Lago Patria
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Lago Patria frazione | |
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Colonna del Tempio di Liternum | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 40°55′33″N 14°02′09″E / 40.925833°N 14.035833°E |
Altitudine | 10[1] m s.l.m. |
Abitanti | 3 562[1] (2001) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 80014 |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Lago Patria è una frazione italiana di 3 562 abitanti[1] del comune di Giugliano in Campania.
Si trova sul litorale domitio. È affacciata sull'omonimo lago.
StoriaModifica
Abitata dagli Osci nel V – IV secolo a.C., conobbe un notevole sviluppo sotto i Romani che qui fondarono Liternum nel 194 a.C. con il trasferimento di 300 famiglie di coloni. Il più illustre dei cittadini della piccola colonia fu Scipione l'Africano che, in contrasto con il Senato di Roma e soprattutto con Catone (Carthago delenda est), scelse di ritirarvisi a vita. La ratio della decisione fu data dall'accusa di corruzione e appropriazione rivolta alla Gens degli Scipioni da parte dell'ala più intransigente del Senato Romano, che mal vedeva la mite pace conclusa dopo la vittoria di Zama.
Le notizie antiquarie e le fonti storiche (Seneca) segnalano nel territorio di Liternum la collocazione della villa e della tomba dell'illustre condottiero. Ancora le fonti antiquarie segnalano il presunto epitaffio inciso sulla tomba dell'Africano ("ingrata Patria mai avrai le mie ossa"); si suppone che da questa frase derivi il nome stesso della località.
Nel II secolo a.C. Liternum raggiunse un certo grado di prosperità che la inserì nel circuito commerciale della ridente zona flegrea (Cuma e Baia soprattutto). Nel I secolo a.C. lo scrittore romano Valerio Massimo la definiva un luogo ignobilis, ma le evidenze archeologiche smentiscono il giudizio sicuramente eccessivo dello storico d'età augustea che era piuttosto un'iperbole letteraria. Cicerone indicava l'agro liternino come una delle zone agricole più fertili[2]. Liternum, come tutti i Municipia romani, possedeva un Foro con Capitolium (di cui rimane solo il podio ed una colonna in situ), una basilica ed il teatro, parzialmente scavato in anni recenti. Era presente anche un anfiteatro dove avvenivano giochi gladiatori. Nel 455 d.C i Vandali di Genserico saccheggiarono la città[3]. Dopo il IV secolo, a seguito di alluvioni e alcune invasioni barbariche la popolazione superstite migrò verso l'attuale centro storico di Giugliano.
Solo negli anni trenta del XX secolo, in epoca fascista, la zona è stata bonificata. Tra gli anni novanta e i primi anni del Duemila, però, l'estensione della moderna Lago Patria ha portato ad una serie incontrollata di abusi edilizi le cui costruzioni occupano la maggior parte, se non la totalità, dell'antico tessuto urbano. La Soprintendenza Archeologica di Napoli ha tentato di arginare il fenomeno e di restituire alla pubblica fruizione i beni storici del passato, ma con scarsi risultati.
Dal 2012 è sede dell'Allied Joint Force Command Naples[4].
Monumenti e luoghi d'interesseModifica
- Lago di Patria, compreso nella Riserva naturale Foce Volturno - Costa di Licola.
- Chiesa della Sacra Famiglia
- Torre di Patria, una delle antiche torri costiere del Regno di Napoli.
- Torretta Mazzola, un antico complesso rurale costruito nei primi decenni del 1500 dal Viceré di Napoli Pedro Afán de Ribera Duca d’Alcalà.
- Torre Magna[5], complesso costruito su ruderi romani.
- Villa De Blasio (ex sede della stazione dei Carabinieri).
- Antica Via Domiziana, costruita per opera dell'imperatore romano Domiziano.
- Foro di Liternum.
- Immagini del Foro di Liternum
EconomiaModifica
Il potenziamento delle strutture alberghiere e balneari è l'obiettivo principale per lo sviluppo turistico della zona, che risulta possedere attualmente una ricettività di circa duemilacinquecento posti letto.
Lago Patria nel corso del tempo ha subito anche una forte e raccapricciante espansione edilizia, più che demografica e la realizzazione dei manufatti, specie abusivi, è avvenuta fra complici silenzi e impotenza legislativa.
La macchia mediterranea di Lago Patria, come quella di Licola, rifugio di numerose specie di uccelli, sia stanziali che migratori (è infatti presente un parco, "il parco degli uccelli"), è quasi scomparsa proprio per colpa delle varie strutture che ogni anno si allargano a macchia d'olio, impossessandosi illegalmente e inopportunamente del territorio demaniale. Nonostante tutto, la zona è tutelata dalla convenzione di Ramsar come zona umida di importanza internazionale per il transito dell'avifauna migratoria. Ci si chiede se con gli spazi residuali disponibili sia giusto auspicare la creazione di un parco per i numerosi birdwatchers nonché di tutta la comunità oppure sia giusto dare agli stessi un reale scopo produttivo, in primis agricolo.
Infrastrutture e trasportiModifica
StradeModifica
La principale strada che attraversa la zona abitata è la Circumvallazione Esterna di Napoli. Lago Patria è servita dalle uscite dell'Asse Mediano e della Strada statale 7 quater Via Domitiana.
Mobilità urbanaModifica
La località è servita dalle linee della CTP, Compagnia trasporti pubblici di Napoli, azienda aderente al Consorzio UnicoCampania. Inoltre, esiste anche una linea del Trasporto Pubblico Locale di Giugliano che collega la zona costiera con il centro storico[6].
NoteModifica
- ^ a b c Censimento 2001, su dawinci.istat.it. URL consultato il 22-09-2012.
- ^ Cicerone, De lege agraria, II, 25, 66
- ^ Niccolò Carletti, Storia della regione Abbruciata in Campagna Felice, Napoli, 1787, p. 287.
- ^ La Nato lascia Bagnoli nuova sede al Lago Patria, su napoli.repubblica.it.
- ^ Torre Magna, l’insediamento romano dimenticato in Via Staffetta da cui nacque Giugliano, su teleclubitalia.it.
- ^ Linea 2 del TPL di Giugliano, su gepatour.it.
BibliografiaModifica
- Agostino Basile, Memorie istoriche della terra di Giugliano, Napoli, 1800, pp. 102-118.
- Lorenzo Giustiniani, Dizionario geografico-ragionato del Regno di Napoli, Volume 12, Napoli, 1816, pp. 159-164.