La via del tabacco (film)

film del 1941 diretto da John Ford

La via del tabacco (Tobacco Road) è un film del 1941 diretto da John Ford.

La via del tabacco
Charley Grapewin e Marjorie Rambeau in una scena del film
Titolo originaleTobacco Road
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1941
Durata84 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Generedrammatico
RegiaJohn Ford
SoggettoJack Kirkland (pièce teatrale) e Erskine Caldwell (romanzo)
SceneggiaturaNunnally Johnson
ProduttoreJack Kirkland, Harry H. Oshrin
Casa di produzione20th Century Fox
Distribuzione in italianoFox
FotografiaArthur C. Miller
MontaggioBarbara McLean
MusicheDavid Buttolph
ScenografiaJames Basevi, Richard Day
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Nunnally Johnson ha basato la sceneggiatura sulla pièce di Jack Kirkland (1933), tratta dal romanzo di Erskine Caldwell (1932).

Ford punta su una linea di idillio figurativo e in chiave di commedia, passando dalla malinconia all'umorismo aguzzo, dalla satira alla tenerezza. Splendido bianco e nero di Arthur C. Miller.

In Italia il film uscì con otto anni di ritardo e con tagli per 14 minuti da parte dalla censura del 1949.[senza fonte]

Trama modifica

La famiglia Lester della Georgia è una congrega di tarati. Anni e forse secoli di lavoro massacrante e malnutrizione hanno influito in maniera decisiva sulla psiche dell’intera schiatta, intaccandone il patrimonio genetico. I due anziani coniugi Jeeter e Ada (ma nei dintorni del loro abituro si aggira ancora una nonna Lester) hanno partorito 17 figli, di cui quattro sono morti, dieci se ne sono andati altrove, una, Perla, è stata data in moglie al rude contadino Lov Bensey, mentre altri due – l’animalesca bellezza Ellie May e il quattordicenne ritardato Dude (buono soltanto a suonare il clacson delle automobili), vivono ancora con loro. La Grande depressione ha ridotto i Lester sul lastrico, lasciandoli a morire d’inedia e ad essere cacciati dalla loro casa e dalla loro terra (acquisita dalla locale banca dal vecchio proprietario, generoso ma ormai in braghe di tela), per non avere neppure i soldi per comprare le sementi ed iniziare a lavorare i campi. Una soluzione a lunga scadenza non sembra esistere e quindi non resta che sperare in qualche espediente, come far sposare l’ultimo figlio maschio con un’anziana vedova, fanatica della religione, che ha ereditato un’assicurazione sulla vita dal defunto marito.

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