Luca Cantagalli
Luca Cantagalli (Cavriago, 8 dicembre 1965) è un allenatore di pallavolo ed ex pallavolista italiano, di ruolo schiacciatore.
Luca Cantagalli | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 199 cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 94 kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||
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Ruolo | Allenatore (ex schiacciatore) | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 2006 - giocatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Statistiche aggiornate al marzo 2023 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Soprannominato Bazooka o Il sindaco, è un membro della cosiddetta generazione di fenomeni.
Caratteristiche tecniche
modificaGiocatore
modificaConsiderato uno dei più grandi attaccanti della storia della pallavolo mondiale, la potenza delle sue schiacciate gli valse il soprannome di Bazooka[1]. In considerazione della sua lunga militanza a Modena (17 stagioni), i tifosi di quella città lo chiamarono anche Sindaco.[2]
Carriera
modificaGiocatore
modificaClub
modificaDisputate le giovanili a Cavriago, esordì direttamente nella massima categoria italiana nel 1980-81, con la maglia della Panini di Modena; in dieci stagioni disputate con la maglia gialloblù vinse quattro scudetti consecutivi tra il 1985-86 e il 1988-89), oltre alla Coppa dei Campioni del 1990, a tre Coppe CEV e a quattro Coppe Italia. Lasciò poi il club modenese, colto nel triennio successivo da una crisi economica.
Nel 1990-91 passò quindi al Treviso; nelle tre stagioni venete colse i primi successi del club orogranata, con le Coppe CEV del 1991 e del 1993, e la Coppa Italia 1992-93. Nel 1993-94 rientrò a Modena, nel frattempo ristrutturatosi a livello societario e dove, sotto la nuova denominazione di Daytona, colse nuovi successi: tra gli altri, gli scudetti 1994-95 e 1996-97, tre Coppe Campioni e tre Coppe Italia.
Nel 1998-99 passò al debuttante Palermo con cui vinse una Coppa CEV. Ritornato per la terza volta a Modena, vinse lì un nuovo scudetto, il settimo della sua carriera, nel 2001-02. Annunciata l'intenzione di terminare la carriera nel 2005-06, dopo una travagliata stagione in cui aveva subito anche una squalifica quadrimestrale per doping causa positività al salbutamolo (contenuto in un farmaco per l'asma[3]), ritornò ancora in campo nel 2006-07, in A2, con la maglia di Cavriago, squadra nella quale aveva esordito.
La fine ufficiale della sua carriera si può indicare con la partita dell'All Star Game del 5 novembre 2006, giocata tra l'Italia di Lega e l'All Star A1: sull'11-9 Zlatanov mandò una battuta direttamente in tribuna, e un arrabbiato Ferdinando De Giorgi, allenatore della selezione italiana, invocò platealmente la sostituzione; alla postazione dei commentatori si alzò, togliendosi giacca e cravatta, proprio Cantagalli, in quel momento lì per commentare la partita, e andò a battere quello che rimase l'ultimo servizio del Bazooka davanti a una standing ovation dei 5000 presenti quel giorno a Montichiari.[4]
Nazionale
modificaAveva debuttato in nazionale ad Aosta, il 18 marzo 1986, nella gara vinta dagli azzurri per 3-2 contro l'Argentina; in totale ha giocato 330 partite con la maglia dell'Italia, vincendo un argento olimpico, due ori mondiali e 3 europei.
Allenatore
modificaNel 2009 fu ingaggiato come allenatore da Massa, neopromossa in A2. Dalla stagione 2012-13 allena la Tricolore di Reggio Emilia; lascia il club al termine della stagione 2015-2016, dopo l'eliminazione in semifinale play-off contro la Callipo, quando il suo contratto non viene rinnovato.[5]
Dal 2018 torna al Modena come allenatore in seconda della squadra, agli ordini dapprima di Julio Velasco e poi di Andrea Giani.
Dopo il ritiro
modificaDiventò commentatore sportivo per l'emittente satellitare Sky Sport.
Palmarès
modificaGiocatore
modificaOnorificenze
modifica— 2018[6]
Note
modifica- ^ Cantagalli, la dinastia del volley, su avvenire.it, 6 dicembre 2015. URL consultato il 7 novembre 2018.
- ^ A Macerata l'ultima volta di Cantagalli, su lubevolley.it, 29 marzo 2006. URL consultato il 7 novembre 2018.
- ^ La FIPAV ferma Luca Cantagalli, su legavolley.it. URL consultato il 16 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Il trionfo di Luca Cantagalli al TIM All Star Volley, su legavolley.it. URL consultato il 15 febbraio 2010.
- ^ Reggio Emilia: Amaro addio con Luca Cantagalli, su volleyball.it. URL consultato il 17 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2016).
- ^ Collari d'oro 2018, su coni.it. URL consultato il 21 dicembre 2018.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Luca Cantagalli
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Luca Cantagalli, su cev.eu, CEV.
- (IT, EN) Luca Cantagalli, su legavolley.it, Lega Pallavolo Serie A.
- (EN) Luca Cantagalli, su Olympedia.
- (EN) Luca Cantagalli, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- (IT, EN) Luca Cantagalli, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano.