Las Plassas

comune italiano in Sardegna
Disambiguazione – Se stai cercando il giornalista italiano, vedi Lorenzo di Las Plassas.

Las Plassas (Is Pratzas in sardo[3]) è un comune italiano di 207 abitanti della provincia del Sud Sardegna.

Las Plassas
comune
(IT) Las Plassas
(SC) Is Pràtzas
Las Plassas – Stemma
Las Plassas – Bandiera
Las Plassas – Veduta
Las Plassas – Veduta
Castello di Las Plassas
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
ProvinciaSud Sardegna
Amministrazione
SindacoAndrea Lampis (lista civica) dall'11-10-2021
Territorio
Coordinate39°40′48.15″N 8°59′06.4″E / 39.680043°N 8.985111°E39.680043; 8.985111 (Las Plassas)
Altitudine148 m s.l.m.
Superficie11,04 km²
Abitanti207[1] (31-1-2024)
Densità18,75 ab./km²
Comuni confinantiBarumini, Pauli Arbarei, Tuili, Villamar, Villanovafranca
Altre informazioni
Cod. postale09020
Prefisso070
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT111037
Cod. catastaleE464
TargaSU
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Nome abitanti(IT) lasplassesi
(SC) ispratzesus
Patronosanta Maria Maddalena
Giorno festivo22 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Las Plassas
Las Plassas
Las Plassas – Mappa
Las Plassas – Mappa
Posizione del comune di Las Plassas
nella provincia del Sud Sardegna
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Territorio modifica

Sorge nella regione storica della Marmilla, nel fondovalle del corso del Flumini Mannu, e, insieme a Baradili, Nureci, Setzu e Bidonì, è uno dei comuni più piccoli della Sardegna.

Storia modifica

Il paese ha origini antiche, il suo territorio venne popolato fin dalle epoche preistoriche. In epoca romana venne a far parte del territorio della Colonia Augusta Uselis e vi venne edificato un maestoso tempio a Giove[4] da parte dei suoi abitanti, chiamati allora Uneritani [5]; lo testimonia un'epigrafe[6][7] attualmente esposta presso il MudA (Museo comunale multimediale del Regno di Arborea[8][9]).

Nel medioevo il villaggio fece parte della curadorìa di Marmilla (circoscrizione amministrativa medievale)[10] nel giudicato di Arborea[11][12] e nel suo territorio venne edificato un castello[13] che faceva parte della cortina meridionale[14] del regno arborense[15].

Le vicende trecentesche di questo villaggio e del castello sono raccontante in maniera avvincente ed immersiva nelle sale del MudA, Museo multimediale del regno d'Arborea[16][17][18].

A partire dal 1410[19], con la caduta del giudicato, il suo territorio venne conquistato dagli aragonesi e venne a far parte del Regno di Sardegna[20] e dal 1420 venne infeudato prima ai de Montcada, poi ai Royg; nel 1477 passò ai Besalù, sotto i quali venne costituito in Baronìa di Las Plassas. Nel 1541 venne acquistato da Açor Zapata con diploma di Carlo V firmato a Ratisbona il 6 maggio 1541 (Archivio di Casa Zapata, d.f.1)[13].

Don Açor II Zapata Montpalau, primo barone di Las Plassas, già maggiore del porto di Iglesias, alcalde del castello di Cagliari, cavaliere di Calatrava, ambasciatore dello Stamento Militare al re Filippo II nel 1560. La baronia comprendeva il castello, i cui ruderi sono ancora oggi visibili, e le ville annesse: Barumini, dove sorge il Museo Casa Zapata, e Villanovafranca. Da allora la famiglia Zapata (che si era altresì imparentata con gli Ingarao ed aveva assunto il nome del paese come predicato nobiliare, divenendo Ingarao Zapata di Las Plassas) mantenne il feudo fino al 1839, quando venne riscattato con l'abolizione del sistema feudale voluto dai Savoia. La famiglia Zapata dimorò in Sardegna fino alla fine del XX secolo.

Simboli modifica

Lo stemma e il gonfalone del Comune di Las Plassas sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 18 aprile 2006.[21]

«Stemma di azzurro, al castello di argento, munito di una sola torre posta a sinistra, murato di nero, merlato alla guelfa, il fastigio di sedici, la torre di quattro, il castello finestrato di cinque, di nero, quattro in fascia nel corpo del castello, una nella torre, sormontato dall'albero arborense sradicato, con la parte legnosa al naturale, munito di sette ramoscelli, tre per parte in banda e in sbarra, uno in palo sulla punta, fogliato di sessantacinque, di verde, undici foglie ciascuno nei quattro ramoscelli inferiori, sette foglie ciascuno nei due ramoscelli superiori, sette foglie nel ramoscello in palo, il castello fondato sulla collina di verde, fondata in punta. Ornamenti esteriori da Comune.»

Nello stemma sono rappresentati il castello di Las Plassas e l'albero arborense, simbolo storico del Giudicato di Arborea ed oggi della provincia di Oristano. Il gonfalone è un drappo di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

  • Chiesa campestre di Santa Maria risalente al XIV secolo (ma forse eretta su un sito precedente) con pozzo nuragico all'interno.
  • Chiesa di Santa Maria Maddalena, iniziata nella seconda metà XVI secolo (forse costruita su un precedente impianto) e terminata agli inizi del XVIII, possiede un piccolo campanile a vela (con una campana della fine del Cinquecento[13]) e una navata centrale a croce latina sormontata da una grande cupola, bellissima nell'armonia degli spazi e della luce che abbraccia il visitatore incuriosito, o il fedele che partecipa devoto alla messa domenicale.

Architetture civili modifica

  • Centro storico all'interno del paese in fase di restauro.

Architetture militari modifica

  • Castello di Las Plassas o di Marmilla che ha dato il nome al territorio circostante, svetta da una collina conica a forma di mammella "Mramidda" in lingua sarda. Edificato prima del XII secolo come roccaforte di confine per il controllo del territorio nel Regno di Arborea, rimase in funzione fino alla fine del XV secolo. Oggi rimangono tre lati di una torre a nord, una torre a sud e un raccordo tra le torri occidentali. Il perimetro della fortezza appariva come una nave con prua e cassero. Il castello è visitabile con l'ausilio di un'audioguida che accompagna il visitatore dal museo "MudA" alla piazza d'armi del maniero medievale[22]. I reperti rinvenuti nelle campagne di scavo degli ultimi anni[23] sono esposti nel percorso del MudA.

Siti archeologici modifica

  • Tomba dei giganti, in località Mesedas, risalente al XIX secolo a.C.
  • Nuraghe s'Uraxi, pentalobato, ancora seminascosto del 2000 a.C. circa.
  • Altri nuraghi semplici sono quelli di Mariga, Etzi, Bruncu 'e Forru e quello del Castello di Las Plassas.

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[24]

Etnie e minoranze straniere modifica

Secondo i dati ISTAT[25] al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 4 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Marocco 3 1,13%

Lingue e dialetti modifica

La variante del sardo parlata a Las Plassas è il campidanese occidentale.

Cultura modifica

Musei modifica

Eventi modifica

Manifestazioni modifica

Amministrazione modifica

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 16 aprile 2000 Oscar Cancedda lista civica "Sa Roda" sindaco [26]
16 aprile 2000 8 maggio 2005 Alessandro Melis lista civica "Unità Popolare" sindaco [27]
8 maggio 2005 30 maggio 2010 Paolo Melis lista civica "Sa Roda" sindaco [28]
30 maggio 2010 15 maggio 2011 commissario straordinario Elezione nulla[29]
15 maggio 2011 5 giugno 2016 Paolo Melis lista civica "Sa Roda" sindaco [30]
5 giugno 2016 11 ottobre 2021 Ernesto Nocco lista civica "Impari pro Is Pratzas" sindaco [31]
11 ottobre 2021 in carica Andrea Lampis lista civica "Impari po' Is Pratzas" Sindaco [32]

