Leopoldo Guglielmo d'Austria
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Leopoldo Guglielmo d'Asburgo arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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Ritratto dell’arciduca Leopoldo Guglielmo d’Asburgo (Opera di Frans Luycx) | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 5 gennaio 1614 a Wiener Neustadt |
Deceduto | 20 novembre 1662 (48 anni) a Vienna |
Leopoldo Guglielmo d'Asburgo | |
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Ritratto in Armatura dell’Arciduca Leopoldo Guglielmo d'Asburgo (David Teniers il Giovane), opera conservata presso il Kunsthistorisches Museum | |
Nascita | Wiener Neustadt, 5 gennaio 1614 |
Morte | Vienna, 20 novembre 1662 |
Luogo di sepoltura | Chiesa dei Cappuccini |
Etnia | Tedesco |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Forza armata | Armata delle Fiandre |
Arma | Cavalleria, Fanteria |
Grado | Feldmaresciallo del Sacro Romano Impero |
Guerre | Guerra dei trent'anni |
Battaglie |
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Comandante di | Alfonso Perez de Vivero |
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Leopoldo Guglielmo d'Asburgo, arciduca d'Austria (Wiener Neustadt, 5 gennaio 1614 – Vienna, 20 novembre 1662), è stato un militare, vescovo cattolico e collezionista d'arte austriaco, dal 1641 ricoprì la carica di Gran Maestro dell'Ordine Teutonico e dal 1647 al 1656 ricoprì la carica di governatore dei Paesi Bassi spagnoli.
BiografiaModifica
I primi anniModifica
Egli era il figlio minore dell'Imperatore Ferdinando II d'Asburgo e di sua moglie Maria Anna di Baviera, figlia a sua volta di Guglielmo V di Baviera. Leopoldo Guglielmo era inoltre fratello dell'Imperatore Ferdinando III d'Asburgo (1608–1657).
Sin dalla gioventù, Leopoldo Guglielmo prestò servizio come militare combattendo nella Guerra dei Trent'anni in Svezia ed in Boemia sebbene il padre lo avesse prescelto essenzialmente per indirizzarlo alla carriera ecclesiastica. Con l'influenza del potente genitore, in breve tempo, egli riuscì a ottenere un gran numero di episcopati nei territori dell'Impero o a divenirne amministratore apostolico: tra questi ricordiamo Halberstadt (1628–1648), Passau (1625–1662), Breslavia (1656–1662), Olmütz (1637–1662) e Strasburgo (1626–1662). Nel 1635 papa Urbano VIII gli conferì inoltre l'Arcidiocesi di Brema, ma a causa dei suoi impegni bellici egli non poté mai di fatto occuparne la sede.
Durante la guerra franco-spagnola del (1635-59), Leopoldo Guglielmo guidò le forze dei Paesi Bassi spagnoli che persero la Battaglia di Lens nel 1648 nel tentativo di riprendere possesso della città. La rivincita avvenne nel 1652 quando riuscì a scacciare un pesante contrattacco francese e un ruolo notevole lo ebbe anche in Catalogna.
Patrono delle artiModifica
Quando assunse il governo dei Paesi Bassi spagnoli, Leopoldo Guglielmo iniziò la propria vera passione per le arti, divenendo un accanito collezionista di opere e chiamando a sé molti pittori soprattutto fiamminghi come David Teniers il Giovane che nominò suo curatore d'arte. Col titolo di "ayuda de camara," Teniers si preoccupò di riempire la residenza dell'arciduca a Bruxelles dei migliori quadri a partire dal 1647. Immense somme vennero spese per l'acquisizione delle opere tra le quali citiamo quadri di Frans Snyders, Pieter Snayers, Daniel Seghers, Peter Franchoys, Frans Wouters, Jan van den Hoecke, Pieter Thijs, e altri. Nella collezione entrarono anche moltissimi quadri di autori italiani (oggi conservati al Kunsthistoriches Museum di Vienna) giunti a Leopoldo Guglielmo dalla collezione che era appartenuta al defunto Carlo I d'Inghilterra ed a George Villiers, I duca di Buckingham. Per l'acquisizione di queste opere, egli nominò il pittore britannico John Michael Wright a suo rappresentante in Inghilterra. Il Theatrum Pictorium, pubblicato nel 1660 a cura di David Teniers il Giovane, è una raccolta di 245 incisioni originali, tratte da dipinti della sua collezione.
Quando Leopoldo fece ritorno a Vienna si portò appresso anche tutta la propria collezione, fondando il primo nucleo della galleria arciducale che passò poi a suo nipote Leopoldo I d'Asburgo.
Alla sua morte, venne designato come suo successore il nipote Carlo Giuseppe, che però morì di lì a poco in giovane età.
AscendenzaModifica
OnorificenzeModifica
Gran Maestro e Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Teutonico | |
StemmaModifica
Image | Stemma | |
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Leopoldo Guglielmo d'Austria Arciduca d'Austria, Vescovo Inquartato, I rosso al leone rampante d'argento, con la coda biforcata e incrociata a salterio, armato, linguato e coronato d'oro (per la Boemia); II barrato di otto, di rosso e d'argento (per Ungheria); III in palo, a destra di rosso troncato d'argento (per l'Austria), a sinistra bandato di sei d'oro e d'azzurro, alla bordura di rosso (per il Ducato di Borgogna); IV gran-quartato 1° e 4° rosso a tre castelli turriti d'oro (per la Castiglia), 2° e 3° d'argento al leone rampante di porpora armato, linguato e coronato d'oro (per il León). Lo scudo, accollato a una croce astile patriarcale d'oro, posta in palo, è timbrato da un cappello con cordoni e nappe di verde. Le nappe, in numero di dodici, sono disposte sei per parte, in cinque ordini di 1, 2, 3. Dietro allo scudo sono presenti le insegne da principe del Sacro Romano Impero. |
Image | Stemma | |
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Leopoldo Guglielmo d'Austria Gran Maestro dell'Ordine Teutonico Inquartato, I rosso al leone rampante d'argento, con la coda biforcata e incrociata a salterio, armato, linguato e coronato d'oro (per la Boemia); II barrato di otto, di rosso e d'argento (per Ungheria); III in palo, a destra di rosso troncato d'argento (per l'Austria), a sinistra bandato di sei d'oro e d'azzurro, alla bordura di rosso (per il Ducato di Borgogna); IV gran-quartato 1° e 4° rosso a tre castelli turriti d'oro (per la Castiglia), 2° e 3° d'argento al leone rampante di porpora armato, linguato e coronato d'oro (per il Leon). Lo scudo è timbrato da un cappello di nero con cordoni e nappe di bianco. Le nappe, in numero di dodici, sono disposte sei per parte, in tre ordini di 1, 2, 3. Dietro allo scudo sono presenti una spada ed un pastorale. |
Altri progettiModifica
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Collegamenti esterniModifica
- (EN) David M. Cheney, Leopoldo Guglielmo d'Austria, in Catholic Hierarchy.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 72188987 · ISNI (EN) 0000 0001 2139 1096 · Europeana agent/base/156078 · LCCN (EN) n85196888 · GND (DE) 118727664 · BNF (FR) cb150018996 (data) · BNE (ES) XX893455 (data) · ULAN (EN) 500289108 · BAV (EN) 495/34894 · CERL cnp00398999 · WorldCat Identities (EN) lccn-n85196888 |
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