Laion

comune italiano

Laion (Lajen in tedesco, Laion/Laiun in ladino) è un comune italiano di 2 737 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige.

Laion
comune
(IT) Laion
(DE) Lajen
Laion – Stemma
Laion – Veduta
Laion – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Bolzano
Amministrazione
SindacoStefan Leiter (SVP) dal 22-9-2020 (3º mandato)
Lingue ufficialiItaliano, Tedesco
Territorio
Coordinate46°36′33.22″N 11°33′51.35″E / 46.609229°N 11.564263°E46.609229; 11.564263 (Laion)
Altitudine1 093 m s.l.m.
Superficie37,53 km²
Abitanti2 737[3] (31-8-2020)
Densità72,93 ab./km²
FrazioniAlbions, Ceves/Tschöfas, Fraina/Freins, Novale/Ried, San Pietro/St. Peter, Tanurza/Tanirz[1]
Comuni confinantiBarbiano, Castelrotto, Chiusa, Funes, Ortisei, Ponte Gardena, Villandro
Altre informazioni
Cod. postale39040
Prefisso0471
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT021039
Cod. catastaleE420
TargaBZ
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[4]
Cl. climaticazona F, 4 186 GG[5]
Nome abitanti(IT) laionesi
(DE) Lajerier[2]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Laion
Laion
Laion – Mappa
Laion – Mappa
Posizione del comune di Laion nella provincia autonoma di Bolzano
Sito istituzionale

Si trova su un altopiano a circa 1100 m.

Geografia fisica modifica

Il capoluogo, Laion, si trova a 1100 m di altitudine. Il punto più basso è Novale di Sotto (Unterried), a 470 m, il più alto Raschötz, a 2270 m.

Origini del nome modifica

Il toponimo è attestato tra il 985 e il 1005 come Legian[6], nel 1142 come Laian[7] e nel 1564 come Laien[8] e deriva possibilmente dal nome di persona latino Lagius o Legius, col suffisso -anum e col significato di "terreno di Lagio".[9] Il nome è anche incluso nel toponimo dell'insediamento antico Sublavione/Sublavio a Ponte Gardena.

Storia modifica

 
Chiesa principale

Recenti sondaggi archeologici hanno permesso di individuare, nella zona Wasserbühel, tracce di epoca retica e romana.[10] Il villaggio vero e proprio risulta comunque essere nato attorno alla proprietà medioevale della chiesa vescovile di Frisinga che qui possedeva un vasto latifondo. Non è un caso la prima menzione del paese è dovuta a una transazione fra il vescovo Gottschalk di Frisinga e il capitolo del suo domo, avvenuta nel 985-1005.[11] Anche la chiesa vescovile di Ratisbona era proprietaria di beni a Laion nel 1005-1015.[12] I vasti possedimenti di chiese vescovili bavaresi a Laion nel primo medioevo sono da ricondursi sia all'antica appartenenza della Valle Isarco al ducato baiuvaro degli Agilolfingi sia all'importanza geostrategica che la zona rivestì grazie alla sua posizione lunga la tratta del Brennero.[13]

Nel XIX secolo, autorevoli esponenti della germanistica vollero vedere i natali del poeta Walther von der Vogelweide nel maso Vogelweider, posto nel Lajener Ried (Novale), e spinsero all'erezione di un monumento al poeta a Bolzano, ove questo fu inaugurato nel 1889.[14] Ad oggi non è però chiara la vera origine del poeta.

Simboli modifica

«Partito: nel primo d'argento, alla gabbia quadrata d'oro, entro cui è un uccello cantatore con la testa rivoltata; nel secondo di nero.»

Lo stemma del paese riprende le armi partite d'argento e di nero dei signori di Lajen und Teiss, che risalgono al 1147, e raffigura nella prima partizione un uccello rosso in una gabbia dorata. Tale simbolo è quello che si osserva nell'insegna araldica di Walther von der Vogelweide, il più famoso e celebrato poeta medievale tirolese.[15][16]

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

  • Chiesa di San Pietro, chiesa parrocchiale della frazione di San Pietro, consacrata nel 1767
  • Chiesa di Santa Caterina, in frazione Novale, XV secolo

Società modifica

Ripartizione linguistica modifica

La sua popolazione è in larga maggioranza di madrelingua tedesca:

% Ripartizione linguistica (gruppi principali)[17]
89,93% madrelingua tedesca
3,93% madrelingua italiana
6,14% madrelingua ladina

Evoluzione demografica modifica

Al 31 dicembre 2004 Laion contava 866 abitanti, Novale 711, San Pietro 318, Albions 267, Ceves 123, Tanurza 70 e Fraina 46. Abitanti censiti[18]

Cultura modifica

Infrastrutture e trasporti modifica

Il comune è servito dalla stazione di Ponte Gardena-Laion, sita sulla ferrovia del Brennero. Tra il 1916 e il 1960 anche la ferrovia della Val Gardena effettuava due fermate nel territorio di Laion, precisamente nelle frazioni di Novale e San Pietro.

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2005 2010 Engelbert Grünberger SVP Sindaco
2010 in carica Stefan Leiter SVP Sindaco

Note modifica

  1. ^ Numeri e fatti, su comune.laion.bz.it, Comune di Laion. URL consultato il 18 dicembre 2014.
  2. ^ AA. VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 330.
  3. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ Tiroler Urkundenbuch, II/1, op. cit, p. 282ss n. 170.
  7. ^ Anselm Schrott, Das Liber traditionum des Klosters Neustift bei Brixen, Bolzano, 1953, n. 1 e 40.
  8. ^ Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano, 1995, p. 208.
  9. ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004
  10. ^ Elena Banzi, Römische Münzen aus Lajen/Wasserbühel, in «Der Schlern», 78, 2004, pp. 4-31.
  11. ^ Tiroler Urkundenbuch, sez. II: Die Urkunden zur Geschichte des Inn-, Eisack- und Pustertals, vol. 1: Bis zum Jahr 1140, a cura di Martin Bitschnau e Hannes Obermair, Innsbruck, Universitätsverlag Wagner, 2009, pp. p. 282ss n. 170. ISBN 978-3-7030-0469-8
  12. ^ Tiroler Urkundenbuch, II/1, op. cit, p. 301s n. 180.
  13. ^ Josef Nössing, Vom Bistumsgut zur politischen Gemeinde. Zur historischen Sonderentwicklung einer Südtiroler Berggemeinde, in Gemeindebuch Lajen. Raum und Mensch im Wandel der Zeit, op. cit., pp. 66-80.
  14. ^ Oswald Egger, Hermann Gummerer, Walther - Dichter und Denkmal, Vienna-Bolzano, Folio, 1990. ISBN 3-901118-00-4
  15. ^ Comune di Laion, Stemma, su laion.eu. URL consultato il 16 aprile 2021.
  16. ^ Heraldry of the World: Lajen, su ngw.nl. URL consultato l'11 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 31 luglio 2012).
  17. ^ Astat Censimento della popolazione 2011 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2012
  18. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Bibliografia modifica

  • (DE) Gemeindebuch Lajen - Raum und Mensch im Wandel der Zeit, Laion, Comune, 1993.
  • Stefano Marconi, Analisi dendrocronologica di reperti lignei provenienti dall'abitato della media età del Ferro di Lajen/Laion (Bolzano), «Annali del Museo Civico di Rovereto» 22, 2006, pp. 73–88.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN312804255 · LCCN (ENn82007868 · GND (DE4034140-9 · J9U (ENHE987007552852005171 · WorldCat Identities (ENlccn-n82007868
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