Léon Jongen (Liegi, 2 marzo 1884Bruxelles, 18 novembre 1969) è stato un compositore, organista e direttore d'orchestra belga.

Léon Jongen, a destra, in compagnia dei pianisti Edouard del Pueyo e Jules Gentil nel 1958.

Biografia modifica

Figlio di Alphonse Jongen, intagliatore,[1] e fratello minore del compositore Joseph Jongen, inizia i suoi studi musicali, che termina nel 1898, a Liegi presso il conservatorio cittadino. Fino al 1904[2] ricopre il ruolo di organista presso la chiesa di Saint-Jacques e successivamente, nel 1913, vince il prestigioso Prix de Rome belga con la cantata Les fiancés de Noël.[3] Durante la prima guerra mondiale è a Parigi, dove ha modo di incontrare compositori dal calibro di Gabriel Fauré, Vincent d'Indy, Claude Debussy e Maurice Ravel.[4] Subito dopo, intraprende un viaggio in diversi continenti, soggiornando in Africa, India, Cina, Giappone e Hanoi. Qui si stabilisce e dal 1927 al 1929 dirige all'Opera di Tonkin.[2] Di ritorno in Belgio nel 1934 diventa maestro di fuga nel Conservatorio Reale di Bruxelles dove, a partire dal 1938, gli verranno affidati sempre più importanti responsabilità fino al 1939 anno in cui assume la carica di direttore del conservatorio, succedendo, così, al fratello.[1] Manterrà quest'incarico fino al 1949.[1] Dal 1960 al 1962 è presidente di giuria dello storico Concorso Regina Elisabetta.[5]

Stile modifica

Compositore prolifico, scrisse principalmente per orchestra e opere; ammiratore della scuola romantica francese, nella sua produzione si possono sentire gli influssi della musica di César Franck.[4] Tra i suoi allievi figurano, invece, compositori come Marcel Quinet.[4]

Opere scelte modifica

  • Étude Symphonique pour Servir de Prélude à l'Oedipe Roi (1908)
  • Roxelane (1920)
  • Suite Provençale (1926)
  • Suite Provençale No. 3 (1926)
  • Campeador (1932)
  • In Memoriam Regis (1934)
  • Malaisie (1935)
  • Venezuela (1936)
  • Fanfare (1939)
  • Improvisation (1943)
  • Six Esquisses (1943)
  • Quatre Miniatures (1949)
  • Musique pour un Ballet (1954)
  • Divertissement en Forme de Variations sur un Thème de Haydn (1955)
  • Concerto per violino (1962)[6]

Note modifica

  1. ^ a b c (EN) John Scott Whiteley, Joseph Jongen and His Organ Music, Pendragon Press, 1997, p. 73, ISBN 978-0-945193-82-1.
  2. ^ a b (EN) Don Michael Randel, The Harvard Concise Dictionary of Music and Musicians, Harvard University Press, 1999, ISBN 978-0-674-00084-1.
  3. ^ (EN) Randel Don, The Harvard Biographical Dictionary of Music, Harvard University Press, 1996, p. 428, ISBN 978-06-743-7299-3. URL consultato il 23 marzo 2020.
  4. ^ a b c (FR) Thierry Bouckaert, Le rêve d'Elisabeth: cinquante ans de Concours Reine Elisabeth, Editions Complexe, 2001, p. 126, ISBN 978-2-87027-860-4.
  5. ^ (EN) 75 years of shared music (PDF), su Queen Elisabeth Competition, 2012. URL consultato il 14 febbraio 2020.
  6. ^ (DE) Klassika: Werkverzeichnis Léon Jongen (1884-1969), su klassika.info. URL consultato il 14 febbraio 2020.

Collegamenti esterni modifica

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