Lithophaga lithophaga

specie di mollusco

Il dattero di mare (Lithophaga lithophaga) è un mollusco bivalve della famiglia Mytilidae.

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Dattero di mare
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa Bilateria
Phylum Mollusca
Subphylum Conchifera
Classe Bivalvia
Sottoclasse Pteriomorphia
Ordine Mytiloida
Famiglia Mytilidae
Genere Lithophaga
Specie L. lithophaga
Nomenclatura binomiale
Lithophaga lithophaga
Linnaeus, 1758
Sinonimi

Lithodomus dactylus (G. B. Sowerby I, 1824)
Lithodomus inflatus (Requien, 1848)
Lithodomus lithophagus (Linnaeus, 1758)
Lithodomus lithophagus var. minor
(Pallary, 1900)
Lithophaga mytuloides (Röding, 1798)
Lithophagus communis
(Megerle von Mühlfeld, 1811)
Mytilus lithophagus (Linnaeus, 1758)
Mytilus lythophagus (Salis Marschlins, 1793)
(errore ortografico)
(Fonte: WoRMS)

Descrizione modifica

Si insedia all'interno di rocce calcaree o conchiglie più grosse corrodendole mediante delle secrezioni acide che secerne da apposite ghiandole. La sua crescita è estremamente lenta, e per raggiungere la lunghezza di 5 cm, sono necessari dai 15 ai 35 anni.

Pesca modifica

Il suo consumo, la detenzione, il commercio e la pesca sono vietati in tutti gli stati dell'Unione europea ai sensi dell'art. 8 del Regolamento (CE) 1967/2006. In Italia, già il DM 16 ottobre 1998 vietava tutte queste attività: "… Considerato che gli istituti scientifici incaricati di effettuare studi in materia hanno evidenziato che le attività di pesca della L. lithophaga e del Pholas dactylus (dattero bianco) provoca alterazione ai fondali rocciosi con distruzione di biocenosi;…Decreta:

  1. Il divieto di raccolta di molluschi litofagi con l'impiego di martelli pneumatici o di altri attrezzi a percussione, stabilito dal regolamento CE 1626/94 del 27 giugno 1994, è esteso, in tutte le coste italiane, con il divieto di pesca del dattero di mare e del dattero bianco con qualsiasi attrezzo.
  2. È prorogato al 30/9/2007 il divieto di detenzione e commercio del dattero di mare e del dattero bianco di cui al DM 26 settembre 1996, in quanto per la loro pesca vengono seriamente danneggiate le costiere calcaree[1], tra le quali quelle della penisola sorrentina e del golfo della Spezia."

Tuttavia, in alcuni casi la pesca di frodo continua ad essere praticata[2][3][4]. Per soddisfare la richiesta di questo prodotto da parte di coloro che lo apprezzano dal punto di vista gastronomico, si stanno tentando diversi progetti di allevamento, in cui i datteri verranno messi a dimorare in appositi blocchi di cemento, la cui distruzione al momento della raccolta non causerà alcun danno ecologico o paesaggistico.[5]

Note modifica

  1. ^ Vedi anche il dossier informativo Archiviato il 19 novembre 2009 in Internet Archive. di Legambiente.
  2. ^ Arrestato a Napoli pescatore di frodo con un centinaio di datteri di mare [collegamento interrotto], su Rai News 24, 6 novembre 2008. URL consultato il 6 novembre 2008.
  3. ^ Sorpresi a pescare datteri, denunciati, ANSA. URL consultato il 13 settembre 2014.
  4. ^ F.N, Napoli, maxi blitz contro i pescatori di datteri di mare: 21 misure cautelari, su Corriere del Mezzogiorno, 28 luglio 2021. URL consultato il 29 luglio 2021.
  5. ^ http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/04/12/in-arrivo-primi-datteri-di-mare-da.html

Bibliografia modifica

  • Egidio Trainito, Atlante di flora e fauna del Mediterraneo, 2004ª ed., Milano, Il Castello, 2004, ISBN 88-8039-395-2.
  • Egidio Trainito, Mauro Doneddu, Conchiglie del Mediterraneo, 2005ª ed., Milano, Il Castello, 2005, ISBN 88-8039-449-5.

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