Locomotiva FS E.666

La locomotiva elettrica gruppo E.666 è un progetto sviluppato dal Servizio Materiale e Trazione delle Ferrovie dello Stato intorno alla fine degli anni sessanta nell'ambito dei piani di rinnovamento e modernizzazione del tempo. Il progetto arrivò solo allo stadio di realizzazione presso le OGR di Foligno del simulacro per le prove in linea, ma venne abbandonato dopo un certo tempo e non ebbe più seguito, anche per i mutati orientamenti direzionali e successivamente a causa dello sviluppo di nuove tecnologie di trazione con le locomotive E.633[1].

FS E.666
Locomotiva elettrica
L'unità simulacro in sosta a Firenze
Anni di progettazione 1960 circa
Anni di esercizio 1960 - 1977
Quantità prodotta 1 prototipo
Costruttore OGR di Foligno
Interperno 4.600 mm
Massa in servizio 114 t
Rodiggio Co'Co'
Diametro ruote motrici 1.250 mm
Rapporto di trasmissione 40/77
Potenza oraria 6.000 kW
Potenza continuativa 5.600 kW
Velocità massima omologata 200 km/h
Alimentazione 3kV CC

Caratteristiche modifica

La locomotiva prevedeva un inedito, per le ferrovie italiane, rodiggio Co'Co', e una potenza assorbita di 6.000 kW, allo scopo di poter trainare, alla velocità di 200 km/h, convogli di composizione superiore a quella ammissibile per le locomotive E.444; avrebbe preso la denominazione di E.666: i suoi motori di trazione e l'apparecchiatura elettrica sarebbero stati unificati con quelli delle E.444.

Il simulacro della locomotiva costruito non era completo di tutte le apparecchiature presenti di solito su una locomotiva elettrica ma era dotato dei serbatoi dell'aria compressa e delle altre apparecchiature indispensabili; venne provato in linea per studiare il comportamento dinamico dei carrelli sperimentali a tre assi, i cui motori venivano alimentati dall'equipaggiamento elettrico di una locomotiva E.444, inizialmente la E.444.016[2], a cui era agganciato[1]. Venne accantonato agli inizi del 1977: effettuò il suo ultimo viaggio il 26 gennaio da Firenze a Foligno (come 289 bis da Firenze a Terontola e come 76526 da Terontola a Foligno); all'inizio dell'estate del 1981 si trovava ancora ricoverato in stazione a Foligno, venne poi trasferito all'interno delle vicine Officine Grandi Riparazioni e demolito nel corso del 1983 fornendo parti di ricambio alle E.444.

Le caratteristiche tecniche della locomotiva:

  • potenza continuativa di 5.600 kW,
  • 6 motori del tipo T 750;
  • massa totale di 114.000 kg;;
  • massa per asse di 19.000 kg;
  • lunghezza tra i respingenti 20.000 mm;
  • diametro delle ruote 1.250 mm;
  • passo tra gli assi esterni del carrello 4.600 mm;
  • rapporto di trasmissione 40/77.
  • Frenatura elettrica reostatica da 200 a 30 km/h.

Riproduzioni fermodellistiche modifica

Il simulacro dell'E.666 e la locomotiva E.444.016 a esso accoppiata sono stati oggetto di riproduzione fermodellistica in scala H0 da parte della ditta ACME nel 2011, in occasione dei suoi primi dieci anni di attività[2].

Note modifica

Bibliografia modifica

  • Carlo Bolognin, Moderne realizzazioni ed orientamenti nello sviluppo del materiale mobile ferroviario (1), in Ingegneria ferroviaria, vol. 28, n. 10, ottobre 1973, pp.  773–775.
  • Carlo Bolognin, Moderne realizzazioni ed orientamenti nello sviluppo del materiale mobile ferroviario (2), in Ingegneria ferroviaria, vol. 29, n. 1, gennaio 1974, p.  34.
  • (FR) Daniel Caire, Quelques indications sur les locomotives électriques récentes des Chemin de Fer Italiens de l'État, in Chemins de Fer, vol. 1975-1, n. 310, Parigi, Revue de l'Association Française des Amis des Chemins de Fer, gennaio-febbraio 1975, pp.  20-24.
  • (FR) Daniel Caire, Quelques précisions complémentaires sur les nouveaux engins de traction des Chemin de Fer Italiens de l'État, in Chemins de Fer, vol. 1975-4, n. 313, Parigi, Revue de l'Association Française des Amis des Chemins de Fer, luglio-agosto 1975, pp.  152-155.
  • Paolo Mela, Maurizio Cavagnaro, Materiale automotore a 3 kV per la nuova linea Roma-Firenze - Locomotiva elettrica gr. E. 666, in La tecnica professionale, 60 (1977), n. 1, ed. Materiale e Trazione, gennaio 1977, pp.  17-21.
  • Renzo Marini, L'unificazione dei sistemi e le successive vicende dell'elettrificazione, in Le locomotive elettriche delle FS, collana Quaderni FS, nuova serie n. 3, Roma, Ufficio Relazioni Aziendali FS, 1983, pp.  41-43, ISBN non esistente.
  • Marco Cacozza, Il progetto E 666, in Tutto treno, 10 (1997), n. 96, marzo 1997, pp.  28-32, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP).
  • Redazione Modellismo, ACME H0. Simulacro E 666 FS, in Tutto treno, 25 (2012), n. 259, gennaio 2012, pp.  52-53, ISSN 1124-4232 (WC · ACNP).

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