Lavoro

attività intellettuale o manuale, per produrre e dispensare beni e servizi in cambio di compenso
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Il lavoro è un'attività produttiva, che implica la messa in atto di conoscenze rigorose e metodiche, intellettuali e/o manuali, per produrre e dispensare beni e servizi in cambio di compenso, monetario o meno.

Un operaio addetto a una macchina a vapore (foto di Lewis Hine, 1920)

La definizione più appropriata del lavoro, anche da un punto di vista sociale, è quella scritta su molti testi di economia: "Il lavoro è quell'attività che non è fine a se stessa, ma che tende al procacciamento di altre utilità".[senza fonte]

Si tratta di un servizio utile che si rende alla società, e prevede la concessione sistematica al pubblico di un bene in cambio di un altro, in forma di compenso non sempre monetario. Nel mondo moderno l'attività lavorativa viene esplicata con l'esercizio di un mestiere o di una professione e ha come scopo la soddisfazione dei bisogni individuali e collettivi. Dal punto di vista giuridico si distingue il lavoro subordinato da quello autonomo[1] e parasubordinato con caratteristiche intermedie tra i primi due[2].

«Il lavoro è soltanto un altro nome per un'attività umana che si accompagna alla vita stessa la quale a sua volta non è prodotta per essere venduta ma per ragioni del tutto diverse, né questo tipo di attività può essere distaccato dal resto della vita, essere accumulato o mobilitato.»

Etimologia modifica

 
Un agricoltore intento ad arare in Germania
 
Zappatori che scavano l'acquedotto del fiume Cedar, Washington (1899)

Il termine lavoro deriva dal latino labor con il significato di fatica. Sono noti i detti della letteratura classica durar fatica e operar faticando. Altro termine di parlate italiane per "lavoro" è travaglio, che deriva dal latino tripalium (strumento di tortura), ad esempio in siciliano "lavorare" si dice travagghiari e in piemontese travajè e così via. Ancora oggi in alcuni dialetti regionali si usano i termini faticare, andare a faticare (per dire lavorare, andare a lavorare).

Ambiti modifica

«L'età moderna ha comportato anche una glorificazione teoretica del lavoro, e di fatto è sfociata in una trasformazione dell'intera società in una società di lavoro»

Ambito economico e sociale modifica

Lavorare significa occupare il tempo nel fare qualcosa di produttivo, traendone un vantaggio generalmente economico. Infatti con il termine occupato si definisce lo status del lavoratore e, con il suo opposto, disoccupato, si definisce lo status di chi non ha un lavoro come un soggetto in cerca di una prima occupazione. Il lavoratore dipendente ha generalmente una controparte, con la quale instaura un rapporto di lavoro regolamentato tipicamente da un contratto di lavoro.

«Se la pena che ci si dà per cantare una canzone è un lavoro produttivo, perché gli sforzi che si fanno per rendere una conversazione piacevole e istruttiva e che offrono certamente un risultato ben più interessante dovrebbero essere esclusi dal novero delle attuali produzioni? Perché allora non contemplare anche gli sforzi necessari per governare le nostre passioni e per osservare tutte le leggi divine e umane, che senza dubbio, sono il bene più prezioso? Perché, in poche parole, escludere una qualsiasi azione il cui scopo è ottenere piacere o evitare dolore, nel presente stesso o nel futuro? In realtà si potrebbe considerare lavoro produttivo tutte le attività della specie umana in ogni istante della vita.»

Ambito spirituale modifica

 
Lavoro d'ufficio

Il lavoro è quella forza, unita alla consapevolezza di sé, che permette di realizzare la propria natura potenziale, portando a termine compiti etici che possano fornire un beneficio spirituale e morale a se stessi, all'ambiente sociale e naturale. Può anche essere definito come Karma Yoga, ossia essere in connessione o mantenere una determinata consapevolezza, fondata su principi etici, nelle azioni che si stanno svolgendo. In quest'ambito rientra la teoria del lavoro affettivo sviluppata dal filosofo italiano Toni Negri e dallo statunitense Michael Hardt.

