L'uomo di Alcatraz

film del 1962 diretto da John Frankenheimer

L'uomo di Alcatraz (Birdman of Alcatraz) è un film del 1962 diretto da John Frankenheimer.

L'uomo di Alcatraz
Burt Lancaster in una scena del film
Titolo originaleBirdman of Alcatraz
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1962
Durata147 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,85:1
Generebiografico
RegiaJohn Frankenheimer
SoggettoThomas E. Gaddis (romanzo)
SceneggiaturaGuy Trosper
ProduttoreGuy Trosper, Stuart Millar
Produttore esecutivoHarold Hetch (non accreditato)
Casa di produzioneUnited Artists
Distribuzione in italianoUnited Artists (1963)
FotografiaBurnett Guffey
MontaggioEdward Mann
MusicheElmer Bernstein
ScenografiaFerdie Carrere
TruccoRobert J. Schiffer
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

La pellicola è tratta dal romanzo biografico Birdman of Alcatraz del giornalista Thomas E. Gaddis del 1955, che a sua volta racconta la storia del carcerato e studioso statunitense Robert Stroud.

Robert Stroud viene condannato a nove anni di prigione per aver ucciso in Alaska un uomo che aveva picchiato una prostituta. Dopo aver assassinato anche Kramer, una guardia carceraria che si era mostrata severa verso di lui, Stroud viene condannato all'impiccagione, ma sua madre ottiene la grazia dal Presidente degli Stati Uniti, e la pena viene commutata in ergastolo, inasprito dal continuo isolamento.

Il condannato comincia per caso ad allevare in cella un passero e il suo interesse per l'ornitologia cresce fino a diventare una dedizione assoluta. Inizia delle ricerche, anche di carattere scientifico, che andranno avanti fino a trasformarlo in un vero esperto nella materia e a fargli scrivere dei libri di successo. Unico suo contatto con il mondo esterno sono le visite della madre.

Questa situazione desta l'interesse di una vedova che lo incontra in carcere e gli propone di mettersi in affari con lei nel commercio di prodotti e farmaci per volatili. Successivamente la donna, per aiutarlo pubblicamente nella sua battaglia contro il potere carcerario, ottiene di poterlo sposare. La "relazione" termina quando Stroud è trasferito ad Alcatraz dove ritrova l'antico modo di concepire la detenzione (isolamento e inibizione di ogni interesse).

L'ergastolano concepisce allora una nuova sfida personale, trasformandosi in un uomo di profonda cultura. Inizia quindi a scrivere un trattato sulle condizioni di detenzione e sul sistema in uso nei penitenziari, un atto di accusa verso il pensiero dominante secondo cui la repressione di ogni individualità sarebbe l'unico mezzo di espiazione della pena per chi è stato espulso dalla società.

Un giornalista, accortosi della cultura e delle profondità del pensiero del galeotto, porta il suo caso all'attenzione dei media, finendo per scrivere un libro su di lui.

La realtà

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Il film è basato sulla storia vera di Robert Stroud, arrestato per omicidio nel 1909. In carcere, a causa di un'aggressione a un compagno di detenzione, gli fu preclusa la possibilità del rilascio in libertà provvisoria e quando, successivamente, gli fu negato anche il permesso di ricevere in visita la madre, perse la testa e uccise un secondino. Fu condannato a morte ma, grazie all'interessamento della stessa madre, ottenne la commutazione della pena in ergastolo, con l'inasprimento dell'isolamento perpetuo.

Il film, recitato da Lancaster in maniera sobria e asciutta, racconta un'epopea emozionale in cui si tratteggia la psicologia di un detenuto non comune: Stroud possiede una psiche di livello superiore che in un primo tempo si veicola verso lo studio dell'ornitologia e successivamente nella ricerca di cultura in senso più ampio.

Il film è un atto accusatorio che mette in evidenza l'ottusità e la stoltezza sia delle autorità di alcuni penitenziari, sia dell'intero sistema carcerario, in cui da sempre prevale il pensiero che la giusta via per redimere il colpevole risieda nella privazione di ogni attività e nell'appiattimento della personalità del carcerato.

All'uscita nelle sale della pellicola, le autorità carcerarie, che già più di una volta avevano cercato di impedire che venisse prodotto un film sul caso Stroud, si limitarono a commentare che il personaggio mite e determinato del film, era molto diverso dal vero ergastolano, un assassino pericoloso e volubile. Burt Lancaster, però, da sempre interessato all'impegno sociale, partecipò in prima persona alla produzione del film, investendo il proprio denaro nell'acquisto dei diritti del libro (così come aveva fatto per il precedente Il figlio di Giuda) e nel battersi contro le lobby di potere che non volevano la realizzazione di un film con caratteristiche accusatrici e moralistiche.

Il libro di Thomas Gaddis, da cui è tratto il film, si basa principalmente sulle testimonianze di personaggi terzi. Gaddis infatti riuscì a incontrare il vero Robert Stroud un'unica volta nel 1959.

Riconoscimenti

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Il film è stato presentato in concorso alla 27ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, dove il protagonista Burt Lancaster ha vinto la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile.

Il film ha ottenuto quattro nomination ai Premi Oscar 1963 e due nomination ai Golden Globe 1963.

Nel 1962 il National Board of Review of Motion Pictures l'ha inserito nella lista dei migliori dieci film dell'anno.

Altri progetti

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