Laso

poeta lirico greco antico

Laso di Ermione (Ermione, 520 a.C. circa – ...) è stato un poeta lirico greco antico.

Biografia modifica

Vissuto nella seconda metà del VI secolo a.C.[1], secondo quanto riporta la Suda, si occupò anche dell'organizzazione degli agoni ditirambici.
Fu, infatti, compositore, citarodo, e anche istruttore di cori, a lui si deve l'introduzione del termine harmonia e una nuova accordatura della cetra[2], che permetteva l'introduzione del quarto di tono, intervallo che in passato era appannaggio delle sole melodie auletiche e aulodiche, perché nell'aulos si poteva ottenere l'innalzamento microtonale otturando parzialmente un foro dello strumento[3]. Sempre secondo il lessico della Suda, Laso avrebbe per primo esposto queste teorie in uno scritto Sulla musica[4]

Laso è ricordato da Erodoto per aver colto in flagrante il cresmologo Onomacrito mentre interpolava un oracolo di Museo, che riguardava la scomparsa nel mare delle isole al largo di Lemno; per questo motivo Ipparco lo espulse da Atene[5]. Alcune fonti antiche ricordano inoltre la sua abilità nei giochi di parole, spinti al punto di diventare sofismi che da lui presero il nome di Λασίσματα (Lasísmata)[6].

Opere modifica

È rimasto molto poco[7] degli inni e dei ditirambi che scrisse: oltre a qualche frammento sparso, si conserva l'inizio di un Inno a Demetra[8], molto particolare perché asigmatico, come un'ode intitolata Centauro[9]; infatti, a seguito di rigorose ricerche eufoniche, il suono sigma era considerato poco gradevole.

Note modifica

  1. ^ Contemporaneo di Simonide, secondo Aristofane, Vespe, 1410 e schol. ad loc.
  2. ^ Suid., s. v. κυκλιοδιδάσκαλος.
  3. ^ Plutarco, De Musica, p. 1141bc.
  4. ^ fr. 702 PMG; G.A. Privitera, Laso di Ermione, p. 21
  5. ^ Erodoto, Storie, VII, 6, 3. Secondo J. Dillery, Chresmologues and manteis, in S.I. Johnston e P.T. Struck (a cura di), Mantikê. Studies in Ancient Divination, Leiden-Boston, 2005, pp. 189-191, Onomacrito sarebbe stato scoperto mentre declamava l'oracolo modificato, forse nell'ambito di una competizione tra esperti nell'interpretazione degli oracoli di Museo.
  6. ^ Ateneo, Deipnosofisti, VIII, 338b-c; Esichio, Lessico, Λ 372.
  7. ^ 702-6 PMG.
  8. ^ Ateneo, XIV, 624e.
  9. ^ Ateneo, X, 455d.

Bibliografia modifica

  • Laso di Ermione. Testimonianze e frammenti, a cura di G. F. Brussich, Pisa, ETS, 2000.
  • L. Lomiento, "Intrecciare" i metri-ritmi: Tradizione di una metafora da Laso di Ermione (Test. 14 Brussich) a Marziano Capella ("De nupt." 9, 936), in "Quaderni Urbinati di Cultura Classica", Vol. 76, n. 1 (2004), pp. 107–119.

Collegamenti esterni modifica

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