EURES - Posti di lavoro vacanti in Europa modifica

 
Fonte :EURES

EURES (European Employment Services) è una rete di cooperazione europea formata da servizi pubblici per l'impiego.È un'agenzia dell'UE istituita per facilitare la mobilità occupazionale tra gli Stati membri e mantiene un database di posti di lavoro come mezzo utile per cercare e candidarsi per posti di lavoro nell'UE e in Svizzera. Nel 1994 EURES ha avviato una rete di collaborazione europea tra i servizi per l'impiego. La sua missione è agevolare la mobilità dei lavoratori in Europa. La rete ha dedicato un impegno costante per garantire che i cittadini europei abbiano accesso alle stesse opportunità, superando ostacoli come le differenze linguistiche, culturali, le sfide burocratiche, le variazioni nelle leggi sul lavoro e i problemi di riconoscimento dei titoli di studio tra le diverse regioni dell'Europa.

Attraverso il portale accessibile all'indirizzo: https://ec.europa.eu/eures/portal/jv-se/home?lang=it&pageCode=find_a_job, è possibile cercare offerte di lavoro in base alla località, al settore professionale o alla professione desiderata. In alternativa, è sufficiente inserire il tipo di lavoro desiderato nella casella di ricerca dedicata.

Il lavoro nella legislazione italiana modifica

Il codice del 1865 modifica

In riferimento al vecchio Codice civile italiano del 1865, sulle orme della tradizione giuridica romana, si usava definire con l'espressione locatio il lavoro come locazione di opere accanto alla locazione delle cose[6]. La locatio operis aveva ad oggetto uno specifico risultato e si distingueva dalla locatio operarum riguardante un'attività lavorativa avulsa dal rischio del risultato. In tal modo si distingueva tra lavoro autonomo comprendendo le professioni intellettuali e il lavoro subordinato[7].

 
Fonte: https://www.bls.gov/emp/tables/fastest-growing-occupations.htm
 
Fonte: https://www.bls.gov/emp/tables/fastest-growing-occupations.htm

Nel caso di lavoro autonomo e libera professione l'altra parte è il cliente. Nel lavoro autonomo il contratto d'opera non si svolge alle dirette dipendenze dell'imprenditore. Differenziato dal lavoro subordinato, come si è accennato, era distinto con l'espressione locatio operis. Il rapporto è regolato da accordi di fornitura di beni o servizi. Alla fine, in mancanza di una definizione omnicomprensiva di subordinazione, la dottrina ha fatto riferimento alla giurisprudenza che ha elaborato vecchi e nuovi concetti pervenendo alla distinzione, non solo generale e astratta, tra lavoro dipendente e autonomo ma alla loro qualificazione riguardo al concreto atteggiarsi del rapporto di lavoro[8].

Quale che sia la controparte il rapporto di lavoro deve rispondere alle norme più alte e generali del diritto privato, in particolare il diritto commerciale e il diritto del lavoro. Nel rapporto di lavoro subordinato una forte valenza assume il diritto sindacale. Si comprendono gli elevati risvolti pubblici del lavoro con ricadute sociali anche sul piano delle tutele giuridiche e sindacali.

La Costituzione repubblicana modifica

Il lavoro è il pilastro fondamentale su cui si basano le nazioni e le società. In Italia la Carta fondamentale tutela una serie di diritti dei lavoratori garantendo in particolare quelli delle fasce più deboli, infatti l'articolo 1 della Costituzione della Repubblica Italiana recita:

«L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro.»