Note modifica

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 gennaio 2024.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 345, ISBN 88-11-30500-4.
  4. ^ Giovanni Serreli, G. Serreli, Il rinvenimento di un'iscrizione dedicatoria dei pagani Uneritani a Las Plassas, XIV volume de L'Africa Romana, a cura di M. Khanoussi, P. Ruggeri e C. Vismara, Roma, Carocci Editore, 2002.
  5. ^ Massimo Pittau, I pagani Uneritani della Marmilla, in http://web.tiscali.it/pittau/Sardo/uneritai.html.
  6. ^ Giovanni Serreli, Las Plassas. Un insediamento rurale tra l'Età Antica ed il Medioevo, in «Almanacco Gallurese» n° 7, 1999-2000.
  7. ^ Attgilio Mastino, Rustica plebs id est pagi in provincia Sardinia: il santuario rurale dei Pagani Uneritani della Marmilla, in “Poikilma. Studi in onore di Michele R. Cataudella”, La Spezia, 2001.
  8. ^ www.comune.lasplassas.vs.it/MUSEO/, su comune.lasplassas.vs.it. URL consultato il 4 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  9. ^ Comune di Las Plassas, MUSEO MUDA DI LAS PLASSAS, su comune.lasplassas.vs.it, 04.10.2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  10. ^ Giovanni Serreli, Il periodo giudicale, in Dentro la Marmilla. Ambiente Storia Cultura, Consorzio Sa Corona Arrubia, 2000.
  11. ^ F.C. Casula, Dizionario Storico Sardo, Sassari, Carlo Delfino, 2002.
  12. ^ Giovanni Serreli, L'Arborea: da Giudicato a Regno, in Archivio Oristanese, n. 1, 2003.
  13. ^ a b c Serreli Giovanni, Las Plassas. Le origini e la storia, Comune di Las Plassas, 2000.
  14. ^ Giovanni Serreli,, Il Regno di 'Sardegna e Corsica' e il Regno di Arborèa: il castelliere meridionale, in V. Grieco (a cura di), I catalani e il castelliere sardo, Oristano, Arxiu de Tradicions, 2004.
  15. ^ Giovanni Serreli, Nota sui castelli medioevali sardi, con particolare riguardo al Regno di Arboréa, in Archivio Oristanese, n. 2, 2004.
  16. ^ Giovanni Serreli, Centro di documentazione e comunicazione sul castello di Marmilla… Laboratorio didattico permanente, in Patrimonio Culturale e Ricerca Scientifica dalla domanda storica all'offerta tecnologica (Il Dipartimento Patrimonio Culturale al Salone dell'arte del Restauro, Ferrara, 2-5 aprile 2008) a cura di L. Cessari – A.L. D'Agata,, Roma, CNR, 2008.
  17. ^ http://www.sardegnacultura.it/, su sardegnacultura.it. URL consultato il 4 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2020).
  18. ^ Regione Autonoma della Sardegna, Las Plassas, Museo multimediale MudA, su sardegnacultura.it, 4 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2020).
  19. ^ Francesca Carrada, Giorgio Murru e Giovanni Serreli (a cura di), La battaglia di Sanluri come scontro fra culture: quanto simili e quanto diverse?, in Quaderni di Studi e Ricerche, atti del convegno di studi (Las Plassas, 24 Giugno 2007), n. 1, 2008.
  20. ^ Giovanni Serreli, Rifornimenti ai castelli di Sanluri, Monreale e Marmilla o Las Plassas tra il 1412 e il 1413, in Aragonensia. Quaderno di studi sardo-catalani, Dolianova, Arxiu de Tradicions, 2003.
  21. ^ Emblema del Comune di Las Plassas (Cagliari), su Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2006. URL consultato il 13 novembre 2020.
  22. ^ Comune di Las Plassas, MUSEO MUDA DI LAS PLASSAS, su comune.lasplassas.vs.it (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  23. ^ Francesca Carrada, Studio preliminare dei reperti dal Castello di Marmilla (Las Plassas - Cagliari), in Roccas. Aspetti del sistema di fortificazione in Sardegna, a cura di Sara Chirra,, Oristano, Arxiu de Tradicions, 2003.
  24. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  25. ^ Statistiche demografiche ISTAT, su demo.istat.it. URL consultato l'11 gennaio 2012 (archiviato il 25 gennaio 2012).
  26. ^ Comunali 23/04/1995, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
  27. ^ Comunali 16/04/2000, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
  28. ^ Comunali 08/05/2005, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
  29. ^ Comunali 30/05/2010, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
  30. ^ Comunali 15/05/2011, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
  31. ^ Comunali 05/06/2016, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 24 novembre 2017.
  32. ^ Comunali Sardegna 10/11 ottobre 2021, su elezioni.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 12 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2021).

