Lonato del Garda

comune italiano
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Lonato del Garda (Lonato fino al 2007, Lunà del Garda[3] o Lonàt del Garda[4] in dialetto bresciano) è un comune italiano di 17 039 abitanti[1] della provincia di Brescia in Lombardia, nella zona del basso lago di Garda. Si trova a poca distanza dalla provincia di Mantova e di Verona.

Lonato del Garda
comune
Lonato del Garda – Stemma
Lonato del Garda – Bandiera
Lonato del Garda – Veduta
Lonato del Garda – Veduta
Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Amministrazione
SindacoRoberto Tardani (centro-destra) dal 15-6-2015 (2º mandato dal 22-9-2020)
Territorio
Coordinate45°27′56.52″N 10°28′29.64″E / 45.4657°N 10.4749°E45.4657; 10.4749 (Lonato del Garda)
Altitudine188 m s.l.m.
Superficie68,2 km²
Abitanti17 039[1] (31-1-2024)
Densità249,84 ab./km²
Frazioni12 comitati di quartiere (vedi elenco)
Comuni confinantiBedizzole, Calcinato, Calvagese della Riviera, Castiglione delle Stiviere (MN), Cavriana (MN), Desenzano del Garda, Padenghe sul Garda, Pozzolengo, Solferino (MN)
Altre informazioni
Cod. postale25017
Prefisso030
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT017092
Cod. catastaleM312 (E667 fino al 2-8-2009)
TargaBS
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Nome abitantilonatesi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Lonato del Garda
Lonato del Garda
Lonato del Garda – Mappa
Lonato del Garda – Mappa
Posizione del comune di Lonato del Garda nella provincia di Brescia
Sito istituzionale

Geografia fisica modifica

Territorio modifica

 
Lido di Lonato del Garda (BS)

Il comune di Lonato del Garda si estende su una superficie di 70,55 km², con un'altezza sul livello del mare che va dai 65 ai 283 metri. Per un breve tratto di circa 350 metri esso si affaccia sul lago di Garda.[5] Il nucleo dell'abitato è composto dalla rocca e dalla basilica di San Giovanni Battista.

Idrografia modifica

Il territorio comunale è percorso dal canale Arnò, derivato dalla Roggia Lonata.[6]

Clima modifica

Origini del nome modifica

Da alcuni il nome Lonato sembra derivante da "Lona", termine di origine celtica con il significato di laghetto o acquitrino. L'origine resta tuttavia vaga, molte sono le ipotesi e non vi è una certezza. Tante però sono state le variazioni prima di arrivare al nome Lonato.

In un diploma di Carlo Magno del 16 luglio 774, con il quale diverse terre bresciane tra cui Lonato vengono donate al monastero di San Martino di Tours, il paese viene chiamato Lionam e così anche in un diploma del 16 giugno 887 di Carlo il Grosso. Non tutti gli studi affermano però che anche Lonato facesse parte delle terre donate.

Nel 909, in una concessione con la quale Berengario permette ai lonatesi di fortificare il paese, il paese è chiamato Lonado.

Molte altre sono le varianti, nel 977 è chiamato Leonado, nel 1109 Lonatus, nel 1167 Lunatus, nel 1884 Papa Lucio III lo chiama Lunadus e Leonadus. Neppure lo stemma può fornire un'idea precisa sull'origine. Alcuni ipotizzano che possa addirittura derivare da Luna per la forma del territorio.

Nel 2007 Lonato diventa "del Garda" vista la vicinanza al lago e per una valorizzazione del territorio.