Il legislatore nell'enucleare l'articolo dunque ha voluto dar grande risalto al concetto di lavoro quale elemento fondante dello Stato. Altre importanti disposizioni costituzionali sono:

  • L'art. 4 sancisce che " La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società".
  • L'art. 31 La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.
  • L'art. 35 tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni curandone anche la formazione e l'elevazione professionale.
  • L'art. 36 sancisce il diritto del lavoratore ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.
  • L'art. 37 estende alla donna gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Il codice civile all'art. 2110 tutela anche il periodo di gravidanza e di puerperio
  • L'art. 38 tutela l'assistenza sociale e le forme di previdenza.
  • Il diritto di sciopero è garantito dall'art. 40 ed è regolato dalle leggi.
  • L'art. 41 è un crocevia nel quale si incontrano le esigenze del capitale e la sicurezza nel lavoro: l'iniziativa economica privata è libera, ma non può recare danno alla sicurezza, alla libertà e alla dignità umana. L'art. 2087 del codice civile stabiliva già l'obbligo di sicurezza del datore di lavoro[9].
  • L'art. 46 prevede, ai fini dell'elevazione economica e sociale del lavoro, il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende secondo quanto stabilito dalle leggi.

La Costituzione demanda inoltre la possibilità ai sindacati dei lavoratori di stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce. (Art. 39)

La disciplina generale del lavoro oggi modifica

La disciplina fondamentale del lavoro è contenuta nel codice civile italiano, ad esempio ai sensi dell'art. 2094 c.c. è prestatore del lavoro subordinato chi si obbliga dietro retribuzione a prestare nell'impresa il proprio lavoro che può essere intellettuale o manuale. In altre parole nel lavoro subordinato è presente una soggezione del lavoratore alle decisioni e agli ordini del datore di lavoro. Tuttavia la nozione codicistica non basta da sola a qualificare e circoscrivere il rapporto subordinato nel suo concreto atteggiarsi. In dottrina si fa rilevare l'allargamento dell'area riconosciuta come subordinata da parte della giurisprudenza come fenomeno socioeconomico[10].

Altre norme importanti sono:

  • La legge n. 604 del 15 luglio 1966 sulla disciplina dei licenziamenti individuali la cui validità è subordinata all'esistenza di una giusta causa o di un giustificato motivo.
  • Con una normativa organica è entrato in vigore il cosiddetto Statuto dei lavoratori con la legge n. 300 del 1970.
  • Legge n.1204 del 30 dicembre 1971[11] sancisce la "Tutela delle lavoratrici madri"
  • La legge n. 533 dell'11 agosto 1973 ha introdotto la disciplina delle controversie individuali in materia di lavoro e di previdenza e assistenza obbligatoria. La procedura per rivendicare davanti all'autorità giudiziaria il riconoscimento di un diritto è stata costruita con il rito del lavoro e il Giudice specializzato del lavoro[12].
  • La legge n. 125 del 10 aprile 1991 stabilisce le "azioni positive per la realizzazione della parità uomo-donna nel lavoro".(art.1,co.1)[13]
  • I provvedimenti che introducono una disciplina speciale per il lavoro a distanza, detto anche lavoro agile.
  Lo stesso argomento in dettaglio: Telelavoro.

I lavori atipici modifica

Con l'entrata in vigore della cosiddetta legge Biagi sono stati disciplinati i lavori atipici e la flessibilità nel lavoro. In realtà la legge è impropriamente così definita in quanto si tratta solo di una legge delega al governo, il D. Lgs. n. 276 del 2003.

In particolare nelle forme di flessibilità introdotte dalla nuova normativa trovano applicazione:[14]

Altri lavori modifica

Altre forme di lavoro, alcune molto più diffuse di quello che si pensa superficialmente, sono:

Sinonimi, derivati e classificazioni modifica

  Lo stesso argomento in dettaglio: Classificazione dei lavoratori in Italia.

Il lavoro subordinato è anche denominato impiego, da cui discende il termine impiegato. Quest'ultimo termine, tuttavia è spesso utilizzato per indicare una specifica categoria di lavoratore che generalmente include lavori d'ufficio (contabilità, fatturazione, amministrazione, design, pianificazione, inserimento dati e così via), spesso in contrapposizione a quella di operaio (lavori quasi sempre legati alla manualità). Altre categorie, pressoché legate alla gerarchia, responsabilità e retribuzione sono i quadri e i dirigenti.

