L'uragano (dramma)

opera teatrale di Aleksandr Nikolaevič Ostrovskij

L'uragano (in russo Гроза?, Groza) è un'opera teatrale di Aleksandr Nikolaevič Ostrovskij, rappresentata nel 1859, e considerata unanimemente il suo capolavoro.

L'uragano
Dramma in cinque atti
Pelageja Strepetova nel ruolo di Katerina
AutoreAleksandr Nikolaevič Ostrovskij
Titolo originaleGroza (Гроза)
Lingua originaleRusso
Ambientazionea Kalìnov, sul Volga, in estate
Composto nel1859
Pubblicato nel1860
Prima assoluta16 ottobre 1859
Malij Teatr, Mosca
Prima rappresentazione italiana31 gennaio 1929
Teatro Valle, Roma
Personaggi
  • Saviòl Prokòofievič Dikòi, mercante
  • Borìs Grigòrievič, suo nipote
  • Marfa Ignàtievna Kabànova (Kabanìscia), ricca vedova
  • Tichon Ivànovich Kabànov, suo figlio
  • Katerina Petrovna, moglie di Tichon
  • Varvàra, sorella di Tichon.
  • Kulìghin, orologiaio autodidatta
  • Vania Kudriàs', giovane commesso di Dikòi
  • Sciàpkin, piccolo borghese
  • Feklùscia, pellegrina
  • Glascia, serva in casa Kabànov
  • Una signora seguita da due camerieri
  • Abitanti della città, d'ambo i sessi.
AutografoBiblioteca di Stato russa
Trasposizioni operisticheKáťa Kabanová di Leoš Janáček (1921)
Riduzioni cinematograficheGroza, regia di Vladimir Petrov (1934)
 

Trama modifica

Come nella maggior parte delle commedie di Ostrovskij, la protagonista è la classe mercantile russa, di cui si denunciano l'arretratezza, il bigottismo, il conservatorismo e l'ipocrisia di fondo.

Ne L'uragano la classe mercantile è rappresentata da due personaggi principali: il primo, Dikòi, è un burbero irascibile e ubriacone che insulta violentemente chiunque osi chiedergli del denaro, compreso quello che egli legittimamente deve ai suoi contadini e ai suoi dipendenti; la seconda è la Kabànova, vedova di un ricco mercante che sfoga sui suoi familiari (soprattutto sul figlio inetto Tichon Kabànov e sulla nuora Katerina) il suo atteggiamento bigotto e ipocrita, improntato a una serie di massime spicciole all'insegna del rispetto che i giovani devono ai vecchi, e alla funzione di potere che deve spettare in famiglia all'uomo, mentre la donna deve sempre essere sottomessa al marito.

Altri personaggi sono Varvàra, la figlia ribelle della Kabànova, che finirà per fuggire di casa, dopo essere stata reclusa dalla madre tirannica, insieme al suo amante Kudrìas; Kulìghin, forse l'unico personaggio veramente positivo dell'opera, un borghese autodidatta che sogna di scoprire il meccanismo del moto perpetuo e di vincere un premio un denaro da destinare al bene dell'umanità; e infine Boris, il nipote moscovita di Dikòi, che finirà per innamorarsi di Katerina, scatenando la tragedia finale.

L'uragano del titolo è inteso sia in senso proprio - un temporale che minaccia all'orizzonte e sta per imperversare sulla cittadina -, sia in senso metaforico, come la tempesta che si abbatterà sulla famiglia della Kabànova, spazzando via il suo buon nome e il ruolo che si era ritagliato nella società borghese e perbenista della cittadina.

Su tutti domina però la figura di Katerina, sposa infelice di un uomo succube di sua madre, dipinta come una figura combattuta fra sensualità - nei confronti del corteggiatore Boris - e inquieta religiosità, che le scateneranno un conflitto interiore fra passione e sentimento del peccato, fino al gesto estremo del finale che vede il suo suicidio gettandosi nel Volga.

Rappresentazioni modifica

La prima assoluta fu il 16 novembre 1859 al Malij Teatr di Mosca sotto la supervisione personale dello stesso Ostrovskij.

La prima italiana ha debuttò il 31 gennaio 1929 al Teatro Valle di Roma, con la Compagnia Tatiana Pavlova, regia di Pietro Sharoff, scene e costumi di Leonid Brailovskij; interpreti: Tatiana Pavlova (Caterina), la sig.ra Giachetti, Fosco Giachetti, Gina Sammarco, Marcello Giorda, Renato Cialente, Armando Alzelmo, Mario Mina, Maria Raspini, Oreste Fares, la sig.na Galli, Ernesto Sabbatini, Emilio Petacci, Raniero De Cenzo[1][2].

Adattamenti modifica

Il Secondo Programma della Rai ha trasmesso l'8 ottobre 1971 Uragano, traduzione di Laura Simoni Malavasi, adattamento in due tempi di Vittorio Fiorito e Giacomo Colli, regia di Giacomo Colli, scene di Davide Negro, costumi di Giancarlo Bartolini Salimbeni. Interpreti: Anna Maria Guarnieri (Katerina), Giulio Brogi, Anna Caravaggi, Nino Pavese, Gina Sammarco, Fernando Cajati, Giacomo Piperno, Roberto Rizzi, Teresa Ricci, Enza Giovine, Angelo Alessio, Adele Ricca, Wilma D'Eusebio[3][4].

Note modifica

  1. ^ Renato Simoni, L'uragano, dramma in 6 quadri di A. Ostrowsky, Corriere della Sera, 23 marzo 1929
  2. ^ Vittorio Tranquilli, L'uragano di Ostrowsky al Verdi, Il Piccolo di Trieste, 4 ottobre 1930
  3. ^ Radiocorriere TV, n. 40, 1971, pp. 76-77
  4. ^ Un amaro conflitto, in Corriere della Sera, 9 ottobre 1971, p. 12.

Bibliografia modifica

A. Ostrovskij, L'uragano, traduzione italiana di L. Simoni Malavasi, Milano, BUR, 1957

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