Storia modifica

 
Le fornaci romane
 
L'ingresso di Napoleone a Lonato in una stampa di Nicolas-Antoine Taunay
  • Si stabilirono, su palafitte, i primi insediamenti umani risalenti all'età del bronzo (1800 anni a.c.). Tale presenza è documentata dai reperti ritrovati nella zona Polada, Lavagnone e Palude Lunga, nel corso di alcune campagne di scavi. Il nome della località Polada, dà il nome all'omonima cultura, diffusa in gran parte dell'Italia settentrionale, risalente all'età del bronzo.
  • Tracce di insediamenti romani esistono nelle località Monte Mario e Pozze.
  • Il paese, distrutto nel 909 dagli Ungari come risulta dal diploma dell'imperatore Berengario, venne ricostruito e fortificato.
  • Tanti e diversi furono i "tutori" o padroni che in epoca storica, a turno e a più riprese, si palleggiarono il possesso di Lonato e lo sfruttarono, prima in quanto territorio compreso nel Municipium di Verona, poi come borgo fortificato o fortezza.
  • Nel 1416 il territorio di Lonato passò sotto la Repubblica di Venezia.
  • Nel 1527 morì a Maguzzano il cardinale Scaramuccia Trivulzio, vescovo della Diocesi di Como.
  • Tra il 3 e il 4 agosto del 1796 fu combattuta la Battaglia di Lonato. L'esercito francese del generale Napoleone Bonaparte sconfisse gli uomini del feldmaresciallo Peter Vitus von Quosdanovich, il giorno seguente francesi e austriaci si scontrarono nuovamente nella Battaglia di Castiglione.
  • Con la vittoria dei franco-piemontesi sugli austriaci a Madonna della Scoperta, nel giugno del 1859, il paese entrò a far parte del Regno d'Italia.

Simboli modifica

Lo stemma è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 14 maggio 1952.[7]

«D'azzurro, al leone d'argento, linguato di rosso, sostenente con la zampa anteriore destra due chiavi d'oro, poste in croce di S. Andrea, con gli ingegni all'insù, e accompagnato in capo da tre gigli di Francia, pure d'oro, ordinati in fascia. Ornamenti esteriori da Città.»

Lo stemma di Lonato raffigura un leone rampante in campo azzurro con due chiavi incrociate nella zampa anteriore destra, in alto tre gigli (concessi da Luigi XII nel 1509)[8]; lo scudo è sormontato dalla corona civica.

Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 25 giugno 1953, è un drappo partito di bianco e d'azzurro.[7]

Onorificenze modifica

«Decreto del presidente della Repubblica»
— 21 novembre 1996

Monumenti e luoghi d'interesse modifica

Architetture religiose modifica

 
La basilica di Lonato
  • Imponente e severa è la basilica dedicata a San Giovanni Battista, la cui costruzione venne iniziata nel 1738 su disegno dell'architetto lonatese Paolo Soratini. L'edificio sorge sui resti di due chiese, erette in successione, la più antica delle quali risale al 1339. Gli altari sono tredici e tutti arricchiti da marmi pregevoli. Di notevole interesse architettonico è la grande cupola nella quale convergono le strutture dell'edificio. Ha una misura di 20 metri di diametro interno e si innalza fino a 60 metri. La Basilica ospita dipinti, tra gli altri, di:
Nel settembre del 1980 papa Giovanni Paolo II l'ha elevata alla dignità di basilica minore.[9]
  • La chiesa di Santa Maria del Corlo, del XVI secolo, affidata alla Confraternita dei Disciplini, sorge nella zona a nord del centro storico. All'interno, ai lati della porta d'ingresso, si trovano affreschi che rappresentano due lunghe teorie di Santi. Sulla destra si apre una cappella dipinta da Giovanni D'Asolo, con una pala che raffigura la Trinità, di Francesco Paglia; nella cappella di sinistra vi sono affreschi attribuiti a Pietro Maroni o alla sua scuola e la riproduzione della pala raffigurante l'Arcangelo san Michele (l'originale era del 1596). Nel Seicento il Bonometti dipinse il soffitto, mentre il Sepolcro, ornato da statue lignee policrome, è opera del Bolesini.
 
