Landi
Landi | |
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Fondatore | Guglielmo I |
Data di fondazione | XII secolo |
Rami cadetti | Landi di Bardi Landi di Rivalta Landi delle Caselle Landi di Chiavenna (Esistente) |
I Landi, noti nel XII secolo anche come dell'Andito, sono un'antica famiglia nobile italiana, di origine piacentina,[1] che si segnala tra la fine del Medioevo e l'inizio dell'età moderna per l'importanza politica raggiunta: infatti, riescono ad ottenere il grado di principi sovrani, dipendenti direttamente dal Sacro Romano Imperatore.
StoriaModifica
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Le origini della casata sono oscure, ma pare accertato che si debbano ricercare nella città di Piacenza. Attenendosi agli Armoriali, la famiglia è originaria di questa città, e attestata in Toscana.
Per quanto riguarda questa zona, potrebbero essere originari di Bobbio, già sede di importanti personalità. Lo stesso cognome, con evidenti varianti fonetiche minime e diffuse tra i cognomi italiani, è riconducibile a Lando, Landini, e per alcuni anche Orlandi. Nel XII secolo, esistono già varie "famiglie" di Landi, di cui nel tempo si sono in parte persi, ed è divenuto difficile ricostruire i legami. Molti Landi ricoprono cariche pubbliche sia in Piacenza sia in altre città, mentre le varie "famiglie" Landi, o i vari rami della famiglia, appaiono dotati di cospicue ricchezze, probabilmente dovute ad attività bancarie.
Quanto alla discendenza che rivelerà poi maggior fortuna, si può citare, nel secolo XIII, un Guglielmo I, che troviamo come podestà di Vicenza e di Milano, mentre suo figlio Giannone diventa podestà di Vercelli. Giannone, a sua volta, è il padre di Guglielmo II e di Ubertino (o Umberto). Per intervento di costoro, e di altri parenti, la famiglia, nel corso del XIII secolo, diviene padrona di importanti territori e castelli lungo l'Appennino Ligure-Emiliano, in particolare Bardi, Compiano e Borgo Val di Taro; ad essi si riferisce il feudo imperiale costituitosi nel Cinquecento.
Lo Stato Landi, di cui praticamente non viene reso pubblico niente, così come dell'omonimo e storico pontefice, pare ben documentato nell'Archivio di Stato Vaticano.[2]
Durante il Medioevo, erano già proprietari di buona parte della Val di Taro. Nel 1582, i loro possedimenti passarono nelle mani di Ottavio Farnese, duca di Parma, a causa di una cospirazione, che precedette di trenta anni quella più nota di Sanvitale. Claudio Landi, Principe di Val di Taro, progettò di uccidere Farnese, insieme a Giambattista Anguissola, Gianbattista e Camillo Scotti, ma furono scoperti in tempo. Così, Landi perse tutte le proprietà, e i due complici furono giustiziati.[3]
Landi fu spogliato del suo titolo e condannato a morte nel 1580. Tuttavia, quale principe del Sacro Romano Impero, non erano soggetto alla giurisdizione delle corti ordinarie. Il 27 settembre 1583 ottenne la clemenza di Rodolfo II, che dispose anche la restituzione delle terre loro confiscate, cosa che non avvenne.[4] La figlia Maria Landi, sposò Ercole Grimaldi, Signore di Monaco.
Dopo l'assassinio di Ercole nel 1604, Federico Landi, fratello di Maria, divenne il guardiano di Onorato II di Monaco, e sei anni più tardi, reggente di Monaco.[5][6]
Altri ramiModifica
Da Fiammingo Landi, figlio di Alberico (Castello di Gravago), e nipote di Rodolfo, discese il ramo dei Landi di Cerreto di Zerba che nel secolo XVIII si estinsero nei Beretti (variante Beretta) -Landi. Da Giannone Landi prese avvio il ramo dei Landi di Compiano.
Nel 1687, Corrado e Ippolito dei Landi di Rivalta scambiarono i loro diritti su Bardi e Compiano con il marchesato di Gambaro di Ranuccio II Farnese. Fra le personalità della famiglia Landi:[7]
- Ubertino I: fra i capi dei ghibellini italiani nella seconda metà del XIII secolo, combatté e si imparentò con re Corradino di Svevia, poi servì Manfredi dal quale ebbe vari feudi nel Regno di Napoli, tra cui Acerra
- Niccolò Landi
- Stefano Landi
- Gaspare Landi
- Salvatore Landi (Firenze 1831, ivi 1911), tipografo, maestro di Raffaello Bertieri, fondò e diresse fino alla morte la Tipografia italiana, la tipografia editrice della Gazzetta italiana (o meglio Gazzetta d'Italia), e la rivista professionale L'Arte della Stampa.
Pando, Landolfo, Pandolfo, Atenolfo, e Lando sono rami della stessa famiglia dei Landolfidi (nota anche come Atenulfingi).
StemmaModifica
L'arme dei Landi era così illustrata:
«"inquartato 1° e 4° palati di oro e azzurro, alla fascia d'argento attraversante; nel 2° e 3° fasciato increspato d'oro e d'azzurro"» |
Esponenti illustriModifica
- Ubertino Landi (1220-1296), feudatario
- Obizzo Landi (?-1328), feudatario
- Galvano Landi (XV secolo), conte di Bardi
- Manfredo Landi (1429-1488), feudatario
- Claudio Landi (1543-1589), 3º principe di Val di Taro
- Agostino Landi (1500 ca.-1555), ambasciatore e marchese di Bardi
- Ortensio Lando (1510-1558), umanista
- Maria Landi (?-1599), sposò Ercole di Monaco
- Ubertino Landi, letterato
NoteModifica
- ^ Landi, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ Antonio Samorè (1979). Lo Stato Landi in documenti dell'Archivio Segreto Vaticano (in Italian); in: Erwin Gatz (ed.) (1979). Römische Kurie. Kirchliche Finanzen. Vatikanisches Archiv: Studien zu Ehren von Hermann Hoberg (festschrift for Hermann Hoberg). Miscellanea Historiae Pontificiae 45: 1–36. Rome: Università Gregoriana Editrice.
- ^ [s.n.] (1863) Barbara Sanvitale e la congiura del 1611 contro i Farnesi; Cenni storici, di Federico Odorici, con documenti. Volumetto di pag. 84, in 8.° (book review, in Italian).Archivio Storico Italiano, Firenze: G.P. Vieusseux. Nuova serie 17 (1): 100–106. Accessed September 2015.
- ^ Cornelia Bevilacqua (2004). Landi, Claudio (in Italian). Dizionario Biografico degli Italiani, volume 63. Roma: Istituto dell’Enciclopedia Italiana. Accessed September 2015.
- ^ Onorato II Grimaldi principe di Monaco (in Italian). Enciclopedie On Line. Roma: Istituto dell’Enciclopedia Italiana. Accessed September 2015.
- ^ Mauro Lucco (2000). A New Portrait by Raphael and Its Historical Context. Artibus et Historiae 21 (41): 49–73. (subscription required)
- ^ voce omonima di l'Enciclopedia, in La Biblioteca di Repubblica-l'Espresso, editore UTET-De Agostini, Torino, 2008
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BibliografiaModifica
- L. Tettoni, F. Salandini, Teatro araldico, Vol. V, Lodi, 1846.
Voci correlateModifica
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Landi
Collegamenti esterniModifica
- L'origine della famiglia Landi, su castellodirivalta.it. URL consultato il 9 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2014).
- I Landi, signori di Bardi., su comune.bardi.pr.it. URL consultato il 9 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2015).