Laura Terracina

poetessa italiana

Laura Terracina (Napoli, 15191577) è stata una poetessa italiana.

Laura Terracina

Biografia modifica

Proveniva da una nobile famiglia napoletana che abitava nel quartiere di Chiaia.[1][2]. Era figlia di Diana Anfora di Sorrento e di Paolo Terracina, facoltoso borghese che durante il regno di Ferdinando il Cattolico riuscì ad incrementare proprietà e titoli nobiliari.[3].

Fu membro dell'Accademia degli Incogniti napoletana (da non confondersi con l'omonima accademia veneziana del secolo successivo) con lo pseudonimo di Febea. Ammirata da Luigi Tansillo e Vittoria Colonna,[4] pubblicò la sua prima raccolta poetica nel 1548. Nel 1549 terminò il Discorso sopra tutti li primi canti di Orlando Furioso pubblicato per la prima volta a Venezia, opera poetica formata da quarantasei composizioni in ciascuna delle quali gli ultimi versi erano tratti dalle ottave dei canti dell'opera di Ariosto.[5][6].

Fu a Roma fra il 1570 e il 1572 dove compose la raccolta di sonetti indirizzata ai cardinali riuniti per il conclave da cui uscì eletto papa Gregorio XIII.[1] Rimase inedita la sua ultima raccolta di versi, dedicata al cardinale Ferrante de' Medici, presente nel codice CCXXIX della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze[5].

Opere[7][8] modifica

  • Rime, Venezia, Giolito, 1548. (ed. 1560)
  • Rime seconde, Venezia, 1549.
  • Discorso sopra il Principio di tutti i canti d'Orlando furioso, Venezia, Giolito, 1549.(ed. 1568)
  • Quarte rime, Venezia, Valvassori, 1550. (ed. 1560)
  • Rime quinte, Venezia, Valvassori, 1552. (ed. 1560)
  • Seste rime, Lucca, Busdrago, 1558.
  • Sovra tutte le donne vedove di questa città di Napoli, Napoli, Cancer, 1561.
  • La seconda parte de' Discorsi sopra le seconde stanze de' Canti d'Orlando Furioso, Venezia, Valvassori, 1567.

Note modifica

  1. ^ a b Terracina, Laura, su lib.uchicago.edu. URL consultato l'8 ottobre 2016.
  2. ^ Croce, p. 275.
  3. ^ Montella, p. 9.
  4. ^ Croce, p. 282.
  5. ^ a b Mutini.
  6. ^ Croce, p.283.
  7. ^ Croce, p. 289.
  8. ^ Russell, p. 249.

Bibliografia modifica

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Collegamenti esterni modifica

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