Una vecchia consuetudine, che prevedeva la trascrizione nel libretto di lavoro, distingueva l'impiegato di concetto dall'impiegato di complemento. Un'altra consuetudine, tipica di ambienti industriali, distingue il lavoro intellettuale, dove prevale la capacità mentale, dal lavoro fisico, dove prevale la capacità fisica. Ancora nella terminologia industriale, quando ci si riferisce al lavoro come tempo e costo impiegato dai lavoratori per le attività produttive si utilizza il termine manodopera. Nella moderna terminologia aziendale, in ottica di gestione per processi in cui si contrappongono le risorse in entrata, con i risultati in uscita, per riferirsi ai lavoratori, si utilizza il termine risorse umane (pur restando in auge l'altisonante termine "maestranze" utilizzato spesso nelle comunicazioni dalle aziende alla totalità dei lavoratori). In tal modo si distinguono dalle risorse materiali e immateriali.

Estensione del termine nell'uso comune modifica

  • L'opera che si sta creando, costruendo o eseguendo. Può essere un'opera d'arte, un brano musicale, un testo scritto, ecc.
  • Il luogo dove si svolge l'attività di lavoro.
  • Al plurale, la locuzione lavori pubblici indica opere di pubblica utilità finanziate e gestite dallo Stato o da enti pubblici territoriali.

Il lavoro in Italia modifica

 
Dati Istat
Situazione lavorativa degli italiani tra i 15 e i 64 anni nel 2023
Territorio Condizione.professionale Totale
Abruzzo disoccupati 48.175
Abruzzo forze lavoro potenziali 40.234
Abruzzo non cercano e non disponibili 221.321
Abruzzo occupati 484.450
Basilicata disoccupati 18.184
Basilicata forze lavoro potenziali 35.194
Basilicata non cercano e non disponibili 106.008
Basilicata occupati 181.324
Calabria disoccupati 100.189
Calabria forze lavoro potenziali 145.882
Calabria non cercano e non disponibili 404.633
Calabria occupati 514.649
Campania disoccupati 320.763
Campania forze lavoro potenziali 450.478
Campania non cercano e non disponibili 1.261.843
Campania occupati 1.625.366
Emilia-Romagna disoccupati 102.185
Emilia-Romagna forze lavoro potenziali 80.464
Emilia-Romagna non cercano e non disponibili 625.732
Emilia-Romagna occupati 1.966.991
Friuli-Venezia Giulia disoccupati 24.504
Friuli-Venezia Giulia forze lavoro potenziali 21.689
Friuli-Venezia Giulia non cercano e non disponibili 181.251
Friuli-Venezia Giulia occupati 504.153
Lazio disoccupati 172.616
Lazio forze lavoro potenziali 153.988
Lazio non cercano e non disponibili 980.640
Lazio occupati 2.330.324
Liguria disoccupati 41.253
Liguria forze lavoro potenziali 27.887
Liguria non cercano e non disponibili 215.477
Liguria occupati 615.983
Lombardia disoccupati 207.735
Lombardia forze lavoro potenziali 166.828
Lombardia non cercano e non disponibili 1.596.607
Lombardia occupati 4.349.944
Marche disoccupati 29.059
Marche forze lavoro potenziali 23.647
Marche non cercano e non disponibili 250.009
Marche occupati 615.189
Molise disoccupati 9.967
Molise forze lavoro potenziali 13.759
Molise non cercano e non disponibili 52.105
Molise occupati 104.625
Piemonte disoccupati 103.135
Piemonte forze lavoro potenziali 66.918
Piemonte non cercano e non disponibili 664.277
Piemonte occupati 1.770.840
Provincia Autonoma Bolzano / Bozen disoccupati 3.351
Provincia Autonoma Bolzano / Bozen forze lavoro potenziali 4.173
Provincia Autonoma Bolzano / Bozen non cercano e non disponibili 82.285
Provincia Autonoma Bolzano / Bozen occupati 250.243
Provincia Autonoma Trento disoccupati 8.635
Provincia Autonoma Trento forze lavoro potenziali 9.643
Provincia Autonoma Trento non cercano e non disponibili 81.387
Provincia Autonoma Trento occupati 240.993
Puglia disoccupati 171.500
Puglia forze lavoro potenziali 185.167
Puglia non cercano e non disponibili 856.012
Puglia occupati 1.271.332
Sardegna disoccupati 63.057
Sardegna forze lavoro potenziali 101.952
Sardegna non cercano e non disponibili 272.909
Sardegna occupati 556.017
Sicilia disoccupati 247.275
Sicilia forze lavoro potenziali 429.484
Sicilia non cercano e non disponibili 1.022.561
Sicilia occupati 1.350.834
Toscana disoccupati 90.298
Toscana forze lavoro potenziali 56.153
Toscana non cercano e non disponibili 534.311
Toscana occupati 1.575.127
Trentino Alto Adige / Südtirol disoccupati 11.986
Trentino Alto Adige / Südtirol forze lavoro potenziali 13.816
Trentino Alto Adige / Südtirol non cercano e non disponibili 163.672
Trentino Alto Adige / Südtirol occupati 491.236
Umbria disoccupati 24.730
Umbria forze lavoro potenziali 23.207
Umbria non cercano e non disponibili 135.295
Umbria occupati 339.351
Valle d'Aosta / Vallée d'Aoste disoccupati 2.505
Valle d'Aosta / Vallée d'Aoste forze lavoro potenziali 2.035
Valle d'Aosta / Vallée d'Aoste non cercano e non disponibili 18.794
Valle d'Aosta / Vallée d'Aoste occupati 53.533
Veneto disoccupati 96.903
Veneto forze lavoro potenziali 55.607
Veneto non cercano e non disponibili 717.587
Veneto occupati 2.189.899
 