Chiesa della Beata Vergine del Corlo.
  • La chiesa di Sant'Antonio Abate venne edificata sui resti della precedente, costruita a ridosso del quattrocentesco campanile tuttora esistente. Si compone di tre corpi distinti. La navata centrale, iniziata nel 1590, fu portata a termine nel 1601. Nel 1680 iniziò la costruzione dell'oratorio della Confraternita del Suffragio, che qui operava, sul lato destro della navata principale. Nel 1685 fu costruita la Cappella di Santa Maria del Suffragio sul lato opposto. L'altare maggiore è sormontato da gessi in altorilievo e nella nicchia centrale ospita una statua lignea policroma quattrocentesca del Santo. Dal 2017 sono tornate visibili quattro grandi tele sacre tra cui l'Assunta di Pietro Marone, la Sacra Famiglia con Allegoria della Confraternita di Pompeo Ghitti, la Madonna con S.Gerolamo e S.Francesco di Paola di autore sconosciuto e una Natività con pastori di Antonio Balestra. Il campanile è sormontato da una cella campanaria con eleganti bifore. Dal culto di Sant'Antonio è nata l'antica fiera agricola che si tiene il 17 gennaio di ogni anno. Nello stesso giorno si impartisce la benedizione degli animali sul sagrato della chiesa. Dal 2009 dal sagrato della chiesa parte il corteo del Palio di Sant'Antonio o delle Contrade che si svolge poi nella piazza della Torre. Otto squadre si contendono il Palio gareggiando in cinque giochi della tradizione sfidando anche il clima di gennaio. Il sabato più prossimo al 15 ottobre si celebra invece l'anniversario della traslazione dell'immagine miracolosa della Madonna del Giglio.
  • Il santuario della Madonna di San Martino fu eretto dopo la peste del 1630, per volontà dei lonatesi. La chiesa, con pianta a croce greca, presenta una cupola emisferica all'interno e ottagonale all'esterno. Il santuario conserva una collezione di ex voto che va dal 1600 al 1800.
 
Santuario della Madonna di San Martino
  • La pieve, dedicata a San Zeno, è la più antica delle chiese di Lonato: infatti la sua prima costruzione risale al V secolo. La costruzione è la quarta che venne edificata nello stesso luogo, avendo subito in varie riprese distruzioni. È ad una navata, con facciata a capanna, ed è chiusa da un'abside semicircolare che risale al XII secolo, così databile per il suo caratteristico stile romanico.
  • Di particolare interesse storico è l'abbazia di Maguzzano nell'omonima località, possente costruzione che si affaccia sul Garda, già indicata nelle cronache del X secolo, rifatta nel XV secolo. Pare che in questo monastero benedettino abbia dimorato frate Teofilo Folengo, alias Merlin Cocai. Per merito di alcuni frati trappisti, che divennero proprietari del monastero, vennero riportate alla luce nella vecchia chiesa, parrocchiale, le belle decorazioni policrome dipinte sulle volte e sulle pareti nei primi anni del Cinquecento. Tra gli oggetti sacri ricordiamo una preziosa croce astile di rame dorato con figure simboliche.
     
    La Rocca Viscontea
  • Sulle colline moreniche del Garda, troviamo Madonna della Scoperta, località che il 24 giugno 1859 vide l'attacco delle truppe piemontesi contro gli austriaci, preludio vittorioso della battaglia di Solferino e San Martino.

Architetture civili modifica

 
"Fine della Peste" nella sala consiliare del Municipio di Andrea Celesti.
  • A fronte del palazzo Municipale: colonna marmorea con Leone di San Marco e monumento ai Caduti dello scultore Luigi Contratti.
  • La torre dell'orologio, prima del 1800 era sormontata da una cupola, quindi venne sopraelevata e ornata di merlatura. Di pochi anni prima è l'orologio, opera di Domenico Crespi di Cremona.

