Il khanato di Urmia (in azero Urmiya xanlığı) è stato un khanato del Caucaso o esistente dal 1747 al 1865, e fondata da Fath-Ali Khan Afshar. Si trovava nell'Azerbaigian storico.

Khanato di Urmia
Dati amministrativi
Lingue ufficialipersiano
Lingue parlateazero
CapitaleUrmia (1747-?)
Tabriz(?-1865)
Politica
Forma di Statokhanato
Nascita1747
Fine1865
Territorio e popolazione
Khanato di Urmia nella sua massima espansione

Storia modifica

Regno di Fath-Ali modifica

Fath-Ali Khan Afshar è stato il primo khan del khanato di Urmia, al potere dal 1747 al 1748 e nuovamente dal 1757 al 1762.[1]

Poco dopo essere salito al potere, conquistò Tabriz e trasferì la capitale da Urmia a Tabriz. In seguito conquistò molti altri khanati, tra i quali il Khanato di Khoy, il Khanato del Karadagh, il khanato di Maragheh e il khanato di Sarab. Nel 1759, marciò sul Khanato del Karabakh, assediandolo per 6 mesi e alla fine Panah Ali Khan, khan del Karabakh Khanate, accettò di sottoporsi alla dipendenza di Fath-Ali. Il figlio di Panah Ali Khan, Ibrahim Khalil Khan, venne preso in ostaggio dopo l'assedio.[2][3]

Nel 1761 le forze unite di Karim Khan Zand e Panah Ali Khan marciarono sul khanato, costringendo Fath-Ali a ritirarsi nella città di Urmia. Nel maggio 1762, Karim Khan Zand attaccò nuovamente catturando la città di Maragha e successivamente con un assedio la città di Urmia per 9 mesi, il che portò alla sua conquista.[4] Fath-Ali fu impiccato a Shiraz nel 1763.

Elenco dei khan modifica

  • Fath-Ali Khan Afshar - 1747-1748
  • Mehdi Khan Afshar - 1748-1749
  • Azad Khan afghano - 1749-1757
  • Fath-Ali Khan Afshar - 1757-1762 (seconda volta)
  • Rustam Khan Afshar - 1762-1763
  • Baghir Bek Afshar - 1763
  • Rzagulu Khan Afshar - 1763-1772
  • Imamgulu Khan Afshar - 1772-1783
  • Mahammadqulu Khan Afshar - 1784-1795
  • Qasim Khan Afshar - 1795-1796
  • Mustafaqulu Khan Afshar - 1796-1797
  • Mammadqulu Khan Afshar - 1797 (seconda volta)
  • Husenyqulu Khan Afshar - 1797-1821
  • Najafqulu Khan Afshar - 1821-1865[1]

Note modifica

  1. ^ a b URMİYA XANLIĞI (PDF), Süleyman Məmmədov, p. 44. URL consultato il 14 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2020).
  2. ^ Karim Khan Zand: A History of Iran, 1747-1779, John R. Perry, 14 maggio 2015, p. 86, ISBN 9780226661025.
  3. ^ URMİYA XANLIĞI (PDF), Süleyman Məmmədov, p. 72. URL consultato il 14 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2020).
  4. ^ Karim Khan Zand: A History of Iran, 1747-1779, John R. Perry, 14 maggio 2015, p. 89, ISBN 9780226661025.

Voci correlate modifica

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