Dati Istat
Serie storiche di italiani occupati, disoccupati e inattivi tra i 15 e i 64 anni dal 2004 al 2022
Condizione.professionale Anno Totale
disoccupati 2004 1.948.304
disoccupati 2005 1.882.027
disoccupati 2006 1.658.912
disoccupati 2007 1.486.124
disoccupati 2008 1.664.221
disoccupati 2009 1.917.247
disoccupati 2010 2.073.513
disoccupati 2011 2.081.773
disoccupati 2012 2.710.408
disoccupati 2013 3.069.999
disoccupati 2014 3.216.439
disoccupati 2015 2.998.682
disoccupati 2016 2.967.443
disoccupati 2017 2.862.566
disoccupati 2018 2.695.456
disoccupati 2019 2.525.237
disoccupati 2020 2.288.142
disoccupati 2021 2.348.292
disoccupati 2022 2.008.963
totale inattivi 2004 14.346.576
totale inattivi 2005 14.488.413
totale inattivi 2006 14.393.246
totale inattivi 2007 14.511.062
totale inattivi 2008 14.402.840
totale inattivi 2009 14.847.785
totale inattivi 2010 14.993.254
totale inattivi 2011 14.996.074
totale inattivi 2012 14.440.585
totale inattivi 2013 14.471.566
totale inattivi 2014 14.139.612
totale inattivi 2015 13.991.844
totale inattivi 2016 13.541.815
totale inattivi 2017 13.278.049
totale inattivi 2018 13.133.934
totale inattivi 2019 13.038.800
totale inattivi 2020 13.788.369
totale inattivi 2021 13.328.350
totale inattivi 2022 12.844.586
occupati 2004 21.961.533
occupati 2005 22.000.538
occupati 2006 22.324.684
occupati 2007 22.454.701
occupati 2008 22.646.000
occupati 2009 22.146.588
occupati 2010 21.961.497
occupati 2011 22.036.833
occupati 2012 21.890.776
occupati 2013 21.420.225
occupati 2014 21.457.896
occupati 2015 21.634.191
occupati 2016 21.937.636
occupati 2017 22.161.385
occupati 2018 22.332.614
occupati 2019 22.442.714
occupati 2020 21.721.017
occupati 2021 21.849.197
occupati 2022 22.412.480

