La sveglietta/La barchetta dell'ammuri

singolo di Domenico Modugno del 1954

La sveglietta/La barchetta dell'ammuri è il 4° singolo di Domenico Modugno, pubblicato nel 1954.

La sveglietta/La barchetta dell'ammuri
singolo discografico
ArtistaDomenico Modugno
Pubblicazione1954
Dischi1
Tracce2
GenereMusica d'autore
EtichettaRCA Italiana (A25V 0004)
Formati10"
Domenico Modugno - cronologia

Descrizione modifica

La prima canzone ha avuto anche molte reinterpretazioni, come quella di Renato Carosone (con le tipiche vocine accelerate); fu inoltre re-incisa da Modugno in svariate occasioni, di cui due con il passaggio alla Fonit Cetra (una versione da solo con la chitarra ed una accompagnato dal gruppo).
Nel 1965 anche Topo Gigio ne incide una sua personale versione per l'album "Le più belle canzoni".

Anche questo singolo all'epoca ebbe un riscontro commerciale basso, quindi la versione originale di questo vinile è molto rara.
Sempre nel 1954 queste due canzoni furono pubblicate insieme a quelle del 45 giri precedente La donna riccia/Lu pisce spada nell'EP A72V 0036[1].

Tracce modifica

Lato A
  1. La sveglietta (testo: Domenico Modugno – musica: Franco Nebbia)
Lato B
  1. La barchetta dell'ammuri (Domenico Modugno)

I brani modifica

La sveglietta modifica

Allegra tarantella di una persona che ha comprato una sveglietta per 10.000 lire, ma non lo fa mai dormire perché suona molto presto, e che addirittura gli vuole bene, e che non può mai lasciare.

La barchetta dell'ammuri modifica

Questa canzone è interpretata dall'autore insieme alla futura moglie Franca Gandolfi; fu anche cantata da Modugno durante la trasmissione radiofonica Amuri...amuri... (trasmesso dal secondo canale radiofonico alle 22, in cui eseguiva una canzone in ogni puntata, proponendo brani che inciderà in seguito) e, pur non essendo mai stata reincisa dal cantante è uno dei brani ai quali era più legato, come ebbe modo di dichiarare («Ricordo una canzoncina, incisa anche su disco e cantata in coppia con Franca. Si chiamava La barchetta dell'amore, semplicissima ma carina: a volte le cose improvvisate sono le migliori. Allora ne potevo comporre anche dieci al giorno[2].
Nel 2005 la canzone è stata stampata in cd, nella raccolta Domenico Modugno - Serie Platinum De Luxe edita dalla Butterfly.

Note modifica

  1. ^ http://discografia.dds.it/scheda_titolo.php?idt=4339
  2. ^ Dichiarazione di Modugno al rotocalco "Settimo giorno", citato in Maurizio Ternavasio, La leggenda di mister volare. Domenico Modugno, editore Giunti Editore (2004), pag. 31

Collegamenti esterni modifica

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