Associazione Pallacanestro Udinese
Associazione Pallacanestro Udinese Pallacanestro ![]() | |||
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Segni distintivi | |||
Uniformi di gara
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Colori sociali | ![]() | ||
Dati societari | |||
Città | Udine | ||
Nazione | ![]() | ||
Confederazione | FIBA Europe | ||
Federazione | FIP | ||
Fondazione | 1944 | ||
Scioglimento | 1996 | ||
Rifondazione | 1992 | ||
Scioglimento | 1996 | ||
Denominazione | Associazione Pallacanestro Udinese (1944-1992) Libertas Udine (1992-1996) | ||
Impianto | PalaCarnera (3,850 posti) | ||
L'Associazione Pallacanestro Udinese è stata una società di pallacanestro italiana, nata nel 1944 e definitivamente scomparsa nel 1996.
La storia modifica
Nacque il 20 febbraio 1944 sotto la presidenza del dott. Renato Migliorini. Il campo di gioco era il "Piccolo Stadio" in via dell'Ospedale Vecchio, su un fondo in terra battuta, con le strutture realizzate utilizzando del legname messo a disposizione da un appassionato e del ferro ottenuto riutilizzando vecchie rotaie donate da alcuni ferrovieri. Nel 1957 la squadra si trasferì nel nuovo palasport al coperto "Marangoni".
Nella stagione 1952-53 l'A.P.U. vinse il suo girone in serie C e venne promossa per la prima volta in serie B (allora la terza serie), per poi retrocedere l'anno dopo ed essere ripromossa immediatamente la stagione successiva. Nel 1957 arriva anche la promozione in serie A (seconda serie).
Il 1965 è l'anno della svolta con l'arrivo della Snaidero, inizialmente solo come sponsor, successivamente anche nella proprietà nella persona di Rino Snaidero: l'arancione diventa il nuovo colore sociale.
Nel 1967 arriva finalmente la tanto agognata promozione in serie A e nel 1970 il palasport Carnera diventa definitivamente il nuovo campo di gioco. Nel 1976-77 la Snaidero finisce ultima in regular-season e nella poule salvezza, dopo 9 vittorie iniziali, 3 sconfitte consecutive la condannano alla retrocessione: ha così fine l'era di Rino Snaidero, sostituito dal figlio Dario. Dopo due deludenti stagioni in A2, la Snaidero decide di uscire definitivamente la società, dopo ben 15 anni di proprietà.
Nella stagione 1983-84, trascinata da Dražen Dalipagić, l'A.P.U. targata Gedeco 5-3-5 torna in serie A1, ma retrocederà l'anno successivo. Nel 1985-86 guidata da Claudio Bardini ottenne la promozione in A1 disputando anche i play off, dove venne eliminata negli ottavi dall'Olimpia Milano. La storia dell'A.P.U. finisce nel 1992: il 2 aprile gioca e vince la sua ultima partita, 116-108 contro la Breeze Milano, e retrocede in serie B dopo 24 anni di massima serie. La proprietà passo ai Querci che prima la trasformarono in Pallacanestro Udinese srl e poi in Libertas Udine, rilevando i diritti di Modena per tornare in A2. Ma come era avvenuto a Livorno (e sempre per mano dei Querci) con la nascita del Libertas Pallacanestro Livorno, anche ad Udine le società eredi dell'A.P.U. non si radicarono mai con la stessa forza nel tessuto sociale, nemmeno con il ritorno nella proprietà della famiglia Snaidero, nella figura di Edi Snaidero, figlio del Cavalier Rino.
Nei suoi 48 anni di storia, l'A.P.U. ha partecipato a 25 campionati di serie A, vincendo anche un titolo juniores, e a 11 campionati femminili, vincendo tre scudetti.
Erede storica è stata la Pallalcesto Amatori Udine, che ha partecipato a 9 campionati di Serie A, giungendo tre volte ai play-off scudetto.
Nel 2014-15 la Amici Pallacanestro Udinese, che si ispira alla storica A.P.U. e mantiene lo stesso acronimo, partecipa alla Serie B e dalla stagione 2016-17 gioca in Serie A2.
Cronistoria modifica
Cronistoria dell'Associazione Pallacanestro Udine | |
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Altri progetti modifica
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Collegamenti esterni modifica
- Scheda sulla Associazione Pallacanestro Udinese della Lega Basket
- Roberto Meroi ''60 anni di basket a Udine'' Ribis Editore 1993