Keiko Takemiya

fumettista giapponese

Keiko Takemiya (竹宮 惠子, Takemiya Keiko) (Tokushima, 13 febbraio 1950) è una fumettista giapponese.

Oltre alla carriera da disegnatrice, è docente emerita ed ex rettrice della Kyoto Seika University, presso la quale ha insegnato dal 2000.[1][2][3]

Fa parte della direzione della Japan Cartoonist Association[4] e dirige la Japan Society for Studies in Cartoons and Comics.[5]

Carriera modifica

Keiko Takemiya fa parte del cosiddetto Gruppo Anno 24, termine con cui si indica un gruppo di autrici che nei primi anni settanta hanno rivoluzionato tematiche e stilemi del fumetto per ragazze.

Takemiya in particolare è tra le pioniere dei manga con soggetto l'amore omosessuale maschile. Il suo racconto breve In the Sunroom, pubblicato su Bessatsu Shōjo Comic nel dicembre 1970, contiene il primo bacio omosessuale pubblicato in Giappone. Al tempo non esisteva ancora un'etichetta per il genere, che attualmente viene chiamato BL (Boys' Love).[6] È conosciuta come una delle prime autrici a creare manga di successo sia per ragazzi che per ragazze.[7] Fra i suoi lavori più noti si possono citare i manga Terra e... e Il poema del vento e degli alberi, pubblicati a cavallo fra gli anni settanta e gli ottanta.

Molte delle sue serie sono state successivamente adattate in anime, inclusi Terra e... nel 1980 e nel 2007, Natsu e no Tobira nel 1981 e Il poema del vento e degli alberi nel 1987. Nel 1983 ha lavorato come disegnatrice per il film cinematografico Crusher Joe prodotto dalla Sunrise, insieme ad altri mangaka come Yumiko Igarashi, Fujihiko Hosono, Rumiko Takahashi, Hideo Azuma, Hisaichi Ishii, Katsuhiro Ōtomo, Miki Tori, Shinji Wada e Akira Toriyama.[8]

Tra i riconoscimenti ottenuti, vanno nominati il prestigioso Seiun Award nel 1978 per Terra e....[9], e lo Shogakukan Manga Award nel 1979 sia nella categoria shōjo che nella categoria shōnen, per Kaze to Ki no Uta e Terra e...[10]. Nel 2012 ha ricevuto il Minister of Education, Science and Technology Award della Japan Cartoonist Association. Nel 2014 le è stata conferita la Medaglia d'onore, medaglia con nastro viola, dal governo giapponese.[11]

Tra il 2009 e il 2014, è stata membro della commissione selettiva per il Premio culturale Osamu Tezuka.[12] Nel 2014 è stata nominata rettrice della Kyoto Seika University ed è rimasta in carica fino al 2017. Nel 2020 è andata in pensione ed è stata nominata docente emerita.

Note modifica

  1. ^ Cool Japan: A Faculty of Manga, NHK World, BS1, NHK BS-Hi Vision, 4 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2008).
  2. ^ Takemiya the teacher Archiviato il 26 gennaio 2009 in Internet Archive.
  3. ^ A Lifetime of Shojo Manga, su shojobeat.com. URL consultato il 13 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2006).
  4. ^ 組織・役員 | 漫画家協会WEB, su nihonmangakakyokai.or.jp. URL consultato il 26 luglio 2023.
  5. ^ 組織 - 日本マンガ学会, su www.jsscc.net. URL consultato il 26 luglio 2023.
  6. ^ Dirk Deppey, Mar. 27, 2007: The first draft of history (some revisions may be necessary), in Journalista, The Comics Journal, 27 marzo 2007. URL consultato l'11 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2012).
  7. ^ 365 Days of Manga, Day 2: Andromeda Stories « Suvudu - Science Fiction and Fantasy Books, Movies, Comics, and Games, su suvudu.com. URL consultato il 13 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2016).
  8. ^ Crusher Joe - Anime Liner Notes - AnimEigo (Japanese Animation), su animeigo.com, AnimEigo. URL consultato il 28 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2009).
  9. ^ (JA) 日本SFファングループ連合会議:星雲賞リスト, su sf-fan.gr.jp. URL consultato il 31 dicembre 2008.
  10. ^ (JA) 小学館漫画賞:歴代受賞者, su comics.shogakukan.co.jp, Shogakukan. URL consultato il 19 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2010).
  11. ^ (JA) Natasha Inc, 竹宮惠子に紫綬褒章「思ってもいなかった」, su コミックナタリー. URL consultato il 26 luglio 2023.
  12. ^ 13th Tezuka Osamu Cultural Prize Nominees Announced, su animenewsnetwork.com, Anime News Network, 5 marzo 2009. URL consultato il 29 marzo 2009.

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN76233656 · ISNI (EN0000 0000 5939 9117 · Europeana agent/base/734 · LCCN (ENnr98043315 · GND (DE1089690843 · BNE (ESXX1602479 (data) · J9U (ENHE987007316963605171 · NDL (ENJA00079859 · CONOR.SI (SL198537059 · WorldCat Identities (ENlccn-nr98043315