Lama Mocogno

comune italiano

Lama Mocogno (La Lama in dialetto frignanese) è un comune italiano di 2 659 abitanti della provincia di Modena in Emilia-Romagna, situato a sud del capoluogo. Fa parte dell'Unione dei Comuni del Frignano, che ha il proprio capoluogo a Pavullo nel Frignano.

Lama Mocogno
comune
Lama Mocogno – Stemma
Lama Mocogno – Bandiera
Lama Mocogno – Veduta
Lama Mocogno – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Modena
Amministrazione
SindacoGiovanni Battista Pasini (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate44°18′26.15″N 10°43′54.4″E / 44.307263°N 10.731777°E44.307263; 10.731777 (Lama Mocogno)
Altitudine842 m s.l.m.
Superficie63,91 km²
Abitanti2 659[1] (31-10-2023)
Densità41,61 ab./km²
FrazioniBarigazzo, Borra, Cadignano, La Santona, Mocogno, Montecenere, Piane di Mocogno, Pianorso, Sassostorno, Vaglio, Valdalbero
Comuni confinantiMontecreto, Palagano, Pavullo nel Frignano, Polinago, Riolunato
Altre informazioni
Cod. postale41023
Prefisso0536
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT036018
Cod. catastaleE426
TargaMO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 388 GG[3]
Nome abitantilamèsi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Lama Mocogno
Lama Mocogno
Lama Mocogno – Mappa
Lama Mocogno – Mappa
Posizione del comune di Lama Mocogno all'interno della provincia di Modena
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Situata in posizione che domina le valli dei torrenti Scoltenna e Mocogno, con ampia vista sul monte Cimone, si trova a 842 m sul livello del mare, in una posizione privilegiata grazie al passaggio di importanti vie di comunicazione tra i paesi della montagna. L'ambiente, costituito da vasti boschi di castagni, querce, faggi e abeti, rappresenta una risorsa importante. La ricca fauna comprende volpi, cinghiali, civette, falchi. I prati e i pascoli del crinale sono ricchi di vegetazione con la presenza di gigli, narcisi, arbusti di rododendro, specie floreali protette.

Storia modifica

Nel tardo Medioevo erano presenti alcune famiglie notabili: gli Scalabrini, i Torelli e un ramo dei conti Boschetti. Nel 1400–1500 la zona di Mocogno divenne podesteria dei Pio di Savoia di Carpi, signori di Sassuolo. Ma la famiglia più potente che spadroneggiava incontrastata era quella dei Montecuccoli. Nell'area dove ora si trova il vecchio campo sportivo c'era un piccolo stagno che fu prosciugato nel 1904 e che ha dato il nome al paese: il termine lama, infatti, ha il significato di luogo paludoso, una zona di ristagno delle acque. L'essere crocevia delle strade che univano i paesi del medio e dell'alto Frignano ne ha fatto nel passato un luogo particolarmente favorevole al commercio. L'antico nucleo di Lama si sviluppò attorno all'attuale piazza Cesare Battisti, e la sua importanza crebbe ulteriormente con la costruzione delle vie Vandelli e Giardini nel Settecento. L'abitato originario si chiamava Mocogno ed è stato rappresentato su affresco all'interno del castello di Spezzano nella Sala delle vedute dipinte da Cesare Boglione nel 1500. Nel 1717 marchese conte Achille Tacoli e sua moglie Camilla Tassoni vennero in possesso del feudo contea di Valdalbero, ora frazione di Lama Mocogno, un'area vasta ma ben determinata dove la famiglia Tacoli esercitava il suo potere come entità autonoma da Mocogno e con compiti podestarili propri. Il podestà del feudo era il marchese e conte Achille Tacoli di Reggio Emilia, Modena, Ferrara, San Possidonio e Mirandola. Nel territorio agricolo del feudo non è stata riscontrata la presenza di una villa, castello o palazzo; la residenza della famiglia Tacoli si ipotizza presso il castello di Sasso Storno nelle vicinanze di Valdalbero (ora ne rimane solo la Torre mozza). Ma nel 1723 il marchese Tacoli acquistò il feudo marchesato di San Possidonio, rinunciò al Valdalbero e si legò al duca di Mirandola Pico, dando il feudo al duca di Modena ed a Isabella d'Este che a sua volta lo diede alla famiglia Rossetti di Ferrara, divenendo conti di Valdalbero. Presso la Chiesa ricostruita su precedente oratorio di proprietà delle famiglie Tacoli, poi Rosselli si trova la campana con le insegne delle due famiglie.

Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo dell'occupazione tedesca e della Repubblica Sociale Italiana, Antonio Lorenzini nelle sue funzioni di impiegato all'anagrafe comunale poté aiutare molte persone, tra le quali la famiglia ebrea dei Colorni. Vittore Colorni, che fino alla promulgazione delle leggi razziali fasciste del 1938 era stato professore di giurisprudenza all'Università di Ferrara, l'8 settembre 1943 si trovava in vacanza con la famiglia nella frazione di La Santona, in incombente pericolo di deportazione. Grazie ai documenti di identità falsificati da Lorenzini, i Colorni poterono rifugiarsi in relativa sicurezza a Roma fino alla Liberazione. Per questo impegno disinteressato di solidarietà, il 15 gennaio 2001 l'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha conferito ad Antonio Lorenzini l'alta onorificenza dei Giusti tra le nazioni.[4]

Simboli modifica

Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 9 agosto 1901 e confermato nella forma attuale, assieme al gonfalone, con decreto del presidente della Repubblica del 4 dicembre 1954.[5]

«D'oro, al monte scosceso, cimato da un castello, fiancheggiato da una torre, merlata alla guelfa, infiammato al tetto, con una lama ascendente sul lembo sinistro del monte, il tutto al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.»

Lo stemma ricorda un episodio del 1522, quando il castello locale venne incendiato durante un attacco. Lama (in latino significa "pozzanghera", "pantano") sarebbe una sorta di palude, che nelle versioni più recenti dello stemma compare direttamente sul monte, dove sono ben visibili tre piccoli stagni d'acqua. Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di giallo.[5]

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[6]

Secondo l'ultimo censimento ISTAT Lama Mocogno è il paese della provincia di Modena con il maggior calo demografico rispetto alla rilevazione precedente.[7]

Cultura modifica

Le tradizioni locali, come le varie sagre, nel corso delle quali riaffiorano gli antichi usi e costumi, rimangono presenti nella vita degli abitanti. Sono attivi numerosi gruppi culturali, che con le proprie iniziative raccolgono l'interesse e la partecipazione non solo dei cittadini del comune ma anche di ospiti di diversa provenienza.

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
12 maggio 1985 5 maggio 1990 Geminiano Vedovelli Partito Socialista Italiano Sindaco [8]
6 maggio 1990 22 aprile 1995 Enzo Madrigali PCI, PDS Sindaco [8]
23 aprile 1995 11 giugno 2004 Giovanni Battista Pasini Partito Democratico della Sinistra Sindaco [8]
12 giugno 2004 25 maggio 2014 Luciana Serri Lista civica La scalinata (centrosinistra) Sindaco [8]
26 maggio 2014 26 maggio 2019 Fabio Canovi Lista civica La scalinata (centrosinistra) Sindaco [9]
27 maggio 2019 in carica Giovanni Battista Pasini Lista civica La scalinata (centrosinistra) Sindaco [10]

Turismo e sport modifica

Il paese offre una piscina scoperta, campi da tennis, bocce e ruzzola, piste per motocross e go-kart. Nel comune si può praticare la pesca sportiva in due laghetti attrezzati.

La località delle Piane di Mocogno, distante 10 km dal capoluogo, dispone di diverse piste da sci con impianti di risalita e di innevamento artificiale. Il centro fondo di Piana degli Amorotti a febbraio 2010 ha ospitato i campionati italiani allievi di sci nordico.[11] A Lama Mocogno si sono tenuti diversi ritiri della Nazionale Italiana di sci di fondo.[12]

Da ricordare la presenza alle Piane dell'osservatorio astronomico del Frignano, dismesso qualche anno fa. La località infatti è nota per la purezza dell'atmosfera che permette una visibilità ottimale, non solo per le osservazioni astronomiche ma anche per quelle panoramiche, in quanto da qui, in particolar dal monte Cantiere, è possibile ammirare gran parte dell'Appennino nord occidentale.

Demanio militare modifica

Presso le Piane di Mocogno si trova la caserma militare Gaetano Tavoni, base logistica e di addestramento per l'Esercito Italiano e l'Accademia militare di Modena; viene usata anche come luogo di ricezione per dipendenti dell'esercito, essendo vicino agli impianti sciistici locali.

Apparteneva originariamente al duca di Modena ed era utilizzata nel periodo estivo, poi passò al Regio demanio militare e negli anni Trenta diventò una base militare. La sua vicinanza all'ex aeroporto militare "Giulio Paolucci" di Pavullo nel Frignano la rese adatta a particolari esercitazioni per la formazione di allievi della scuola di volo a vela.

Note modifica

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Israel Gutman, Bracha Rivlin e Liliana Picciotto, I giusti d'Italia: i non ebrei che salvarono gli ebrei, 1943-45, Mondadori, Milano, 2006, pp. 158-59.
  5. ^ a b Lama Mocogno, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 22 marzo 2023.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  7. ^ Istat.it
  8. ^ a b c d http://amministratori.interno.it/
  9. ^ Portale della Provincia di Modena | Enti | Elezioni amministrative 25 maggio 2014, su provincia.modena.it. URL consultato il 15 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 23 aprile 2015).
  10. ^ Comune di Lama Mocogno | Elezioni amministrative del 26 maggio 2019
  11. ^ http://www.cmfrignano.mo.it/comune/notizie_3/alle_piane_mocogno_campionati_italiani_allievi.aspx
  12. ^ Lama Mocogno ospita il ritiro della Nazionale di Sci Nordico

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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