La leggenda del santo bevitore (film)

film del 1988 diretto da Ermanno Olmi

La leggenda del santo bevitore è un film del 1988 diretto da Ermanno Olmi.

La leggenda del santo bevitore
Rutger Hauer in una scena della pellicola
Paese di produzioneItalia, Francia
Anno1988
Durata127 min
Generedrammatico
RegiaErmanno Olmi
SoggettoJoseph Roth (romanzo)
SceneggiaturaErmanno Olmi, Tullio Kezich
ProduttoreMario Cecchi Gori, Vittorio Cecchi Gori, Roberto Cicutto, Vincenzo De Leo
FotografiaDante Spinotti
MontaggioPaolo Cottignola, Ermanno Olmi, Fabio Olmi
MusicheJosé Padilla Sánchez, Ilter Pelosi, Igor' Fëdorovič Stravinskij
ScenografiaGianni Quaranta
CostumiAnne Marie Marchand
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

La pellicola, adattamento cinematografico del racconto omonimo di Joseph Roth, ha vinto il Leone d'Oro alla 45ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.

Trama modifica

Sotto i ponti della Senna uno sconosciuto benefattore dona ad Andreas Kartack, ex minatore senzatetto, 200 franchi; Andreas, che tiene al proprio onore, vuole sdebitarsi: il distinto signore chiede allora che il "prestito" venga restituito a santa Teresa di Lisieux, cui egli è devoto, indicando una chiesa in cui si trova la sua statua.

Grazie all'insperato prestito, Andreas rinasce. Tra un bicchiere e l'altro incontra una serie di personaggi che interferiscono con la sua determinazione a restituire i 200 franchi alla santa. Nelle due settimane e mezzo successive, Andreas incontra nuovamente Karoline, una donna per cui aveva involontariamente ucciso ed era stato in prigione; ritrova un vecchio compagno di scuola, Kanjak, divenuto un pugile famoso; e si gode un'avventura amorosa con Gabby, una ballerina di varietà.

Ma il rimorso dei 200 franchi è pungente. Nella mattina della terza domenica, Andreas si avvia infine a pagare il suo debito ma, ancora una volta ubriaco, viene colto da un malore e muore poco dopo aver scambiato una bambina per la santa ed averle offerto i duecento franchi.

Curiosità modifica

  • Il personaggio di Kanjak, il vecchio compagno di scuola del protagonista Andreas, nella pellicola viene presentato come un famoso pugile, a differenza del racconto di Roth, nel quale è invece un famoso calciatore.
  • Per la parte principale fu contattato Robert De Niro, che però non si dimostrò convinto del progetto[1].
  • Il bistrot in cui Andreas incontra il sarto che gli offrirà un lavoro è lo stesso dove avviene l'incontro tra Shosanna e Friedrich in Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino.

Riconoscimenti modifica

Note modifica

  1. ^ Vedere nel DVD la testimonianza di Tullio Kezich, che collaborò alla sceneggiatura.
  2. ^ a b c Enrico Lancia, Ciak d'oro, su books.google.it. URL consultato il 13/04/20.

Collegamenti esterni modifica

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