ю́лія Гео́ргіївна Пає́вська?, a volte traslitterato come Yuliia Paievska) (Kiev, 19 dicembre 1968) è un'attivista, atleta e paramedica ucraina che ha fondato il corpo di ambulanze volontario "Angeli di Tajra" durante la Rivoluzione ucraina del 2014. Durante l'Invasione russa dell'Ucraina del 2022 è stata catturata e imprigionata dai soldati russi il 16 marzo 2022 e rilasciata il 17 giugno 2022. Il New York Times l'ha definita un simbolo di coraggio e sacrificio.[1]

Julija Pajevs'ka, 2022

Biografia modifica

Primi anni di vita e carriera modifica

Julija è nata a Kiev,[2] ed è stata cresciuta da suo nonno, Kostântin Čubukov, che fu ufficiale dell'intelligence nelle forze aeree sovietiche durante la seconda guerra mondiale, sopravvisse all'assedio di Leningrado e fu insignito, tra le altre decorazioni, dell'Ordine di Lenin e dell'Ordine della Bandiera rossa. Dopo essere andato in pensione negli anni '50, Čubukov si trasferì a Kiev dove costruì la casa in cui sono nati i suoi figli e nipoti.[3] Pajevs'ka ha mostrato interesse per la medicina sin da bambina e ha appreso come realizzare e applicare bende e laccio emostatico sotto la guida della sua infermiera scolastica, che aveva lavorato come medico durante la seconda guerra mondiale.[3]

Ceramista esperta,[4] Pajevs'ka ha lavorato come designer.[2][3][5] Con oltre 20 anni di esperienza come allenatrice di aikido[3][4], è stata presidente della Federazione di Aikido "Mutokukai-Ucraina".[2][5] Il suo lavoro come allenatrice l'ha portata a studiare medicina, perché, nelle sue parole, sport e infortuni sono inseparabili.[2] Ha lavorato come paramedico per ASAP Rescue.[4][5]

Guerra russo-ucraina e gli "Angeli di Tajra" modifica

Nel 2013 si è unita alle proteste di Euromaidan come paramedico volontario, adottando il nome di battaglia di "Tajra".[2][3][4][6][7][8] Ha iniziato fornendo assistenza medica ai manifestanti feriti sotto il fuoco di via Mychajlo Hruševs'kyj nella sua nativa Kiev e ha deciso di rimanere in prima linea con altri volontari.[2]

Dopo lo scoppio della Guerra del Donbass nel 2014, Pajevs'ka ha prestato servizio come paramedico e insegnante di medicina tattica nei campi di addestramento militare nel Donbass orientale, dove è rimasta fino al 2018,[2][3][4][6][8] lavorando inoltre come collegamento tra civili e militari nelle città in prima linea prive di personale medico.[4] Nel suo primo anno nel Donbass, ha formato un corpo di ambulanze volontarie che ha curato vittime sia civili che militari, che ha ricevuto il soprannome di "Angeli di Tajra".[2][3][4][5][6][7][8][9] Pajevs'ka ha il merito di aver addestrato oltre 100 nuovi paramedici che si sono uniti agli "Angeli di Tajra", salvando centinaia di feriti sia civili che personale militare di tutte le parti in conflitto.[2][3][9]

Durante i suoi quattro anni in Donbass Pajevs'ka ha prestato servizio in prima linea in luoghi quali Ščastja, Popasna, Zolote, Avdiïvka,[10] Svitlodars'k e Shyrokyne,[11] curando civili, soldati ucraini e militanti separatisti.[3]

Nel 2017 è apparsa in Invisible Battalion, un documentario su sei donne che combattono nella guerra russo-ucraina nel Donbas.[5]

Nel 2018 è entrata a far parte dell'esercito ucraino.[2][4][6] La sua unità è stata schierata a Mariupol[3][4] dove Pajevs'ka comandava il 61º ospedale mobile.[2] Pajevs'ka è stata smobilitata dall'esercito ucraino nel 2020,[4][6] ma lei e i suoi "Angeli" hanno continuato a lavorare a Mariupol come volontari.[12]

Video da Mariupol modifica

Nel 2021 Pajevs'ka ha ricevuto una bodycam per effettuare riprese per una serie di documentari su persone ispiratrici prodotta dal principe Harry, fondatore degli Invictus Games, e l'ha usata per documentare il suo lavoro con i civili e i soldati feriti a Mariupol. Tra il 6 febbraio 2022 e il 10 marzo 2022 ha registrato 256 gigabyte di video su una piccola scheda dati. Il video mostra Tajra e i suoi "Angeli" che forniscono cure mediche ai civili ucraini e ai soldati russi durante l'assedio di Mariupol. Il 15 marzo Pajevs'ka, con l'aiuto di un agente di polizia intermediario, ha consegnato la scheda dati ai giornalisti dell'Associated Press, che l'hanno portata di nascosto, attraverso 15 checkpoint russi, fuori da Mariupol e nel territorio controllato dall'Ucraina.[4][6][7][8]

