Il lago di Suviana è un lago artificiale situato nell'Appennino bolognese, formatosi a seguito della costruzione di una diga alta 91,5 metri, iniziata nel 1928 ed ultimata nel 1932 (data in numeri romani apposta sul fronte della diga).

Lago di Suviana
Il lago di Suviana visto da nord
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Emilia-Romagna
Provincia  Bologna
Comune Castel di Casio
Camugnano
Coordinate44°07′33.91″N 11°02′24.13″E / 44.126086°N 11.040035°E44.126086; 11.040035
Altitudine470 m s.l.m. e 465 m s.l.m.
Dimensioni
Superficie1,5 km²
Lunghezza3,0 km
Larghezzamax 1,2 km
Volume0,0457 km³
Idrografia
Immissari principalitorrente Limentra orientale
Emissari principalitorrente Limentra orientale
Mappa di localizzazione: Italia
Lago di Suviana
Lago di Suviana

Il bacino è alimentato principalmente dal torrente Limentra orientale (o Limentra inferiore) ed è situato interamente nella città metropolitana di Bologna. Le due sponde bagnano il comune di Camugnano ad est ed il comune di Castel di Casio ad ovest. Sul lago si affacciano i paesi di Suviana, Baigno, Badi, Bargi e Stagno. È il più grande lago della provincia e uno dei maggiori della regione Emilia-Romagna.

La diga di Suviana venne costruita dalle Ferrovie dello Stato allo scopo di alimentare con le acque del lago una centrale idroelettrica, che esiste tuttora a valle della diga, affinché fornisse energia alla nuova linea ferroviaria Bologna-Firenze, detta la Direttissima. Questa centrale, che possiede una potenza efficiente lorda di 26760 kW, sfrutta le acque del bacino di Suviana e quelle del bacino di Pavana, cui il lago è collegato attraverso una galleria ferroviaria sommersa. Negli anni settanta poi, Enel ha costruito una nuova centrale a monte, che viene alimentata anche dalle acque del vicino e sovrastante bacino del Brasimone, il quale è collegato al lago di Suviana da una conduttura che sfrutta il dislivello tra i due invasi (circa 384 m) Questo collegamento non è però funzionale alla produzione, ma al "peak-shaving", ovvero viene usato in produzione durante le ore di massima richiesta, mentre nelle ore di minimo carico le turbine della centrale di Bargi, essendo reversibili, ripompano l'acqua al bacino del Brasimone, ricostituendo la riserva. Lo scopo originario era lo spostamento del carico elettrico dal giorno alla notte e dai giorni lavorativi ai festivi, per evitare lo spegnimento dei gruppi termoelettrici della rete nazionale; con l'ingresso del fotovoltaico, la strategia è in via di ripensamento.

Il lago, che è compreso nel territorio del Parco regionale dei laghi Suviana e Brasimone, viene utilizzato non soltanto per la produzione di energia idroelettrica ma anche per attività balneari, per sport acquatici ma principalmente per la pesca della Carpa. Sono presenti infatti esemplari di Carpa dal peso di 20kg.[senza fonte] Il lago è attrezzato con vari punti di ristoro e con strutture balneari che lo rendono un luogo di villeggiatura nella stagione estiva.

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