Architetture militari modifica

  • La Rocca, castello medioevale con annesso Museo civico ornitologico "Gustavo Carlotto"[10], ospitato dalla fondazione Ugo Da Como, assieme alla Casa del Podestà, la quale costituisce una ricostruzione di una dimora signorile del XV secolo caratterizzata dalla presenza di affreschi, soffitti a cassettone e raccolte di quadri, peltri e maioliche, oltre a una biblioteca di oltre 52000 documenti.[11]
  • Dirigendosi verso la Valtenesi, appena dopo l'abitato di Sedena sorge il castello di Drugolo. La sua costruzione, forse di origine longobarda, è fatta risalire al X secolo. Dopo essere stato riedificato sui finire del Trecento, passò in proprietà a parecchie famiglie nobili, fino a quando, nel 1436, fu venduto agli Averoldi. Il castello, di pianta quadrata, ha un ponte levatoio e merlature ghibelline ed è abitato dai proprietari.

Siti archeologici modifica

Società modifica

Evoluzione demografica modifica

Abitanti censiti[12]

Religione modifica

Dal punto di vista religioso, la parrocchia di Lonato fa parte della diocesi di Verona. Questo perché, la tradizione suggerisce che il Cristianesimo fu introdotto da san Zeno e da missionari provenienti dalla sua diocesi. La frazione di Esenta fa invece parte della diocesi di Brescia.

Lingue e dialetti modifica

A Lonato è parlato il dialetto bresciano, una variante del lombardo.

Cultura modifica

Musei modifica

Scuole modifica

A Lonato oltre ai vari asili, scuole elementari e medie, è presente l'Istituto Tecnico Tecnologico "Luigi Cerebotani", l'Istituto Agrario "Vincenzo Dandolo" e l'Istituto paritario "Paola di Rosa".

Musica modifica

Lonato ospita un corpo musicale la cui presenza è resa nota già nel giugno 1805 quando Napoleone Bonaparte diretto a Verona passò da Lonato e fu accolto dalle autorità e dalla banda cittadina.

Tradizioni e eventi modifica

• Fiera di Sant'Antonio Abate: pur non essendo Sant'Antonio Abate il santo patrono di Lonato, nel fine settimana più prossimo al 17 gennaio, giorno della ricorrenza del santo, in paese si tiene una fiera agricola, artigianale e commerciale. Si ha documento di una fiera dedicata al bestiame il 17 gennaio già nel 1813. La prima vera edizione che fu caratterizzata dall'introduzione di un'esposizione di macchine e merci agricole risale al 1958. La fiera è un'occasione per rievocare antiche tradizioni del luogo. Durante i tre giorni sono previsti: il Palio delle Contrade nel quale alcune frazioni di Lonato si sfidano in giochi della tradizione, il concorso per il miglior salame e il miglior chisöl, un dolce tipico lonatese e la benedizione dei trattori.

• Il 17 gennaio sempre in occasione della ricorrenza di Sant'Antonio Abate, sul sagrato della chiesa dedicata al santo è tradizione portare i propri animali da compagnia, che oggi sostituiscono quasi del tutto quelli da cortile, per la benedizione degli animali.

• Il 24 giugno si tiene una sagra dalla durata di alcuni giorni, per la ricorrenza di San Giovanni Battista patrono di Lonato.

• Come in molte località del Nord Italia, anche a Lonato, la notte del giovedì grasso di mezza Quaresima, è tradizione bruciare "la vecchia", un fantoccio che simboleggia l'inverno da dimenticare per lasciare spazio alla primavera e alla sua prosperità.

Santa Lucia, 13 dicembre: secondo una tradizione di gran parte del Nord Italia, la notte del 12 dicembre la santa porterebbe ai bambini doni e regali.

Gastronomia e cucina modifica

Il territorio lonatese presenta una forte vocazione vitivinicola grazie alla quale nel 2023, è entrato a far parte dell'Associazione Nazionale Città del Vino.

