Kajetan Mérey

diplomatico austro-ungarico

Kajetan Mérey von Kapos-Mére (Vienna, 16 gennaio 1861Vienna, 2 febbraio 1931) è stato un diplomatico austro-ungarico, e ambasciatore a Roma allo scoppio della prima guerra mondiale.

Kajetan Mérey

Capo della seconda sezione del ministero degli Esteri imperiale
Durata mandato29 Novembre 1901 –
11 Marzo 1904
MonarcaFrancesco Giuseppe I
PredecessoreHeinrich Graf von Lützow zu Drey-Lützow und Seedorf
SuccessoreBaron Ladislaus Müller von Szentgyörgy

Capo della prima sezione del ministero degli Esteri imperiale
Durata mandato11 Febbraio 1904 –
26 Febbraio 1907
PredecessoreHeinrich Graf von Lützow zu Drey-Lützow und Seedorf
SuccessoreGuido Freiherr von Call zu Rosenburg und Kulmbach

Ambasciatore dell'Impero austro-ungarico in Italia
Durata mandato4 Marzo 1910 –
23 Maggio 1915
PredecessoreHeinrich Graf von Lützow zu Drey-Lützow und Seedorf
SuccessoreNessuno

Biografia modifica

 
Convegno di San Rossore (Pisa) del 22 ottobre 1912 per il rinnovo della Triplice alleanza. Da sinistra: l'ambasciatore italiano in Austria-Ungheria Giuseppe Avarna, l'ambasciatore austriaco in Italia Kajetan Mérey, il conte Alexander Hoyos, il principe Pietro Lanza di Scalea, la contessa Berchtold, il ministro degli Esteri italiano marchese Antonino di San Giuliano, il marchese Giovanni Visconti Venosta, il ministro degli Esteri austriaco conte Leopold Berchtold e il commendatore Giacomo De Martino.

Nacque a Vienna il 16 gennaio 1861 in una famiglia appartenente alla piccola nobiltà ungherese, figlio di un bancario, Alexander von Mérey Kapos-Mére (1834-1927)[1]. Educato presso l'Accademia Militare Teresiana, fu nominato tenente nel 1883 ma, dopo aver superato l'esame di ammissione nel corpo diplomatico nel 1885 iniziò la carriera in diplomazia come addetto a Belgrado e poi, l'anno successivo, a Bucarest. Nel 1891, fu inviato presso l'ambasciata austriaca a Parigi e poi a Costantinopoli (oggi Istanbul) nel 1893[2].

Nel 1895, von Mérey fu scelto dal conte Goluchowski come vice capo di gabinetto, ma fu promosso già nello stesso anno a capo di gabinetto. Nel 1899, fu membro della delegazione austro-ungarica nella Prima Convenzione dell'Aja e nella Seconda[2].

Il 4 marzo 1910, von Mérey fu scelto dal conte Lexa von Aehrenthal per succedere al conte von Lützow come ambasciatore in Italia. Mérey, definito dai suoi contemporanei "pedante, burocrate privo di tatto, e dal cattivo carattere"[3], non riuscì quindi ad attirarsi le simpatie degli Italiani, anche se lavorò a lungo per cementare i rapporti tra la sua patria e il Paese ospite. Durante le guerre balcaniche tentò inutilmente di allertare Vienna sul deterioramento dei rapporti tra Italia e Austria-Ungheria e su un imminente conflitto europeo[2].

Dopo l'attentato di Sarajevo, fu prostrato da una grave febbre nervosa. Di conseguenza fu inviato a Roma il conte von Macchio che lo sostituì nelle sue funzioni, ma che ufficialmente non prese mai il suo posto. Partecipò anche al Trattato di Brest-Litovsk[4] e si ritirò in pensione il 2 novembre 1918, qualche giorno prima della fine della guerra. Non prese più parte alla vita politica e diplomatica del suo paese. Morì a Vienna il 2 febbraio 1931.

Onorificenze modifica

Onorificenze austriache modifica

Note modifica

  1. ^ 'Mérey von Kapos-Mére Kajetan', Österreichisches Biographisches Lexikon 1815-1950, vol. 6, Vienna, Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, 1957, p. 228.
  2. ^ a b c 'Mérey von Kapos-Mére Kajetan', op. cit.
  3. ^ William D. Godsey, Aristocratic Redoubt: The Austro-Hungarian Foreign Office on the Eve of the First World War, West Lafayette, Purdue University Press, 1999, p. 194
  4. ^ 'Kajetan Mérey von Kapos-Mére', Solving Problems Through Force

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN232253725 · ISNI (EN0000 0003 6761 1888 · GND (DE1019409010
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