Cattura e rilascio modifica

Il 16 marzo 2022 Pajevs'ka e il suo autista di ambulanza, Serhiy, sono stati catturati e imprigionati dai soldati russi.[4][6][7][9][12] Secondo sua figlia, Pajevs'ka e il suo autista stavano percorrendo in ambulanza un corridoio umanitario per recarsi a prestare soccorso in seguito all'attacco aereo al teatro di Mariupol e sono stati catturati mentre erano fermi a curare un civile ferito in fuga.[9]

Il 21 marzo successivo una trasmissione di una stazione di notizie russa ha annunciato la cattura di Pajevs'ka e ha trasmesso un video che la mostrava ammanettata, "stordita e smunta", mentre leggeva una dichiarazione scritta che chiedeva la fine dei combattimenti.[4][6] La Russia ha usato Pajevs'ka nei video di propaganda e ha cercato di ritrarla come una nazionalista di estrema destra che lavora per il battaglione Azov, sebbene l'ospedale militare che ha guidato non sia affiliato al battaglione.[4][6][7][12][9]

Le richieste di rilascio da parte del governo ucraino sono state inizialmente rifiutate dalla Russia che ha negato di trattenerla.[4][9] I sostenitori di Pajevs'ka hanno avviato la campagna hashtag "#SaveTaira" per chiederne il rilascio.[6][12]

Il 17 giugno 2022 Pajevs'ka è stata rilasciata dalle forze russe durante uno scambio di prigionieri;[13] la notizia è stata annunciata dal presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy in un discorso video nazionale.[7][8][14][15] Il giorno seguente, in un discorso video, Pajevs'ka ha ringraziato Zelenskyy per aver organizzato il suo rilascio[7][16] e ha affermato che i prigionieri di guerra ucraini sono tenuti in condizioni terribili, che ricordano i campi di concentramento nazisti. Ai prigionieri, cui sono negate cure mediche, qualsiasi informazione sulle loro famiglie e pacchi alimentari, viene fatto credere che l'Ucraina abbia cessato di esistere come stato indipendente.[17]

Infortuni e Invictus Games modifica

Pajevs'ka è stata ferita durante il suo servizio ed è rimasta parzialmente disabile in seguito alla sostituzione di entrambe le anche con protesi in titanio.[2][4]

Si è unita alla squadra ucraina per l'edizione 2022 degli Invictus Games, una competizione atletica per veterani disabili,[4][6] per ispirare i soldati feriti da lei curati, sperando che anche loro si unissero ai Giochi dopo essersi ripresi dalle loro ferite.[2] Era l'unica donna della squadra ucraina,[2][18] e avrebbe dovuto competere nel tiro con l'arco e nel nuoto.[4][6] Tuttavia, a causa della sua cattura, Pajevs'ka non è stata in grado di competere agli Invictus Games, che erano stati rinviati all'aprile 2022 a seguito della pandemia di coronavirus.[18] La figlia diciannovenne di Pajevs'ka, Anna-Sofia Puzanova, ha gareggiato al suo posto e ha vinto una medaglia di bronzo nel tiro con l'arco.[12] Ai Giochi, la figlia di Paievska ha incontrato il principe Harry, il fondatore degli Invictus Games, e sua moglie Meghan Markle, per parlare della prigionia di sua madre.[12]

Premi e riconoscimenti modifica

 
Julija Pajevs'ka (al centro) con la First Lady statunitense Jill Biden e il Segretario di Stato Antony J. Blinken durante la premiazione del International Women of Courage Award 2023