Sul territorio infatti si producono vini DOC come il Lugana, il Groppello e il vino da dessert San Martino della Battaglia Gefide.

Tipico prodotto gastronomico di Lonato, è l'insaccato "Os de stomech" che significa osso dello stomaco, per la presenza nell'impasto dell'osso dello sterno del maiale che viene messo a marinare, "en visiù", per un giorno nel vino rosso al quale si aggiungono sale, pepe, aglio, noce moscata e cannella. Questo insaccato è considerato uno dei migliori salumi della tradizione bresciana e, insieme allo zafferano e al raperonzolo, fa parte dei prodotti "De.C.O." di Lonato.

Geografia antropica modifica

Suddivisioni amministrative modifica

 
Panorama di Lonato
 
Castello di Drugolo
 
Drugolo, Chiesetta dei Morti della Selva

Il territorio comunale è suddiviso in dodici comitati di quartiere, alcuni dei quali racchiudono al loro interno diverse località[13]:

  1. centro storico;
  2. san Martino;
  3. viale Roma;
  4. via Filatoio;
  5. Campagna
    • Campagna di sotto;
    • Fossa;
    • Salera;
  6. Barcuzzi - Maguzzano
  7. San Cipriano;
  8. Sedena-Bettola
  9. San Polo - San Tomaso - Brodena
    • Brodena;
    • San Polo di Lonato;
    • San Tomaso;
  10. Esenta
    • Cominello;
    • Esenta di Lonato;
    • Malocco;
  11. Centenaro;
  12. Castel Venzago - Scoperta.

Economia modifica

 
Il mercantico

L'economia di Lonato del Garda si basa sull'agricoltura, l'industria ferriera, l'artigianato, il terziario.

Lonato è attraversato dalla Strada dei vini e dei sapori del Garda.

Il mercato settimanale si svolge il giovedì mattina.

Ogni terza domenica del mese, nel centro del paese, si tiene il "Mercantico", una rassegna di antiquariato e collezionismo nata nel 1996.

Infrastrutture e trasporti modifica

Strade modifica

Lonato del Garda è attraversato dall'autostrada A4 Milano-Venezia. Nel territorio comunale non sono presenti caselli, dato che il più vicino, quello di Desenzano del Garda, è situato nel territorio del comune omonimo nei pressi del confine con Lonato[14].

La Padana Superiore attraversa il territorio in duplice forma. Come superstrada, in qualità di strada provinciale BS 11, passa a nord del centro abitato principale, sottopassando il colle di San Zeno grazie all'omonima galleria. Il percorso originale, divenuto strada comunale, percorre invece il centro storico. A Lonato terminano la strada provinciale 78 Calvagese - Mocasina - Lonato e la strada provinciale BS 668 Orzinuovi - Lonato. Le frazioni di Esenta e San Tomaso sono servite dalla provinciale BS 567 del Benaco; a Esenta, inoltre, termina la provinciale 25 proveniente da Cunettone di Salò[14].

Ferrovie e tranvie modifica

La stazione di Lonato è posta sulla ferrovia Milano-Venezia a meridione del centro storico.

Tra il 1911 e il 1935, Lonato venne servita anche dalla tranvia a vapore Castiglione-Desenzano, diramazione della Brescia-Mantova-Ostiglia. La stazione del paese era situata lungo via Monte Grappa poco a nord del cavalcaferrovia[15].

Mobilità urbana modifica

Nel sistema di trasporto pubblico su gomma della provincia di Brescia, il comune di Lonato appartiene sia al lotto nord, esercito dal consorzio Trasporti Brescia Nord, sia a quello sud, di competenza di Trasporti Brescia Sud.[16].

