Leonardo Alighieri

figlio di Dante II Alighieri e membro del Consiglio della città di Verona

Leonardo Alighieri (Verona, 1395Verona, 1441) è stato un nobile e politico italiano, figlio di Dante II Alighieri e quindi bisnipote del poeta Dante[1].

Biografia modifica

Figlio di Dante II e di Costanza Maccaccaro, nacque nel 1395 e, appena diciannovenne, sedette nel Consiglio della città di Verona[2]. Oltre all'attività politica, aiutò il padre Dante a migliorare e a far fruttare i possedimenti che suo nonno Pietro aveva acquistato intorno a Verona, specie a Gargagnago in Valpolicella[3]. Secondo Pietro Fraticelli, dantista e libraio fiorentino (1803-1866), Leonardo nel 1430[4] andò a Firenze insieme ad altri veronesi per conoscere meglio le proprie radici e la storia del suo bisavolo, accompagnato in questo tour cittadino dall'umanista e cancelliere Leonardo Bruni. Questi, nella sua Vita di Dante del 1436, racconta alla conclusione che:

«Né è molto tempo, che Lionardo antedetto venne a Firenze con altri giovani veronesi, bene in punto e onoratamente; e me venne a visitare, come amico della memoria del suo proavo Dante; ed io gli mostrai le case di Dante e de' suoi antichi, e diegli notizia di molte cose a lui incognite, per essersi stranato lui e i suoi della patria. E così la Fortuna questo mondo gira, e permuta gli abitatori col volgere di sue rote.»

Sposatosi con Jacopa di messere Gabriele Della Verità[5], fece testamento il 17 settembre 1439 nominando i due figli ancora minorenni, Giovanni e Pietro quali suoi eredi universali sotto la tutela della madre e del notaio Cendrata[6]. Morì nel 1441[7], venendo sepolto nel monastero della chiesa di Santa Anastasia di Verona[8].

Discendenza modifica

Dal matrimonio con Jacopa Della Verità Leonardo ebbe 5 figli:

  • Chiara
  • Elisabetta
  • Costanza
  • Giovanni (1427-1445)[9]
  • Pietro

Note modifica

  1. ^ La voce è costruita su quella elaborata da Serego Alighieri nell'Enciclopedia dantesca
  2. ^ Cavattoni, p. 360.
  3. ^ Piattoli.
  4. ^ Per la biografia, cfr. Izzi. Fraticelli è ricordato da Cavattoni, p. 360
  5. ^ Dante e il suo secolo, p. 74.
  6. ^ Serego Alighieri e Cavattoni, p. 361
  7. ^ Serego Alighieri.
  8. ^ Cavattoni, p. 361 e Serego Alighieri
  9. ^ Gli estremi cronologici sono ricavati daCavattoni, p. 361; Dante e il suo secolo, p. 74; Serego Alighieri

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica

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