La danza dei milioni (film 1940)

film del 1940 diretto da Camillo Mastrocinque

La danza dei milioni è un film del 1940 diretto da Camillo Mastrocinque. Durante tutta la fase della lavorazione, negli studi Cinecittà, venne intitolato Il quadrante della fortuna.

La danza dei milioni
Titolo di testa
Titolo originaleLa danza dei milioni
Paese di produzioneItalia
Anno1940
Durata70 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37 : 1
Generecommedia
RegiaCamillo Mastrocinque
SoggettoLadislao Fodor, László Lakatos, Paul Vulpius, Ralph Arthur Roberts
SceneggiaturaLuigi Zampa
ProduttoreAngelo Besozzi Aurora Film
Casa di produzioneFono-Roma
Distribuzione in italianoI.C.I. Industrie Cinematografiche Italiane
FotografiaUgo Lombardi
MontaggioDuilio Lucarelli
MusicheFranco D'Achiardi
ScenografiaEugenio Viti
CostumiMaria de Matteis
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Trama modifica

Un giovane, nonostante il suo titolo di studio, non riesce a trovare lavoro e, dopo vari tentativi, chiede a un suo compagno di scuola, che è segretario del Presidente di una importante banca ungherese, a fargli avere una scrivania nella sua stanza e a farlo passare per un impiegato. L'abilità del giovane, ed anche la sua faccia tosta, fanno sì che in breve sia notato dai funzionari dell'Istituto bancario. Ben presto un affare che ha progettato lui finisce per essere preso in seria considerazione dai dirigenti della banca, dai rappresentanti del ministero e da altre organizzazioni finanziarie. Nasce così dal nulla un grandioso consorzio per il finanziamento di opere pubbliche. L'audacia del giovane ha vinto: viene messo a capo della organizzazione e può sposare la figlia del presidente.

Curiosità modifica

Le due auto del presidente che arrivano fuori dalla banca al minuto 21 del film sono due Fiat 2800 berlina.

Al minuto 33 si può notare uno dei primi "product placement" della Fiat. Nella scena si possono notare una Fiat topolino in alto a destra, due Fiat 1100 in basso a destra e tre Fiat 1500C a sinistra, di cui due esemplari cabriolet Viotti in alto a sinistra. Nella scena successiva si può notare una Fiat 2800 sul manifesto appeso al muro.

Nella scena finale al minuto 74 si notano i frontali di due Fiat 1500 A del 1936.

Il film è ambientato in Ungheria ma le scritte sui palazzi e lungo le strade a volte sono in ungherese e a volte in italiano. Nelle scene delle rotative compaiono titoli italiani sui principali quotidiani ungheresi tra questi "Pesti Hilrap" sul quale compare un piccolo titolo che richiama Hitler.

Note modifica


Bibliografia modifica

  • Roberto Chiti, Enrico Lancia (a cura di), Dizionario del Cinema Italiano - i film vol.I, Gremese, Roma 2005.

Collegamenti esterni modifica

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