Lonzino di fico
Il lonzino di fico, chiamato anche lonza di fico, lonzetta di fico, o salame di fico, è un dolce tipico marchigiano, prodotto soprattutto nella provincia di Ancona[1].
Lonzino di fico | |
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Origini | |
Luogo d'origine | Italia |
Regione | Marche |
Dettagli | |
Categoria | dolce |
Riconoscimento | P.A.T. |
Il lonzino di fico è riconosciuto prodotto agroalimentare tradizionale delle campagne marchigiane dove i fichi, un tempo coltivati in grande abbondanza, erano divenuti una vera rarità: per salvaguardare e rilanciare questa produzione tradizionale, nel 1999 Slow food ha deciso di costituire un Presidio[2][3].
Caratteristiche
modificaDi forma cilindrica con una lunghezza tra 15 e 20 centimetri e circa 6 di diametro, si presenta avvolto da foglie di fico legate con fili proprio come una lonza. Al taglio il prodotto mostra un colore bruno-dorato con inserti chiari di frutta a guscio disseminati nella pasta. Il sapore è gradevole e dolce, si percepisce nettamente il gusto del fico essiccato, con un forte sentore di frutta a guscio.
Si ottiene macinando insieme fichi "dottati" oppure "brogiotti", seccati, con piccoli pezzi di noce, mandorle, semi di anice stellato e spesso anche pezzetti di cedro. Talvolta può essere aggiunta della sapa o del mistrà. L'impasto così ottenuto viene modellato finché non assume la forma di una lonza e viene poi avvolto nelle foglie.
Il lonzino va degustato a fine pasto, tagliato a fettine o accompagnato con un formaggio abbastanza stagionato e abbinandolo a un vino passito.
Note
modifica- ^ Luigi Cremona, L'Italia dei dolci, Touring Editore, 2004, p. 96, ISBN 88-365-2931-3.
- ^ Lonzino di fico, su Fondazione Slow Food. URL consultato il 9 novembre 2016.
- ^ Amparo Machado, Chiara Prete, 1001 specialità della cucina italiana da provare almeno una volta nella vita, Newton Compton Editori, 2015, p. 471, ISBN 88-541-8648-1.
- ^ Lonzino di fico, su saporetipico.it. URL consultato il 9 novembre 2016.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Regione Marche – Scheda prodotti tradizionali, p. 173 (PDF), su agricoltura.regione.marche.it.