L'allegra prigione

film del 1917 diretto da Ernst Lubitsch

L'allegra prigione (Das fidele Gefängnis) è un film muto del 1917 scritto e diretto da Ernst Lubitsch.

L'allegra prigione
Titolo originaleDas fidele Gefängnis
Lingua originaletedesco
Paese di produzioneGermania
Anno1917
Durata56 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,33:1
film muto
Generecommedia
RegiaErnst Lubitsch
Soggettoda Die Fledermaus, libretto di Carl Haffner e Richard Genée
SceneggiaturaErnst Lubitsch, Hanns Kräly
ProduttorePaul Davidson[1]
Casa di produzioneProjektions-AG Union (PAGU)
FotografiaTheodor Sparkuhl
Interpreti e personaggi

Con alcune varianti, la sceneggiatura di Ernst Lubitsch e Hanns Kräly ripropone a grandi linee l'operetta Die Fledermaus.

Trama modifica

Dopo una notte di bagordi, tornato a casa, Alex von Reitzenstein si accascia ubriaco alla sua scrivania. Così lo trova la moglie Alice che, dal postino, viene a sapere che Alex dovrà scontare una notte di prigione per schiamazzi notturni. Dalla posta, Alice riceve anche l'invito al gran ballo in maschera che si deve tenere quella sera al palazzo del principe Zsbrschowsky. Arrabbiata con il marito, Alice esce di casa per andarsi a comperare un cappello nuovo. Dalla modista, fa la conoscenza di Egon Storch, che poi la segue a casa sua dove viene invitato a prendere il tè.

Quabbe, il direttore della prigione, si reca a casa Reitzenstein ma, non conoscendo il padrone di casa, scambia l'ospite per Alex e lo arresta al posto del vero Reitzenstein. Questi, invece, ubriaco, si reca al ballo dove viene seguito dalla moglie. Quando Alice inizia a flirtare con lui, Alex nemmeno la riconosce. Un'altra che partecipa alla festa mascherata, è Mitzi, la cameriera dei Reitzenstein.

Produzione modifica

Il film fu prodotto dalla Projektions-AG Union (PAGU).

Distribuzione modifica

In Germania, il film venne presentato in prima a Berlino il 30 novembre 1917. Il 7 novembre 1919, ne uscì una riedizione dal titolo Ein fideles Gefängnis.

Nel 2010, la pellicola è stata proiettata al Festival di Locarno, nell'ambito di una retrospettiva dedicata a Lubitsch[2].

Note modifica

  1. ^ Film Portal, su filmportal.de. URL consultato il 14 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2018).
  2. ^ wuz.it

Collegamenti esterni modifica

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