La-La-La-Lies/The Good's Gone

canzone degli The Who
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La-La-La-Lies/The Good's Gone è il nono singolo discografico del gruppo rock britannico The Who, pubblicato nel Regno Unito nel 1966.[1]

La-La-La-Lies
singolo discografico
ArtistaThe Who
Pubblicazione11 novembre 1966
Durata4:57
Album di provenienzaMy Generation
Dischi1
Tracce2
GenereRock
EtichettaBrunswick 05968 Bandiera del Regno Unito
Decca Bandiera degli Stati Uniti
ProduttoreShel Talmy
Registrazionenovembre 1965;
IBC Studios, Londra
Velocità di rotazione45 giri
Formati7 pollici
The Who - cronologia
Singolo precedente
(1966)
Singolo successivo
(1966)

Storia modifica

Nel novembre 1966, la canzone La-La-La-Lies fu pubblicata nel Regno Unito come quarto singolo estratto dall'album My Generation, senza il permesso del gruppo.[2][3] La decisione fu presa del produttore Shel Talmy, che deteneva i diritti del brano, nel mezzo di una disputa legale con la band, così da entrare in concorrenza diretta con i dischi voluti dai membri del gruppo.[4] Il disco raggiunse la Top 20 in Svezia, ma non riuscì a entrare in classifica nel Regno Unito.[3]

Il brano La-La-La-Lies era la quarta traccia del primo album del gruppo e fu composta da Townshend durante l'estate del 1965 e, secondo l'autore, la canzone: «Non era buona come quella fatta prima insieme a Keith [Moon]. Non è quella che preferisco sull'LP. Mi ricorda un po' Sandie Shaw».[5] In occasione dell'incisione del pezzo, Nicky Hopkins si unì alla band suonando il piano.[4]

I Pooh incisero una cover in italiano del brano, intitolata Ora che cosa farai, nel loro album di debutto del 1966 Per quelli come noi, con il testo di Bruno Pallesi[6].

Tracce modifica

Lato A
  1. La-La-La-Lies – 2:12 (Pete Townsend)
Lato B
  1. The Good's Gone – 2:45 (Pete Townsend)

Note modifica

  1. ^ La-La-La-Lies, su The Who. URL consultato il 5 novembre 2023.
  2. ^ Charlesworth, C., The Complete Guide to the Music of the Who, Omnibus Press, 1995, p. 5, ISBN 0-7119-4306-0.
  3. ^ a b Grantley, S. e Parker, A.G., The Who by Numbers, Helter Skelter Publishing, 2010, p. 22, ISBN 978-1-905139-26-2.
  4. ^ a b Segretto, M., The Who FAQ, Backbeat Books, 2014, pp. 77–78, 190, 229, ISBN 978-1-4803-6103-4.
  5. ^ Archived copy, su thewho.net. URL consultato il 22 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2015).
  6. ^ http://discografia.dds.it/scheda_titolo.php?idt=8061

Collegamenti esterni modifica

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