La donna mancina

romanzo scritto da Peter Handke

La donna mancina (in tedesco: Die linkshändige Frau) è un romanzo di Peter Handke pubblicato nel 1976. Da questo romanzo nel 1978 lo stesso Peter Handke trasse l'omonimo film interpretato da Edith Clever e Bruno Ganz, presentato in concorso al Festival di Cannes 1978.

La donna mancina
Titolo originaleDie linkshändige Frau
AutorePeter Handke
1ª ed. originale1976
1ª ed. italiana1979
Genereromanzo
Lingua originaletedesco
AmbientazioneGermania
Personaggi
  • Marianne, "la donna mancina"
  • Bruno, marito di Marianne
  • Stefano, figlio di Bruno e Marianne
  • Franziska, amica
  • il padre di Marianne
  • l'editore
  • l'attore
  • la commessa
  • l'autista

Trama modifica

La vicenda si svolge in Germania, in epoca contemporanea. Marianne, una donna di trent'anni, è sposata da dieci anni con Bruno, direttore vendite di una ditta di porcellane. La famiglia è agiata, Marianne non lavora e si dedica al figlio Stefano di otto anni. Il marito, ritornato a casa dopo qualche settimana trascorsa all'estero per motivi di lavoro, le fa una dichiarazione di amore «Lassù ho pensato a te, e a Stefano, e dopo tutti questi anni che siamo insieme avevo per la prima volta la sensazione che davvero ci apparteniamo. Mi veniva di colpo la paura d'impazzire a forza di solitudine, impazzire in un modo orribilmente doloroso, un modo che nessuno ha mai provato. Tante volte ti ho detto che ti amo, ma solo ora mi sento legato a te. Sì, per la vita e per la morte»[1]. La moglie inopinatamente gli risponde di volersi separare[2]. Marianne resta ferma nei suoi propositi e si vota a una «solitudine estrema»: riprende a lavorare come traduttrice, rifiuta legami sentimentali, impegni politici, legami sociali.

Critica modifica

Peter Handke, l'autore del romanzo, era noto fino a metà degli anni settanta soprattutto come drammaturgo e letterato d'avanguardia molto polemico verso gli scrittori tedeschi impegnati della generazione immediatamente precedente[3]. La donna mancina, salutato dalla critica come un ritorno dello scrittore «alle tradizioni», entrò immediatamente in Germania nella lista dei bestseller[4]. Tradotto in lingua italiana nel 1979, ebbe un ottimo successo di pubblico anche in Italia e ricevette ottimi giudizi da importanti studiosi della letteratura tedesca come Claudio Magris e Italo Alighiero Chiusano[5].

Il titolo del romanzo non fa riferimento a una caratteristica fisica della protagonista, ma al titolo in lingua inglese (The left-handed Woman) di una canzone che la protagonista ascoltava ripetutamente. Dal testo della canzone, nel romanzo in lingua tedesca, si arguisce che «mancino» ha il significato di "maldestro" o di "strambo [6].

Edizioni modifica

  • Peter Handke, Die linkshändige Frau, Frankfurt am Main: Suhrkamp Verlag, 1976
  • Peter Handke, La donna mancina; traduzione dal tedesco di Anna Maria Carpi, Milano, Garzanti Libri, 1979

Note modifica

  1. ^ Peter Handke, La donna mancina; trad. di Anna Maria Carpi, Milano: Garzanti Libri, Coll. "Gli elefanti", 1986, p. 16, ISBN 88-11-66838-7
  2. ^ «Ho avuto all'improvviso l'illuminazione [...] che tu te ne vada via da me, che tu mi lasci sola» (Peter Handke, La donna mancina, Op. cit., trad. Anna Maria Carpi, 1986, p. 21)
  3. ^ Claudio Pozzoli, «I turbamenti del giovane Handke», Corriere della Sera del 6 dicembre 1992
  4. ^ Paola Sorge, Op. cit.
  5. ^ Citati In: Anna Maria Carpi, «Introduzione» a La donna mancina, Op. cit., 1986, p. 7, ISBN 88-11-66838-7
  6. ^ Russell E. Brown, «The Left Handed Women of Peter Handke and Jimmy Reed», MFS Modern Fiction Studies, Volume 36, Number 3, Fall 1990, pp. 395-401 DOI10.1353/mfs.0.0690

Bibliografia modifica

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