Bibliografia modifica

  • Giovanni Serreli, La frontiera meridionale del Regno giudicale d'Arborea: un'area strategica di fondamentale importanza per la storia medievale sarda” in “RiMe. Rivista dell'Istituto di Storia dell'Europa Mediterranea” n. 4, giugno 2010, ISSN 2035-794X (WC · ACNP)
  • Giovanni Serreli, Centro di documentazione e comunicazione sul castello di Marmilla… Laboratorio didattico permanente, in Patrimonio Culturale e Ricerca Scientifica dalla domanda storica all'offerta tecnologica (Il Dipartimento Patrimonio Culturale al Salone dell'arte del Restauro, Ferrara, 2-5 aprile 2008) a cura di L. Cessari – A.L. D'Agata, CNR Roma 2008, p. 47. ISBN 978-88-492-1435-2
  • F. Carrada, G. Murru, G. Serreli (a cura di), La battaglia di Sanluri come scontro fra culture: quanto simili e quanto diverse?, «Quaderni di Studi e Ricerche», 1 (2008).
  • Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2013).
  • Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. URL consultato il 5 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2012).
  • Giovanni Serreli, Tutti i castelli dei quattro Regni, in «Darwin. Quaderni» n. 1 – Archeologia in Sardegna, Roma, 2006, ISSN 1824-2448 (WC · ACNP).
  • Giovanni Serreli, Il Regno di ‘Sardegna e Corsica’ e il Regno di Arborèa: il castelliere meridionale in I catalani e il castelliere sardo a cura di V. Grieco, Oristano 2004, pp. 65–71. ISBN 978-88-7383-215-7
  • Giovanni Serreli, Nota sui castelli medioevali sardi, con particolare riguardo al Regno di Arboréa, in «Archivio Oristanese» 2 (2004), pp. 69–79. ISBN 88-87393-08-7
  • Giovanni Serreli, Las Plassas nella Guida ai 20 Comuni - Sa Corona Arrùbia, Bolzano, 2004.
  • Francesca Carrada, Studio preliminare dei reperti dal Castello di Marmilla (Las Plassas - Cagliari), in Sara Chirra (a cura di), Roccas: Aspetti del sistema di fortificazione in Sardegna (Atti degli Incontri sui Castelli in Sardegna (2002) dell'Arxiu de Tradicions), Oristano, 2003, SBN IT\ICCU\CAG\0557437.
  • Giovanni Serreli, Il castello di Marmilla a Las Plassas, in Sara Chirra (a cura di), Roccas. Aspetti del sistema di fortificazione in Sardegna (Atti degli Incontri sui Castelli in Sardegna (2002) dell'Arxiu de Tradicions), Oristano, 2003, SBN IT\ICCU\CAG\0557437.
  • Giovanni Serreli, Rifornimenti ai castelli di Sanluri, Monreale e Marmilla o Las Plassas tra il 1412 e il Aragonensia. Quaderno di studi sardo-catalani, Dolianova, 2003, ISBN 88-88246-23-1
  • Giovanni Serreli, Il rinvenimento di un'iscrizione dedicatoria dei pagani Uneritani a Las Plassas, XIV volume de L'Africa Romana (Atti del Convegno Internazionale svoltosi a Sassari dal 7 al 10 dicembre 2000), a cura di M. Khanoussi, P. Ruggeri e C. Vismara, Carocci Editore, Roma, 2002, III vol., pp. 1787–1793, ISBN 88-430-2429-9
  • Francesco Cesare Casula, Dizionario Storico Sardo, Sassari, 2002.
  • Attilio Mastino, Rustica plebs id est pagi in provincia Sardinia: il santuario rurale dei Pagani Uneritani della Marmilla, in “Poikilma. Studi in onore di Michele R. Cataudella”, 2001.
  • Giovanni Serreli, Il periodo giudicale, in Dentro Storia Cultura, Dolianova, 2000.
  • Giovanni Serreli, Las Plassas. Le origini e la storia, Serramanna, 2000.
  • Giovanni Serreli, Las Plassas. Un insediamento rurale tra l'Età Antica ed il Medioevo, in «Almanacco Gallurese» nº 7, 1999-2000.
  • Murru Giorgio, Il castello di Marmilla. Cenni storici e architettonici, in "Studi Sardi" XXIX (1988-89).
  • Casu Alfonso M., Las Plassas. Note e appunti, Cagliari, 1920.

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN237470362
  Portale Sardegna: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Sardegna