L'amore è il mio orizzonte/Sabato

L'amore è il mio orizzonte/Sabato, è un singolo di Mia Martini, pubblicato dalla Dischi Ricordi nel 1976.

L'amore è il mio orizzonte
singolo discografico
ArtistaMia Martini
PubblicazioneMarzo 1976
Durata4:09
GenerePop
EtichettaDischi Ricordi
Mia Martini - cronologia
Singolo precedente
(1975)

L'amore è il mio orizzonte modifica

Nel 1976, la cantante sembra nuovamente convinta a partecipare al Festival di Sanremo[1] col brano, inciso l'anno precedente, dal titolo L'amore è il mio orizzonte, salvo poi - ancora una volta - ripensarci in extremis. Nel mese di marzo, il brano viene ugualmente pubblicato su 45 giri, senza però beneficiare di una vera promozione: è l'ultima emissione ufficiale della Martini su etichetta Ricordi, quasi in contemporanea con la raccolta Mia. Subito dopo, la RCA, storica etichetta romana che l'aveva lanciata cinque anni prima, le propone un'ottima offerta contrattuale che prevede, fra l'altro, anche l'assoluta libertà di scelta in fatto di repertorio: Mia Martini, che già da tempo meditava un cambio di etichetta, decide pertanto di rescindere anticipatamente il contratto con la Ricordi, dove le tensioni erano ormai divenute insanabili. La cantante viene però citata in tribunale dalla Ricordi per inadempienza contrattuale; la casa discografica milanese chiede e ottiene non solo il ritiro dal commercio del suo nuovo LP, ma anche e soprattutto il sequestro di tutti i beni e i guadagni dell'artista, nonché il pagamento di un'altissima penale di quasi 90 milioni di lire[2]. È l'unico singolo della Ricordi a non entrare mai in Hit Parade e non avere un disco d'oro.

Sabato modifica

Inserita nell'album Un altro giorno con me, Sabato è la cover della canzone Dancing in a Saturday night

Tracce modifica

  1. L'amore è il mio orizzonte (Nanni Carucci/Daiano) - 4.09
  2. Sabato (B. Blue/Luigi Albertelli/Maurizio Seymandi) - 3.50 Dancing in a Saturday night

Note modifica

  1. ^ Il mio canto universale
  2. ^ Renzo Allegri, "Mia Martini vuota il sacco", Gente n. 34, 1979

Collegamenti esterni modifica

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