Amministrazione modifica

 
Il municipio di Lonato
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 settembre 1988 30 marzo 1990 Roberto Tardani PSI Sindaco [17]
30 marzo 1990 10 aprile 1993 Ugo Lavagnini DC Sindaco [18]
10 aprile 1993 7 giugno 1993 Eraldo Cavagnini PRC Sindaco [19]

Di seguito l'elenco dei sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1993):

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
7 giugno 1993 1º dicembre 1999 Manlio Mantovani Lega Nord Sindaco [20][21]
1º dicembre 1999 18 aprile 2000 Rinaldo Argentieri Commissario [22]
18 aprile 2000 5 aprile 2005 Morando Perini lista civica di centro-sinistra Sindaco [23]
5 aprile 2005 15 giugno 2015 Mario Bocchio Forza Italia
Il Popolo della Libertà
Sindaco [24]
15 giugno 2015 in carica Roberto Tardani Centrodestra Sindaco [25]

Gemellaggi modifica

  Riesa

Sport modifica

Ha sede nel comune la società di atletica Atletica Lonato[26], iscritta alla FIDAL.

La società di calcio A.S.D. Virtus Feralpi Lonato ha disputato campionati dilettantistici; oggi rappresenta il comune (e quello di Salò) la FeralpiSalò, fondata nel 2009 dall'unione della Feralpi Lonato e dell'A.C. Salò Valsabbia.

Note modifica

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 360, ISBN 88-11-30500-4.
  4. ^ Toponimi in dialetto bresciano
  5. ^ Essendo questa piccola zona litoranea a nord di Desenzano, moltissimi la scambiano per questo comune gardesano quando invece è territorio di Lonato.
  6. ^ Rete idrica della provincia di Mantova (PDF), su provincia.mantova.it. URL consultato l'8 maggio 2021.
  7. ^ a b Lonato, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 16 ottobre 2022.
  8. ^ Marco Foppoli, Stemmario Bresciano, Provincia di Brescia / Grafo, 2011, p. 110, ISBN 978-88-7385-844-7.
  9. ^ (EN) Catholic.org Basilicas in Italy
  10. ^ Museo Civico Ornitologico
  11. ^ Associazione castelli & ville aperti in Lombardia, 2001, p. 34.
  12. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  13. ^ Statuto comunale di Lonato del Garda, art. 29, e Regolamento comunale per l'istituzione e il funzionamento dei Comitati di Quartiere, art 3.
  14. ^ a b Cartografia della rete stradale provinciale (PDF), su provincia.brescia.it. URL consultato l'8 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2012).
  15. ^ Giancarlo Ganzerla, Binari sul Garda. Dalla Ferdinandea al tram: tra cronaca e storia, Brescia, Grafo, 2004, pp. 270-271, ISBN 88-7385-633-0.
  16. ^ Trasporti Brescia - Mappa rete nord (PDF), su trasportibrescia.it. URL consultato l'8 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2013). e Trasporti Brescia - Mappa rete sud (PDF), su trasportibrescia.it. URL consultato l'8 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2013).
  17. ^ Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e territoriali, Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su amministratori.interno.it. URL consultato l'8 febbraio 2014.
  18. ^ Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e territoriali, Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su amministratori.interno.it. URL consultato l'8 febbraio 2014.
  19. ^ Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e territoriali, Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su amministratori.interno.it. URL consultato l'8 febbraio 2014.
  20. ^ Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e territoriali, Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su amministratori.interno.it. URL consultato l'8 febbraio 2014. e Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e territoriali, Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su amministratori.interno.it. URL consultato l'8 febbraio 2014.
  21. ^ Dimissionario nel 1999
  22. ^ Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e territoriali, Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su amministratori.interno.it. URL consultato l'8 febbraio 2014.
  23. ^ Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e territoriali, Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su amministratori.interno.it. URL consultato l'8 febbraio 2014.
  24. ^ Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e territoriali, Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su amministratori.interno.it. URL consultato l'8 febbraio 2014.
  25. ^ Eletto al ballottaggio con il 50,39% dei voti.
  26. ^ Atletica Lonato

Bibliografia modifica

Approfondimenti

Voci correlate modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

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