L'ultimo guappo

film del 1978 diretto da Alfonso Brescia

L'ultimo guappo è un film italiano del 1978 diretto da Alfonso Brescia.

L'ultimo guappo
Mario Merola in una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1978
Durata95 min
Generepoliziesco, drammatico
RegiaAlfonso Brescia
SoggettoCiro Ippolito
SceneggiaturaCiro Ippolito e Piero Regnoli
ProduttoreRiccardo Billi[1] e Gioele Centanni
Casa di produzioneThe Hundred Years Corporation
Distribuzione in italianoIndipendenti Regionali
FotografiaSilvio Fraschetti
MontaggioCarlo Broglio
MusicheGiacomo Dell'Orso, Gianni Dell'Orso
ScenografiaFrancesco Calabrese
CostumiValeria Valenza
TruccoRaoul Ranieri
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Trama modifica

Francesco Aliprandi, un noto capo guappo, si scontra con il rivale Pasquale Roncilio che è tornato a Napoli dopo un periodo d'assenza accampando diritti per una spartizione di interesse, ma Francesco lo insulta e reagisce con una secchiata d'acqua. Allora Roncilio decide di sfidarlo a duello la sera stessa, ma Francesco non si presenta per un voto fatto alla Madonna a seguito di un incidente stradale che ha coinvolto suo figlio Roberto, lasciando libero l'avversario nella trattoria mentre sta cenando, e Roncilio lo "ringrazia" gettandogli un bicchiere di vino in faccia. Alcuni anni dopo Francesco festeggia il diploma di ragioneria che suo figlio Roberto ha ottenuto studiando duramente. Però il ragazzo, innamorato di Ninfarosa, l'attrice che lavora nella compagnia di Giovanni, il fratello di Francesco, all'insaputa del padre, si fa assumere come contabile proprio da Roncilio che gli offre un ottimo stipendio, pur sapendo di avere in mano la contabilità di affari illeciti. Quando Roberto scopre che Ninfarosa è l'amante del suo datore di lavoro, si reca da quest'ultimo minacciandolo di raccontare tutto alla polizia. Roncilio incarica il suo scagnozzo Salvatore di tendere una trappola a Roberto, conducendolo in alto mare con il motoscafo per farlo fuori. Francesco, avvertito da Ninfarosa del pericolo che sta correndo Roberto, accorre per salvarlo ma è troppo tardi, infatti Salvatore lo ha accoltellato mortalmente, facendolo morire sotto gli occhi del padre. Francesco, per vendicarsi si reca in un locale dove Roncilio e la sua compagnia stanno festeggiando portando con sé il cadavere del figlio, e spara uccidendo Roncilio e il suo scagnozzo. Ferito e braccato dalla polizia, il suo assistente Nicolino lo fa fuggire a bordo di una nave islandese che lo porterà in Islanda.

Produzione modifica

Questo è il secondo dei cinque film in cui Mario Merola è doppiato, sempre da Giuseppe Rinaldi.

Colonna sonora modifica

Nella colonna sonora compare la canzone Vuto 'e guappo.

Distribuzione modifica

Accoglienza modifica

Note modifica

  1. ^ Il produttore del film è Riccardo Billi, che non era però l'attore che lavorava in coppia con Mario Riva. Billi il produttore è il marito di Malisa Longo. Cfr. Geppo, Intervista a Marina Marfoglia, su Il Davinotti, 26 maggio 2010.

Collegamenti esterni modifica

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