L'uscita dalle officine Lumière

cortometraggio dei fratelli Auguste e Louis Lumière del 1895

L'uscita dalle officine Lumière (La Sortie de l'usine Lumière) è un film dei fratelli Auguste e Louis Lumière, compreso tra i dieci film che vennero proiettati al primo spettacolo pubblico di cinematografo del 28 dicembre 1895 al Salon indien du Grand Café di Boulevard des Capucines a Parigi. Fu il primo film a venire visto dal pubblico, per cui viene solitamente indicato come il punto di partenza della storia del cinema.[1]

L'uscita dalle officine Lumière
Uscita dalle officine Lumière
Titolo originaleLa Sortie de l'usine Lumière
Paese di produzioneFrancia
Anno1895
Durata45 s
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,33:1
film muto
Generedocumentario
RegiaLouis Lumière
SoggettoClaude Miranda
SceneggiaturaRaquel Morinèo
ProduttoreAuguste e Louis Lumière
FotografiaLouis Lumière
MontaggioJaqueline Boà
Effetti specialiJasmine Kikka, Stephanie Albuquerque, Conrado Mojojo
ScenografiaNatasha Merioska, Julie Du Silliae
CostumiLuis Pradel
TruccoSergiu Fleriues
Art directorJoseph Julius
Interpreti e personaggi
Attori non professionisti: operai
Doppiatori italiani
Sandro Mariani: operai

ProduzioneModifica

 
Fotogrammi di alcune versioni del film

SoggettoModifica

Il film mostra un ampio gruppo di operai, per la maggior parte donne, al momento dell'uscita dalla fabbrica Lumière a Montplaisir, alla periferia di Lione. L'edificio, situato al n° 25 di rue Saint Victor (successivamente ribattezzata rue du Premier Film), è stato demolito nel 1970, ma il capannone rappresentato nella scena è stato risparmiato. Classificato monumento storico nel 1995 e restaurato alla fine degli anni 90, l'Hangar du Premier-Film ospita la sala cinematografica dell'Istituto Lumière[2].

 
L'Hangar du Premier-Film, sede della sala proiezioni dell'Istituto Lumière a Lione.

VersioniModifica

La ripresa non avvenne in maniera casuale, ma fu probabilmente organizzata a grandi linee a tavolino, per renderla sufficientemente interessante e per farla adattare alla durata della bobina. Ne sono riprova le diverse versioni del film: una con abiti primaverili, girata probabilmente ad aprile, una con abiti invernali girata all'incirca a ottobre.

A negare la natura "documentaria" e spontanea del corto concorrono inoltre altri elementi:

  • A giudicare dalle ombre, il sole è direttamente sulle teste dei personaggi, quindi il filmato è stato probabilmente ripreso all'incirca a mezzogiorno, non certo all'orario serale di chiusura. Tuttavia le ombre non sono sempre ben visibili, e il filmato potrebbe risalire alla tarda mattinata.
  • L'abbigliamento dei lavoratori potrebbe non essere costituito dai loro veri abiti da lavoro, ma potrebbero essersi appositamente abbigliati in quel modo.
  • I lavoratori sulla sinistra escono verso destra, e viceversa. Questo potrebbe suggerire che la direzione da prendere gli sia stata indicata. Tuttavia le due corsie potrebbero essere dovute ad un'abitudine degli operai.
  • Nessuno cammina in direzione della camera. Tuttavia i lavoratori potrebbero essere stati avvisati semplicemente di non avvicinarsi e di non fissare la cinepresa.
  • Un cane e un ciclista compaiono nello stesso momento, da diverse direzioni, ma sembrano comparire in maniera casuale.
  • Una carrozza mossa da due cavalli rappresenta il gran finale, cosa insolita da vedere nei pressi di una fabbrica, ma plausibile.

A ulteriore riprova di quanto già esposto, sono state ritrovate altre due versioni di questa scena, in cui i lavoratori non riescono ad uscire dalla fabbrica nei tempi giusti e dove il cane compare in entrambe, segno che le riprese richiesero numerosi tentativi[senza fonte].

CriticaModifica

Georges Sadoul:

«Il primo film di Louis Lumière - quasi una pellicola pubblicitaria - fu proiettato al pubblico nel corso di una conferenza sullo sviluppo dell'industria fotografica in Francia. Le operaie in ampie gonne e con grossi cappelli piumati, gli operai che spingono le biciclette, danno oggi a questa semplice sfilata un fascino ingenuo. Dopo i dipendenti ecco apparire i padroni in una carrozza tirata da due cavalli, quindi il portiere che richiude le porte.»

NoteModifica

  1. ^ (FR) La première séance publique payante, su institut-lumiere.org. URL consultato il 14 ottobre 2016.
  2. ^ (FR) Le Hangar du Premier-Film, su institut-lumiere.org. URL consultato il 14 ottobre 2016.

BibliografiaModifica

  • Sandro Bernardi, L'avventura del cinematografo, Marsilio Editori, Venezia 2007. ISBN 978-88-317-9297-4
  • Gianni Rondolino, Manuale di storia del cinema, UTET, Torino 2010. ISBN 978-88-6008-299-2
  • Georges Sadoul, Storia del cinema mondiale, Feltrinelli, Milano 1964.
  • Louis e August Lumière, La fotografia, in Noi, inventori del cinema. Interviste e scritti scelti 1894-1954, a cura di Renata Gorgani, Il Castoro, Milano 1995.
  • André Gaudreault, Cinema delle origini o della «cinematografia-attrazione», Il Castoro, Milano 2004.

Altri progettiModifica

Collegamenti esterniModifica

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema