Leucopeza semperi

specie di uccello
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La parula di Semper (Leucopeza semperi P. L. Sclater, 1876) è un parulide estremamente raro o possibilmente estinto endemico di Saint Lucia, un'isola delle Piccole Antille[3].

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Parula di Semper
Illustrazione di Joseph Smit
Stato di conservazione
Critico[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Passeriformes
Sottordine Oscines
Infraordine Passerida
Superfamiglia Passeroidea
Famiglia Parulidae
Genere Leucopeza
P. L. Sclater, 1876
Specie L. semperi
Nomenclatura binomiale
Leucopeza semperi
P. L. Sclater, 1876[2]

Il nome comune e quello binomiale latino commemorano il Reverendo John E. Semper, un ornitologo amatoriale vissuto a Santa Lucia[4].

Descrizione modifica

Questa specie misurava circa 14,5 cm di lunghezza. Il piumaggio degli adulti era grigio scuro sulle regioni superiori e bianco-grigiastro su quelle inferiori; le lunghe zampe erano color giallo chiaro. Gli esemplari immaturi avevano le regioni superiori grigio-brunastre e quelle inferiori color camoscio. Viveva nel sottobosco delle foreste montane e delle foreste pigmee. Il richiamo consisteva in un rumoroso tuck-tick-tick-tuck. Non conosciamo nulla riguardo alla sua ecologia, ma probabilmente nidificava al suolo.

Conservazione modifica

Nel XIX secolo era piuttosto numerosa, ma nel XX secolo sono state registrate solo poche segnalazioni della presenza di questa specie. Secondo l'ornitologo delle Indie Occidentali James Bond, l'ultimo esemplare venne catturato sulla cima del Piton Flores nel 1934, mentre un altro esemplare venne avvistato nel marzo 1947 tra il Piton Lacombe e il Piton Canaries[5]. L'ultimo avvistamento confermato risale al 1961. Malgrado i successivi avvistamenti del 1965, 1972, 1989, 1995 e 2003 non siano stati confermati, vi è ancora una debole speranza che la specie sopravviva tuttora, in quanto l'ambiente in cui viveva è rimasto ancora in gran parte incontaminato. Una delle cause del suo declino è stata probabilmente l'introduzione delle manguste. In quanto tale specie probabilmente nidificava al suolo, essa sarebbe stata una facile preda per questi carnivori. Un'altra causa potrebbe essere stata la distruzione dell'habitat.

Note modifica

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Leucopeza semperi, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ P. L. Sclater, On some additional Species of Birds from St. Lucia, West Indies, in Proceedings of the Zoological Society of London, pp. 13-14.
  3. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Parulidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato l'11 maggio 2014.
  4. ^ Bo Beolens and Michael Watkins, Whose Bird? Men and Women Commemorated in the Common Names of Birds, London, Christopher Helm, 2003, p. 307.
  5. ^ James Greenway (1967): Extinct and Vanishing Birds of the World

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