Note modifica

  1. ^ Dizionario Enciclopedico Italiano. Istituto della Enciclopedia Italiana, Vol. VI, Voci Lavoratore, Lavoro
  2. ^ Il lavoro parasubordinato, Santoro Passarelli G., Franco Angeli, 1979
  3. ^ La grande trasformazione.Le origini economiche e politiche della nostra epoca, 1974, 2010, pag. 93, traduzione di Roberto Vigevani, Einaudi, Torino, ISBN 978 88 06 20560 7
  4. ^ Vita activa. La condizione umana,pag.4 traduzione di S.Finzi, Milano, Bompiani, 1997, ISBN 978 8845222948.
  5. ^ Thomas Malthus, Principi di economia politica, 1976, pag.32, Isedi, Milano
  6. ^ ibid. Dizionario Enciclopedico Italiano. Istituto della Enciclopedia Italiana, Vol. VI, Voce Lavoro, pp. 748-749
  7. ^ Il lavoro autonomo. Contratto d'opera e professioni intellettuali, Perulli A., Giuffré, 1996 p. 177 ss.
  8. ^ Diritto del lavoro. 2. Il rapporto di lavoro subordinato, Carinci, De Luca Tamajo, Tosi, Treu, UTET, pp. 27 ss.
  9. ^ ibid. Diritto del lavoro. 2. Il rapporto di lavoro subordinato, pp. 305 ss.
  10. ^ Prospettive del Diritto del lavoro per gli anni '80, Giugni G., Giuffré, 1983
  11. ^ Pubblicata nella Gazz. Uff. 18 gennaio 1972, n. 14
  12. ^ ex plurimis, La tutela dei diritti nel processo del lavoro, I. I diritti individuali nel processo di cognizione, AA. VV., dell'Olio M. (a cura di), contributi di Ferrari P. e Piccinini I., Giappichelli, 2006, Terza edizione
  13. ^ Rimozione degli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra uomini e donne.
  14. ^ Copia archiviata (PDF), su lavoro.gov.it. URL consultato il 20 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2011).

Bibliografia modifica

  • Dizionario Enciclopedico Italiano. Istituto della Enciclopedia Italiana, Vol. VI, Voci Lavoratore, Lavoro
  • Il lavoro parasubordinato, Santoro Passarelli G., Franco Angeli, 1979
  • Diritto del lavoro. 2. Il rapporto di lavoro subordinato, Carinci F., De Luca Tamajo R., Tosi P., Treu T., UTET, Quarta edizione 1998, Ristampa 2000
  • Il lavoro autonomo. Contratto d'opera e professioni intellettuali, Perulli A., Giuffré, 1996
  • L'uomo e il lavoro nella nuova società, Zampetti P.L., Rusconi, 1984
  • Subordinazione e diritto del lavoro. Problemi storico-critici, Spagnuolo Vigorita L., Morano, 1967
  • Accornero A., Lavoro flessibile: cosa pensano davvero imprenditori e manager, Ediesse, Roma, 2001
  • La tutela dei diritti nel processo del lavoro, I. I diritti individuali nel processo di cognizione, AA. VV., dell'Olio M. (a cura di), contributi di Ferrari P. e Piccinini I., Giappichelli, 2006, Terza edizione
  • Angioni, G., Il sapere della mano. Saggi di antropologia del lavoro, Sellerio, Palermo, 1986
  • Leroi-Gourhan, A., Ambiente e tecniche, Jaka Book, Milano, 1994
  • (ITEN) Mirella Giannini e Donatella Imparato, Telelavoro ed efficienza produttiva : la gestione e la regolazione dei rapporti di telelavoro, in Economia & lavoro: revista quadrimestrale di politica economica, sociologia e relazioni industriali., vol. 34.2000, Roma, Venezia, Carocci, 2000, pp. 81-98, ISSN 0012-978X (WC · ACNP), OCLC 473982293 (archiviato il 28 ottobre 2018).
  • Cesare Grisi, Fine del Lavoro. Senso del Lavoro e della Vita al tempo della Contro-Evoluzione Etica e superamento del principio economico, Roma, Alpes Italia, 2023.

Voci correlate modifica

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 1472 · LCCN (ENsh90004091 · GND (DE4002567-6 · BNE (ESXX524430 (data) · BNF (FRcb119715347 (data) · J9U (ENHE987007534548505171 · NDL (ENJA00569592