Note modifica

  1. ^ (EN) Valerie Hopkins, Ukrainian Medic’s Months in Russian Cell: Cold, Dirty and Used as a Prop, in The New York Times, 11 luglio 2022, ISSN 0362-4331 (WC · ACNP). URL consultato il 14 luglio 2022 (archiviato il 14 luglio 2022).
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n o (UK) Дарія Маркевич, «Ангели» стріляють з лука: «Тайра» – учасниця Invictus Games 2020, in ArmyINFORM News Agency, 29 novembre 2019. URL consultato il 21 maggio 2022 (archiviato il 18 giugno 2022).
  3. ^ a b c d e f g h i j (UK) Ірина Андрейців, 9 травня – пам’ять про дідуся: як онука ветерана Другої світової стала парамедиком в АТО, in Ukrayinska Pravda, 9 maggio 2018. URL consultato l'8 maggio 2023 (archiviato il 21 maggio 2022).
  4. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r (EN) Vasilisa Stepanenko e Lori Hinnant, Captive medic’s bodycam shows firsthand horror of Mariupol, in Associated Press, 19 maggio 2022. URL consultato l'8 maggio 2023 (archiviato il 20 maggio 2022).
  5. ^ a b c d e f g h i j (UK) Олександр Василенко, Сниться кошмар, як російський офіцер стріляє у лоб, in Gazeta.ua, 31 ottobre 2017. URL consultato il 21 maggio 2022 (archiviato il 21 maggio 2022).
  6. ^ a b c d e f g h i j k l (EN) Taz Ali, Captured Ukrainian medic's bodycam footage shows insider account of Mariupol, in iNews, 19 maggio 2022. URL consultato l'8 maggio 2023 (archiviato il 19 maggio 2022).
  7. ^ a b c d e f g (EN) Pjotr Sauer, Ukraine hails release of medic who filmed horrors of Mariupol siege, in The Guardian, 19 giugno 2022. URL consultato il 20 giugno 2022 (archiviato il 19 giugno 2022).
  8. ^ a b c d e (EN) James Kilner, Ukraine secures release of famous captive medic who filmed horrors of Mariupol's siege, in The Daily Telegraph, 18 giugno 2022, ISSN 0307-1235 (WC · ACNP). URL consultato il 20 giugno 2022 (archiviato il 20 giugno 2022).
  9. ^ a b c d e f g Joe Barnes, Paramedics in Mariupol kidnapped by Russians, in Ottawa Citizen, 30 aprile 2022. URL consultato il 21 maggio 2022 (archiviato il 7 agosto 2022).
  10. ^ (EN) Christopher Miller, 'Our Tanks Are Ready': Ukraine Braces For Escalation In Eastern War, su Radio Free Europe/Radio Liberty, 3 febbraio 2017. URL consultato il 21 maggio 2022 (archiviato il 21 maggio 2022).
  11. ^ (EN) Christina Hebel e Walter Mayr, Ukraine: Tensions Rise in Crimea and Donbass as Russia Deploys Troops, in Der Spiegel, 22 aprile 2021, ISSN 2195-1349 (WC · ACNP). URL consultato il 10 maggio 2023 (archiviato il 21 maggio 2022).
  12. ^ a b c d e f (EN) Jack Hardy e Joe Shute, ‘I hope people stop believing Russia’s lies’: What Ukraine’s Invictus Games team wants you to know, in The Daily Telegraph, 22 aprile 2022, ISSN 0307-1235 (WC · ACNP). URL consultato il 21 maggio 2022 (archiviato il 21 maggio 2022).
  13. ^ Paramedico Mariupol, 'torturata per tre mesi dai russi', in ANSA, 7 luglio 2022. URL consultato l'8 maggio 2023.
  14. ^ (EN) Vasilisa Stepanenko e Lori Hinnant, Russia frees captive medic who filmed Mariupol's horror, in Associated Press, 17 giugno 2022. URL consultato il 17 giugno 2022 (archiviato il 17 giugno 2022).
  15. ^   We managed to liberate Ukrainian paramedic Yulia “Tayra” Payevska from captivity – address by the President of Ukraine, President of Ukraine, 17 giugno 2022. URL consultato il 12 maggio 2023 (archiviato il 17 giugno 2022).
  16. ^   (EN) Ukraine war: Yuliia Paievska, who filmed Mariupol horror, released from Russian captivity, in Sky News, 19 giugno 2022. URL consultato il 20 giugno 2022 (archiviato il 19 giugno 2022).
  17. ^ (RU) Юлия Паевская (Тайра): "Условия содержания напоминали концлагерь", Radio Free Europe/Radio Liberty, 20 giugno 2022. URL consultato il 12 maggio 2023 (archiviato il 21 giugno 2022).
  18. ^ a b (EN) Prince Harry hails Ukraine team's 'bravery' at Invictus Games opening, in Agence France-Presse, 16 aprile 2022. URL consultato il 21 maggio 2022 (archiviato il 21 maggio 2022). Ospitato su France 24.
  19. ^ (EN) BBC 100 Women 2022: Who is on the list this year?, su BBC News. URL consultato il 10 dicembre 2022 (archiviato il 28 gennaio 2023).
  20. ^ Premio Sacharov 2022: il Parlamento premia il coraggioso popolo ucraino, su Parlamento europeo, 14 dicembre 2022. URL consultato il 13 maggio 2023.
  21. ^ (EN) 2023 International Women of Courage (IWOC) Award Receipts Announced, su state.gov, 6 marzo 2023. URL consultato il 7 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2023).

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